Italia dei Diritti: Roma non solo cassonetti stracolmi
Parla il coordinatore provinciale romano dell'Italia dei Diritti Carlo Spinelli " i cassonetti strabordanti di rifiuti a Roma non fanno più notizia, ma perché non si spazzano neanche le strade "?
Roma ormai è invasa dai rifiuti che arredano la capitale d'Italia, un emergenza alla quale l'amministrazione a 5 stelle capitolina non riesce più a far fronte ma oltre al mancato svuotamento dei cassonetti dei rifiuti, si registra anche una grave carenza nello spazzamento delle strade romane " Ormai l'immondizia fa parte dell'arredo urbano di Roma, i cassonetti non vengono svuotati con regolarità perché i siti di smaltimento rifiuti non sono sufficienti e questo è un problema che si può risolvere solo con una raccolta differenziata spinta – a parlare è il coordinatore provinciale romano dell'Italia dei Diritti Carlo Spinelli - ma oltre al non regolare svuotamento dei contenitori per i rifiuti, registriamo purtroppo anche la scarsa pulizia delle strade per il mancato spazzamento delle stesse. Ci sono vie che non vedono uno spazzino da mesi, abbiamo ricevuto segnalazioni dal IV municipio in merito a questo in particolare nella zona di Colli Aniene – prosegue Spinelli - dove le strade ormai sono invase da cartacce, rifiuti in plastica, aghi di pino e foglie cadute dagli alberi, che formano un tutt'uno con l'asfalto come via Bardazellu ad esempio dove la situazione è diventata insostenibile e pericolosa per i pedoni e per chi percorre la via su due ruote. Infatti la spazzatura che invade la carreggiata – continua l'esponente del movimento di De Pierro – rende il fondo scivoloso ma questo evidentemente non interessa ad un amministrazione a 5 stelle solo di nome ( di fatto merita al massimo una piccola stellina ) che continua con la sua immobilità amministrativa a governare la capitale d'Italia, la citta più bella del mondo che sta facendo parlare di se in maniera negativa tutto il globo terrestre. Eppure ci sono mezzi fermi da anni come le 12 spazzatrici elettriche acquistate nel 2011 e ferme per sei anni in un parcheggio al costo di 60 mila euro al mese – continua Carlo Spinelli - e di queste solo 5 sono entrate in servizio ad inizio anno, e tutto ciò è costato ai romani circa 5 milioni di euro ( se sommiamo il milione e mezzo per l'acquisto e i soldi spesi per il parcheggio) soldi che sicuramente potevano essere spesi diversamente per dare migliorie al servizio, soldi che i residenti capitolini continuano a versare sotto forma di tari – conclude Spinelli - pagando un servizio al comune di Roma che di fatto non viene fornito.
Ufficio stampa Italia dei Diritti provincia di Roma
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