Domani alle ore 10:00 convegno presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo
FESTIVAL DELLE CIVILTÀ DEL MEDITERRANEO
Dal 22 al 27 novembre Incontri di letteratura e musica all'insegna del dialogo interculturale
Il Festival delle Civiltà del Mediterraneo, ideato e organizzato da Intesa & C.P. in collaborazione con Biblioteche di Roma e AIMI - Associazione Intellettuali Musulmani Italiani, è realizzato con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale e patrocinato dal Parlamento Europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
Nell'ambito della manifestazione ad integrazione degli appuntamenti nelle 6 Biblioteche di Roma, il giorno martedì 23 novembre alle ore 10:00 si svolgerà un incontro presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo (via Castellaneta 10) in cui interverranno il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Lucio Battistotti, il Vice Direttore Emilio Dalmonte, la Direttrice dell'Ufficio di Informazione del Parlamento Europeo in Italia Clara Albani, il Delegato alle Politiche Europee
del Comune di Roma Federico Rocca, il Presidente delle Biblioteche di Roma Francesco Antonelli ed il Presidente dell'AIMI Ahmad Gianpiero Vincenzo. Saranno presenti anche alcuni degli scrittori coinvolti nel programma.
Sempre Martedì 23 novembre, alle ore 18.30 presso il BiblioCaffè Letterario ( via Ostiense 95 ) il duo musicale del tunisino Ziad Trabelsi e dell'italiano Peppe D'Argenzio accompagnerà le letture di Khalid Chaouki scrittore e giornalista di nazionalità italiana e di origini marocchine, autore di Salaam, Italia! La voce di un giovane musulmano italiano (Aliberti editore 2005) e direttore del sito di riferimento dell'Islam giovanile in Italia www.minareti.it.
Il progetto mette a confronto scrittori e musicisti, con i loro differenti mezzi espressivi e con la loro diversa e personale cifra creativa : la parola scritta si intreccia in un rapporto originale, sempre nuovo e diverso, con le armonie della musica. È nella natura stessa di questo progetto favorire l'incontro e l'intreccio di prospettive eterogenee, dando spazio a nuove aperture che suggeriscano una visione vasta e articolata delle numerose declinazioni della cultura e del linguaggio.
Scrittori provenienti dai Paesi del Mediterraneo, che hanno scelto Roma come loro città e che scrivono in lingua italiana, saranno coinvolti nella lettura di alcuni estratti delle loro opere, in dialogo con musicisti che eseguiranno brani in acustica, tratti dal loro repertorio.
Sei gli appuntamenti previsti, realizzati in sei Biblioteche di Roma, che hanno l'obiettivo primario di far riflettere sulla naturale vocazione del Mediterraneo come spazio comune di convivenza e condivisione di interessi culturali e allo stesso tempo di creare un terreno fertile di incontro e confronto tra i vari Paesi, culture e tradizioni che coabitano nel bacino del Mediterraneo.
Lunedì 22 novembre, alle ore 18.30 presso la Biblioteca Villa Mercede ( via Tiburtina 113 ) si incontreranno il musicista marocchino Abderrazzak Telmi, che proporrà brani di musica gnawa, e Ingy Mubiayi Kakese, scrittrice di origine zairese ed egiziana, che ha pubblicato i suoi racconti nelle raccolte Pecore Nere (2004, Laterza), Amori Bicolori (2008, Laterza) e Italiani per vocazione (2000, Cadmo).
Mercoledì 24 novembre, alle ore 18.30 presso la Biblioteca Guglielmo Marconi ( via Gerolamo Cardano 135 ) la cantante italo-turca Yasemin Sannino, accompagnata da una chitarra, dialogherà con Ahmad Gianpiero Vincenzo, scrittore, giornalista e docente universitario, autore dei saggi Islam l'altra civiltà (Mondadori 2001), Islamica (Pellegrini editore 2008) e del romanzo Il libro disceso dal cielo (Salani 2005).
Giovedì 25 novembre, alle ore 18.30 presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo ( via Castellaneta 10 ) sarà la volta dello scrittore tunisino Salah Methnani, giornalista di Rai News 24 e autore del romanzo autobiografico Immigrato (Theoria, 1990), che si incontrerà con la musica del siriano Saleh Tawil accompagnato dalle danze dell'artista napoletana Valentina Alqamara.
Venerdì 26 novembre, alle ore 18.30 presso la Vaccheria Nardi ( via Grotta di Gregna 27 Jesto, uno dei rapper più attivi della scena italiana (in uscita il 25 Novembre il suo terzo album "Il Jesto Senso" di cui si possono seguire i capitoli-video sul sito ufficiale www.iljestosenso.com) noto per le sue partecipazioni alle maggiori competizioni di freestyle nazionali, per il suo stile sarcastico, grottesco a cui si accompagna una visionarietà brillante e sfacciata, si incontrerà con Amara
Lakhous, scrittore algerino e giornalista, autore del romanzo Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio (Edizioni E/O, 2006) e del recentissimo Divorzio all'Islamica a Viale Marconi (Feltrinelli, 2010).
Sabato 27 novembre, alle ore 10.30 presso la Biblioteca Flaminia ( via Cesare Fracassini 9 ) il Festival delle Civiltà del Mediterraneo si chiuderà con l'incontro tra il musicista marocchino Brahim Boukantar, accompagnato da Jamouni Abdourrazzak, e Omar Camiletti, esperto dell'Islam della Grande Moschea di Roma che leggerà brani tratti dalle opere di Jean-Claude Izzo, scrittore e sceneggiatore francese deceduto nel 2000, autore della Trilogia marsigliese. Partecipa Francesco Antonelli,
Presidente Biblioteche di Roma.
Un fitto programma di appuntamenti, dunque, per sottolineare il ruolo dell'Italia come ponte tra le diverse culture e il ruolo di Roma per il suo antico legame con i popoli del Mediterraneo, ma soprattutto per non cadere nei luoghi comuni, per non banalizzare le differenze, ma per conoscere e conoscersi. Un'occasione in più per approfondire gli usi, i costumi e più in generale la cultura delle principali comunità presenti a Roma, una città che ha saputo contagiare popoli e terre, che ha saputo
arricchirsi delle differenze per costruire un percorso di rispetto delle identità.
Un'occasione di dialogo tra generazioni, per coniugare radici e tradizioni con la capacità dei giovani di immaginare il futuro e di anticiparlo. Si tratta di una delle sfide culturali, politiche e sociali più complesse dei nostri tempi e che coinvolgono l'intera Unione Europea, la quale, fin dal Trattato di Barcellona del 1995, ha iniziato a scommettere sul Mediterraneo come area non solo di sviluppo economico, ma anche di grandi opportunità strategiche e culturali.
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