Da: avv. Eugenio Gargiulo (eucariota@tiscali.it)
Coppia di coniugi litiga per "colpa" del cane: lui non vuole animali in casa e si rivolge al giudice che gli da ragione!
L'amore per un animale spesso è un modo per prendersi cura di qualcuno, in particolare quando non si hanno figli e, per molte coppie, è proprio ciò che accade. Ma i cani trovano ancor di più casa nelle famiglie dove ci sono bambini. Così, se l'avere un animale in casa dovrebbe portare allegria, compagnia, senso di unione…invece, secondo un recente sondaggio, le coppie che possiedono un cane arrivano a litigare per ben 2mila volta durante l'arco di una vita media dell'animale.
I dati raccolti dal sondaggio hanno rivelato che in media le coppie discutono 156 volte l'anno che, tenuto conto di una vita media del cane di 12,8 anni fa più o meno 2mila controversie.
Ma quali sono i principali motivi di litigio o discussione?
Ecco quanto rivelato dagli intervistati.
Spesso il rimprovero è l'atteggiamento che uno dei due proprietari ha con il cane: per il 18 percento degli intervistati il proprio partner è "troppo severo" con l'animale. Il 17 percento, poi, ha addirittura ammesso di aver dormito in letti separati dopo un litigio a "causa" del cane, lo stesso povero animale che per il 26 percento delle coppie è divenuto di troppo e che hanno pensato di darlo via.
Note sono le vicende di coppie in crisi che, per l'affidamento del cane o del gatto, si sono rivolte a un giudice. Una recente ricerca britannica, oggi, aggiunge che i quattrozampe possono realmente infrangere l'armonia in famiglia. I cani sarebbero, infatti, tra le prime cause di liti (a giorni alterni!) tra le mura domestiche: si discute su dove il cane possa dormire, sul sofà o in camera da letto, su come educarlo, su chi debba pulire dove sporca e anche portarlo a spasso.
Tutto ciò premesso veniamo ad un'originale vicenda giudiziaria che ha coinvolto una coppia di giovani coniugi foggiani , i quali hanno deciso di rivolgersi ad un giudice di pace per dirimere la controversia ed il litigio insolubile, sorto tra loro, a causa della differente volontà di detenere o meno in casa un cane .
La coppia, sposata da un anno e mezzo e senza figli, era andata in crisi a causa del desiderio di lei di acquistare un cane ,contrastante con la volontà di lui di non avere assolutamente alcun tipo di animale domestico in casa. Non addivenendo ad alcun accordo, i due coniugi hanno, alla fine, deciso di rivolgersi ad un giudice di pace per conoscere la soluzione della controversia insorta tra loro, dal punto di vista del diritto.
Ed il Giudice di pace di Foggia, con una recentissima decisione originale ed innovativa sul tema, ha affermato che non può essere imposta a nessuno, nella propria abitazione di residenza, la presenza e la convivenza forzata con un animale seppur domestico ed affettuoso come un cane . Chi ,inoltre, ha paura di un animale domestico, seppur ingiustificatamente, deve altresì essere tutelato nel suo diritto ad un'esistenza serena e non resa "ansiosa" dalla presenza domestica di un essere vivente la cui forzata convivenza possa essere fonte di turbamento emotivo.
Ora toccherà alla moglie decidere se il suo amore verso gli animali, e la sua volontà di detenerne uno nella propria abitazione, sia più forte e grande dell'amore verso il marito e verso l'unione familiare con lui costituita!
Foggia , 20 aprile 2017 avv. Eugenio Gargiulo
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