Ogni azienda, ogni organizzazione ha bisogno di comunicare, di farsi conoscere, di far apprezzare la propria attività, i propri prodotti o i propri servizi.
La pubblicità tradizionale tabellare è sicuramente il canale più immediato per creare notorietà e per attrarre le grandi masse. Ma quante aziende possono permetterselo? Certamente le multinazionali o le grandi società non hanno alcuna difficoltà ad investire budget impegnativi per comunicare con il loro target obiettivo, ma le miriadi di piccole, medie o micro aziende italiane vivono realtà molto differenti.
Per essere visibili a costi contenuti occorre dunque cambiare strategia, puntando a mezzi meno emozionali, autocelebrativi ed evidenti rispetto alladvertising classico, ma ugualmente efficaci, tempestivi, meno dispersivi e molto più mirati al proprio pubblico di riferimento.
Uno di questi è proprio il marketing diretto o direct marketing: un sistema di marketing interattivo che utilizza uno o più canali e che permette di conseguire in breve tempo risultati sorprendenti a costi contenuti.
Nelle aziende italiane lutilizzo di questo strumento è ancora sottostimato, utilizzato con diffidenza perché poco conosciuto.
La caratteristica principale del direct marketing è soprattutto quella di comunicare direttamente con il proprio target di riferimento e di ricavare da questo non solo ordini, ma preziosi consigli per migliorare le vendite e il ciclo di vita dei prodotti commercializzati.
Attivare un piano di marketing diretto significa orientare lazienda verso il proprio mercato di riferimento, comprendere quali siano le risorse economiche, finanziarie, umane, per farle convergere verso un obiettivo comune e condiviso allinterno dello staff.
A questo proposito abbiamo intervistato un esperto di marketing, il Dr. Paolo Conforti, corporate manager della società di marketing Sinergy srl di Carpi.
Qual è la strategia di marketing più adatta ad una piccola impresa?
Occorre innanzitutto capire, conoscere approfonditamente il proprio target, la propria clientela per cercare di rispondere ai loro bisogni, evitando di focalizzarsi sulla promozione di un prodotto o di un marchio, senza avere unidea chiara e definita del proprio pubblico di riferimento. Fare promozioni segmentate per ogni bisogno e non proporre un messaggio generico, poco credibile.
Ad esempio vendere dolciumi non è la stessa cosa di vendere apparecchiature scientifiche per laboratori di analisi. Anche il più sprovveduto imprenditore non utilizzerebbe mezzi di comunicazione di massa per vendere apparecchiature scientifiche, come sarebbe impossibile contattare direttamente tutti i potenziali consumatori per vendere loro dolciumi.
Per realizzare una campagna di marketing diretto il passo preliminare da compiere è raccogliere informazioni utili e pertinenti sui clienti attuali e potenziali, o in altri termini, progettare e realizzare un database marketing. Questultimo dovrà contenere le informazioni su chi sono i clienti, quali sono le loro caratteristiche socio/demografiche, comportamentali, quali sono le preferenze, etc .
Se il cliente è facilmente individuabile quali sono le caratteristiche affinché tale pubblicità abbia successo?
Bisogna saper costruire database precisi ed affidabili, affidandosi ad esperti. La nostra società Sinergy, ad esempio, è in grado di supportare i propri clienti tramite lutilizzo di Infostoreweb, piattaforma web based on demand in grado di contenere e raccogliere informazioni dettagliate su ogni cliente.
Vi è poi la scelta dei mezzi da utilizzare che non si esaurisce solo con il marketing tradizionale, telemarketing o emailmarketing. Infatti per comunicare con il target è possibile utilizzare anche altri mezzi strategici come ad esempio il web o lufficio stampa, il cui compito è creare un filo diretto con i media, trasformare i prodotti in notizie interessanti, creare notorietà..
E ovvio che la scelta dovrà essere calibrata in relazione ad investimenti, obiettivi e tipo di vendita.
Vanessa Roversi
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