Rifiuti Roma ancora nessun Raggi(o) di sole….
Parla il responsabile provinciale di Roma di Italia dei diritti Carlo Spinelli " A Roma tassa sui rifiuti tra le più alte ma molto bassa la qualità del servizio fornito ai cittadini"
Doveva essere uno dei problemi di prima risoluzione da parte della giunta Raggi ma ancora non si esce dal tunnel nel quale Roma è entrata in tema di rifiuti. Purtroppo la città eterna è invasa dall' immondizia, cassonetti strabordanti, pezzi di territorio trasformati in discariche a cielo aperto che creano gravi danni di immagine oltre a condizioni igienico sanitarie a rischio; per non parlare poi dei rifiuti trasferiti in Austria e Germania a causa degli impianti saturi con costi elevatissimi a gravare sul bilancio comunale. "Roma è in grave ritardo sulla raccolta differenziata e soltanto in tre municipi si sta sperimentando la raccolta porta a porta che è la soluzione migliore al momento per incrementare la percentuale di differenziata come dimostrano i comuni che sono passati a questo tipo di raccolta " dice Carlo Spinelli responsabile provinciale di Roma del movimento Italia dei diritti " e Roma rischia ( come riporta il messaggero del 10 Aprile ) una salata multa da parte della comunità europea. Se confrontiamo Roma con alcune città del nord - continua Spinelli - vediamo come la differenza sia notevole, prendiamo ad esempio Treviso dove è in vigore la Tarip ( tariffa puntuale ) una famiglia composta da tre persone residente in una casa di 80 metri quadri paga una tassa sui rifiuti pari a 209 euro annui contro i 318 euro di Roma ( basta andare sui rispettivi siti e simulare un calcolo tari o tarip ) ". Il coordinatore provinciale del movimento presieduto da De Pierro illustra come funziona la tarip: " Più indifferenziata produci più paghi. A treviso ad esempio nei costi che abbiamo visto sopra sono compresi 4 svuotamenti annui di un bidone da 120 lt del secco non riciclabile o indifferenziato ( uno per ogni componente famigliare ed uno per la casa ) dal quinto vengono addebitati 20 euro a svuotamento, e vi assicuro che pochi sono coloro che ricorrono agli svuotamenti supplementari ( basta differenziare bene ) e girando per la città sia nel centro sia in periferia non si vedono cumuli di immondizia come succede qui da noi e non diciamo sempre sono altre mentalità, sono diversi…. ma noi siamo forse imbecilli? Che differenza c'è tra la testa di un trevigiano e quella di un romano? Fatevi un giretto sui siti delle aziende che gestiscono la raccolta dei rifiuti nelle città del nord ( a Treviso ad esempio c'è la Contarina ) e vi renderete conto da soli anche dei servizi erogati al cittadino di molto migliori rispetto a quanto viene garantito ad esempio da Ama a Roma. Ma vediamo Milano dove non è in vigore la tarip ma la tari come a Roma: prendiamo ad esempio la stessa famiglia di tre componenti e la stessa abitazione di 80 metri quadri, il costo della tari è di circa 290 euro annui, vicino a quanto si paga a Roma ma con la differenza che Milano è la seconda grande citta europea in materia di raccolta differenziata ( solo Vienna fa meglio )superando il 50% di percentuale differenziata, con un servizio eccellente e, manco a dirlo, senza spazzatura per strada. Ma non è necessario fare tanti chilometri per vedere la funzionalità della raccolta differenziata – prosegue ancora Carlo Spinelli - nella stessa area della città metropolitana ci sono comuni dove la differenziata si attesta stabilmente tra il 65 ed il 70 per cento e con qualcuno di essi ( vedi Ariccia ) che ha già approvato il passaggio alla tarip ( tariffa puntuale ) che diventerà a breve operativa. Magari in queste zone troviamo ancora rifiuti abbandonati su strade periferiche, e qui torniamo a parlare della "mentalità" diversa tra noi e quelli del nord o dell'imbecillità che colpisce gli incivili che si rendono protagonisti del fenomeno abbandono rifiuti, e qui dovrebbero intervenire gli organi di controllo per sanzionarli pesantemente. Voglio consigliare alla Raggi di guardarsi un pò intorno e se proprio non vuole prendere esempio dalle città del nord – continua Spinelli – provi a vedere come funziona la raccolta dei rifiuti nei comuni che cinturano Roma, quelli dove naturalmente la percentuale della differenziata va oltre il 65 % , cercasse di riportare le loro esperienze, naturalmente tenendo conto delle esigenze di una metropoli come Roma, sulla città che governa da quasi un anno ormai, facesse ripulire le strade, i parchi, i terreni infestati dall'immondizia e istituisse degli organi di controllo al fine di far diminuire o addirittura azzerare l'abbandono selvaggio dei rifiuti, creasse dei deterrenti affinché ciò non avvenga, riorganizzasse il servizio di pulizia della città cercando di dare al cittadino romano un servizio appunto qualitativo ed efficiente e facesse in modo che le tasse sui rifiuti si abbassino e gravino meno sulle tasche dei cittadini e questo è possibile solo raggiungendo numeri importanti in materia di differenziata senza far arricchire gli altri paesi portando a smaltire tonnellate dei rifiuti in Austria e Germania che qui non riusciamo a smaltire perché non differenziati ". In base a quanto riportato da alcuni organi di stampa della fine di novembre 2016 pare che a Roma questo trasferimento di rifiuti costi euro 139,81 a tonnellata, l'appalto alla Enki ( società tedesca che se lo è aggiudicato ) ha una durata quadriennale e sono previste in totale 640 mila tonnellate di immondizia che prenderanno la via austriaca. " Fate un pò i conti di quanto sarà la spesa – dice Spinelli - senza contare poi che la stessa ditta guadagnerà moneta sulla vendita delle materie che usciranno dalla differenziazione dei rifiuti. Questi denari spesi per la migrazione dei rifiuti possono essere investiti per migliorare la raccolta differenziata, allora perché ancora chiudere gli occhi e non cercare soluzioni che non sono impossibili da trovare se da altre parti come abbiamo visto le cose si riesce a farle funzionare? Dividiamo Roma per aree e gestiamola magari come se fossero paesi di 20 mila abitanti almeno dove è possibile farlo, e istituiamo servizi ad hoc laddove ci sono problematiche particolari, facciamo vedere alle città del nord che non siamo proprio " imbecilli " ma che riusciamo anche noi, se ci mettiamo l'impegno, a raggiungere traguardi importanti. La storia dice che la raccolta differenziata è stata introdotta dagli antichi romani con il vetro, avevano capito infatti – conclude Spinelli - che era più comodo e conveniente riciclare il vetro e rilavorarlo anziché fabbricarlo da zero e quindi c'erano delle persone addette a raccogliere " cocci di vetro " separandoli dagli altri rifiuti. Eravamo i primi , adesso siamo tra gli ultimi.
Carlo Spinelli responsabile provinciale Roma Italia dei Diritti
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