Roma, morire ancora di malasanità
47enne muore di pancreatite, parla il coordinatore provinciale romano dell'Italia dei Diritti Carlo Spinelli " E' inaudito che ancora oggi si debba parlare di morte dovuta alla malasanità"
Roma: E' morta Lunedì 31 Luglio al Fatebenefratelli dopo una degenza di due settimane presso l'ospedale di Tor Vergata una donna di 47 anni a causa di una pancreatite. La procura ha aperto un inchiesta per omicidio colposo, sotto osservazione il trasferimento dalla struttura di Tor Vergata a quella dell'isola Tiberina che secondo il PM potrebbe aver influito sulla morte della donna " Come si può ancora morire di malasanità? – se lo chiede il coordinatore della provincia di Roma dell'Italia dei Diritti Carlo Spinelli – Alessandra ( il nome della sfortunata mamma romana di 47 anni ) era stata ricoverata il 15 luglio presso l'ospedale di Tor Vergata per una pancreatite. La pancreatite è un disturbo importante che, se non curato per tempo e con le dovute maniere può portare anche al decesso e la prima domanda che mi pongo è se sia stata curata a dovere o se la malattia invece è stata presa alla leggera. Sta di fatto – continua Spinelli – che dopo 15 giorni la situazione è precipitata e si è reso necessario un trasferimento in altra struttura perché a Tor Vergata non erano disponibili posti letto nella terapia intensiva. Ma perché aspettare 15 giorni quando una pancreatite acuta se entro 7/10 giorni non si risolve ha bisogno di un intervento immediato? E come è possibile che in una paziente a rischio come Alessandra non sia stato lasciato un posto letto disponibile in terapia intensiva a Tor Vergata nel caso si fosse reso necessario come poi è successo? E perché si continuano a tagliare posti letto alle strutture, a chiudere reparti se poi quelli che restano risultano insufficienti provocando così la morte dei pazienti come in questo caso? Il PM – aggiunge ancora Spinelli – pensa che proprio la perdita di tempo occorsa per trovare un posto letto e poi per il successivo trasferimento sia stato determinante per la triste conclusione della vicenda. Sta di fatto – conclude Carlo Spinelli – Che questa bella donna di 47 anni non c'è più e lascia due bambini piccoli ai quali sarà dura spiegare che non possono più avere la loro mamma al proprio fianco per colpa di un letto mancante. Porgo le mie più sentite condoglianze e quelle del nostro movimento alla famiglia di Alessandra con un forte abbraccio ai genitori ed ai figli di questa mamma alla quale è stato negato il diritto alla vita".
Ufficio stampa provincia di Roma Italia dei Diritti
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