sabato 21 luglio 2012

DELIRIUM TREMENS - BIRRA BELGA DI ALTA QUALITA'

La  Delirium Tremens è una birra belga molto nota, è una ale belga, ovviamente, con una ricca storia di oltre 20 anni sotto il nome Delirium, radicata nella sua produzione di birra tradizione di generazioni passate che gestisce anche di esistere come perfettamente moderno e provocatorio.

 Il nome della birra deriva dai sintomi di astinenza da alcolisti - un affascinante mix di allucinazioni e agitazione incontrollabile.  Una delle allucinazioni più piani incontrate da questi bevitori  è una visione di elefanti rosa - e quindi Delirium Tremens ha trovato la sua mascotte e il logo.  Il nome del marchio era talmente offensivo che ha violato le leggi ed è stata così vietata la promozione, soprattutto nella vendita birra negli Stati uniti sotto diverso nome. Delirium si differenzia inoltre per la sua tipica bottiglia prodotta in un rivestimento ceramico bottiglia  e un sistema diapertura.

È stata premiata più volte come la migliore birra del mondo da diversi degustatori e critici  sin dal suo inizio nel 1989 e si distingue dalla massa con la sua alta gradazione alcolica (8% -9%, quasi il doppio di quanto la birra chiara siamo abituati nel mondo) ed un lungo processo  di fermentazione.  Questa singolare forma di produzione di birra permette alla birra di continuare a fermentare in bottiglia, aggiungendo una maggiore profondità di sapore e complessità.

La Delirium Tremens è servita fredda in bottiglia e in uno dei suoi  calici ballon con il suo simbolo l'elefante rosa se siete abbastanza fortunati per trovarlo.La birra - Delirium è senza dubbio una delle birre migliori  sul mercato oggi.

Appena pubblicato Il divino Giamblico, nuovo libro di Beniamino M. di Dario

Appena pubblicato Il divino Giamblico, nuovo libro di Beniamino M. di Dario


V secolo dell'era volgare. Se la fine dell'ecumene imperiale è ormai più che un presagio, per la totalità della cultura greco-romana – oltre che per la filosofia – sembra consumarsi il declino estremo. E nell'appressarsi dell'eclissi che sorge dalla Siria un astro d'eccezionale fulgore: Giamblico, salutato da coevi ed epigoni come 'divino' e 'salvatore del mondo ellenico'. Ma come poteva un siriaco 'salvare' la sapienza greco-romana? La risposta – a prima vista paradossale – è da ricercare nella stessa filosofìa greca, nel più genuino insegnamento di Platone, che aveva additato nell'allontanamento dall'Origine la causa del declino. Se per il Siriaco il punto più prossimo all'Origine è proprio la sapienza egizia e caldaica, nella sintesi delle dottrine platoniche e pitagoriche – il corso delle quali è da Giamblico mutato in modo definitivo – va ricercato il fulcro per qualunque tentativo di rialzare il 'gigante inclinato' dell'Occidente.

Il platonismo «ieratico» di Giamblico da un lato legittima la religione tradizionale e le sue pratiche cultuali, dall'altro le dota di un solido apparato teoretico. Probabilmente per la prima volta la religione dei Gentili viene provvista di una organica e compiuta teologia speculativa, integrando l'elemento religioso (con la corrispondente pratica rituale) all'interno della tradizione platonica. Grazie a questo poderoso tentativo, il lettore naufrago attraverso la modernità intuisce che solo costeggiando la scaturigine dell'originario è pensabile tracciare una via per il ritorno al Divino. Una simile consapevolezza ci richiama alla meditazione degli scritti giamblichei oggi, in un'età che mostra non poche analogie con i tempi del Calcidese e con il Tardo-antico in generale.

Nella deriva caotica del presente, voci come quella di Giamblico possono ancora incontrare animi pre-disposti all'attenzione. A coloro che si sentono vocati, la sua dottrina, se non può segnare – perché già ardua per l'uomo antico – una via, può almeno essere viatico.


Edizioni AR
ISBN 8889515732
Pagine 184
Prezzo € 20,00

lunedì 23 luglio al Teatro Moriconi di Jesi, in scena il divertimento con 'Una favola piccola piccola''

Comunicato stampa

Jesi (AN) 21 luglio 2012


Ambarabà 2012,
14° Festival di Burattini, Marionette e Teatro di Figura: lunedì 23
luglio alle ore 21,30 al Teatro Moriconi di Jesi, il Teatro Verde di
Roma presenta 'Una favola piccola piccola', spettacolo per bambini e
famiglia.



Lunedì 23 luglio 202, alle ore 21,30 al Teatro Moriconi di Jesi, la
Compagnia Teatro Verde di Roma presenta "Una favola piccola piccola",
spettacolo con attori e burattini, di Andrea Calabretta, regia di
Emanuela La Torre. Lo spettacolo viene proposto nel quadro di
Ambarabà, 14esimo festival dei burattini, marionette e teatro di
figura, organizzato dal Teatro Pirata, in collaborazione con numerosi
comuni della Vallesina tra i quali il Comune di Jesi e la Fondazione
Pergolesi Spontini.
Questa piccola favola è la grande storia di una piccola principessa di
un piccolo popolo che sta correndo un grande pericolo. Il grande mago
cattivo odia il piccolo popolo del prato e decide di costruire un
grandissimo mostro per distruggere i suoi nemici. La piccola
principessa dovrà affrontare una grande avventura per riuscire a
contrastare il grandissimo pericolo, e aiutata dai sui piccolissimi
amici e dai piccoli spettatori, riuscirà a capire quanto un piccolo
popolo possa avere grandi risorse e quanto un grande problema possa
avere una piccola soluzione.
Una grande storia per piccoli, ma che nel suo piccolo fa riflettere
anche i più grandi. Una piccola storia che insegna quanto sia grande
il mondo dei più piccoli. Grandi attori per piccoli personaggi,
dedicati a un piccolo pubblico dai grandi sguardi.
Una grande quantità di musiche e di piccole canzoni, il tutto in un
piccolo periodo di tempo: un'ora.


INFO:

Teatro Pirata, Via F. Conti 3, Jesi (An), tel. 0731/56590,
www.teatropirata.com, box@teatropirata.com



Ufficio stampa:

Simona Marini, press.marini@gmail.com, tel. 328. 9225986

Boom di 20enni a caccia di 40enni a Milano, Roma e Napoli


 
ESTATE 2012: È BOOM DI VENTENNI
A CACCIA DI QUARANTENNI

Il fenomeno Aristofonte.com è diventato la nuova tendenza dell'estate 2012. Secondo le stime del portale, sono oltre 200 mila le giovanissime che d'estate cercano relazioni con uomini più grandi. Per Aristofonte.com questa propensione è maggiore a Milano (16%) rispetto alle altre Città italiane. Ma al secondo posto di questa graduatoria troviamo Roma (15%), seguita da Napoli (12%)
 
  

Secondo le stime del sito web www.aristofonte.com, il primo sito di incontri per giovani donne e uomini di successo che vogliono conocersi per una relazione formale, informale o per amicizia, oltre 200 mila donne di età compresa tra i 18 e i 29 anni utilizzano i social dating per trovare un uomo più grande di loro.


«Se una volta erano gli uomini più grandi a preferire le ragazze più giovani, oggi sono proprio le donne più giovani a scegliere uomini più grandi di loro» commentano i responsabili del portale Aristofonte.com, dove le ragazze possono conoscere uomini più grandi e, naturalmente, gli uomini desiderosi di conoscere ragazze più giovani possono trovarle.

Cosa cercano le giovanissime? Secondo Aristofonte.com il 45% delle cerca una storia d'amore seria, il 40% un'avventura e il 15% un'amicizia.


Il sito sta raccogliendo numerose adesioni sia tra il pubblico maschile, prevalentemente uomini di successo quali professionisti e imprenditori, che tra quello femminile.

 

Le ragazze che frequentano gli uomini maturi lo fanno perché in loro trovano esperienza e sicurezza. «L'uomo maturo è di solito più colto e può parlare con te di una pluralità di temi da cui imparare. I miei coetanei, invece, sono interessati solo al calcio, alla televisione e ai videogiochi» commenta una delle giovani iscritte al portale www.aristofonte.com.

La distribuzione geografica delle ragazze che cercano sul web relazioni con uomini più grandi, nella fascia di età da 18 a 29 anni, secondo recenti stime di Aristofonte.com vede Milano al primo posto con il 16%, seguita poi da Roma con il 15% e da Napoli con il 12%.   

 



Riscossa Italia, battuta la Russia - sportcasertano.it

sportcasertano.it Riscossa Italia, battuta la Russia sportcasertano.it Il folle Europeo dell'Italia Under20 scrive un'altra pagine che ha dell'incredibile. Dopo la clamorosa eliminazione per mano della Lettonia (nonostante le vittorie su Spagna e Lituania che, nel frattempo, centrano la semifinale mentre viene eliminata la ... [...]

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SIRIA, GOVERNO ANNUNCIA: "LIBERATI DIVERSI QUARTIERI DI ... - ilVelino/AGV NEWS

ilVelino/AGV NEWS SIRIA, GOVERNO ANNUNCIA: "LIBERATI DIVERSI QUARTIERI DI ... ilVelino/AGV NEWS Secondo gli osservatori, il regime avrebbe ricevuto incoraggiamento anche dallo stallo verificatosi al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dove Russia e Cina hanno posto il veto a una risoluzione più dura contro la Siria. (ilVelino/AGV). (gda) 21 Luglio 2012 10:58 ... altro » [...]

Proteggere capelli: Maschera Antirottura di Omia Laboratoires

Ceramidi Omega 6 per una protezione all'interno del capello. Cristalli di Semi di Lino per una protezione esterna. Queste le preziose componenti della Maschera Antirottura di Omia Laboratoires, per una maschera che ripara il capello in profondità e che contiene gli attivi del balsamo in forma concentrata. Ideale per ristrutturare e ridare luce e corpo ai capelli.

Un'emulsione cationica concentrata a effetto condizionante e un ricostituente intensivo. Queste le caratteristiche della Maschera Antirottura, per un'azione riparatrice intensiva.

Questa maschera contiene due principi attivi, che agiscono sinergicamente all'interno e all'esterno del capello. Le Ceramidi Omega 6 per una protezione che agisce direttamente all'interno del capello fortificandolo. I Cristalli di semi di lino per la protezione esterna che ridona luce e brillantezza ai capelli opachi e sfibrati.

Una maschera, non un normale balsamo, che agisce in profondità riparando i capelli dalla radice.

La ricchezza della formula permette al prodotto di microfilmare il capello aggiungendo un altro fattore di protezione. La texture contiene gli attivi del balsamo in forma concentrata, per rendere i capelli lisci e setosi.

La formula è studiata, in particolare, per donare nuova forza e brillantezza ai capelli sciupati che si spezzano e che presentano doppie punte appariscenti, lasciando i capelli morbidi, più forti e rigenerati, le punte sono visibilmente più sane.

La maschera anti rottura OMIA è un prodotto Evolution Hair Care, la linea di tricologia professionale di OMIA Laboratoires studiata per rispondere ad ogni esigenza di cura e stile dei capelli.

Le funzionalità dei prodotti Evolution Hair Care sono garantite in ampia parte da principi attivi, oli ed estratti, di origine naturale. I prodotti non contengono parabeni e non sono testati su animali, l'utilizzo di allergeni e coloranti sono specificati ove strettamente necessario. Evolution offre una gamma completa di prodotti per l'igiene, la cura ed il trattamento dei capelli, shampoo, balsamo e maschere condizionanti, trattamenti intensivi quali sieri, cristalli liquidi, lozioni e fiale, oltre a prodotti per la cura dello stile, gel, spume, condizionanti e stilizzanti istantanei. Le formulazioni dei prodotti Evolution rispondono ai più moderni concetti di tricologia che assicurano performance di eccezionale livello.

FONTE: Omia Laboratoires

Appello per i diritti dello spettacolo, 2000 firme raccolte da Invito alla Danza

INVITO ALLA DANZA Rassegna Internazionale di Danza e Balletto

XXII edizione dal 3 al 31 luglio 2012

direzione artistica Marina Michetti

Ufficio organizzativo: tel. 0639738323  fax 06.39372574 e www.invitoalladanza.it

Comunicato stampa

Potrebbe essere l'ultimo anno… Appello di Invito alla Danza

per i diritti degli operatori, degli artisti e del pubblico.

Verso le duemila firme raccolte tra spettatori e adesioni in rete.

"Gli operatori culturali e gli artisti hanno diritto al rispetto del loro lavoro. E credo nel diritto del pubblico alle produzioni di qualità". L'edizione 2012 di Invito alla Danza propone una novità: prima di ogni appuntamento, Marina Michetti, direttore artistico del festival più antico dell'Estate Romana, sale sul palco per salutare il pubblico e invitarlo a condividere il richiamo alle istituzioni affinché garantiscano "le modalità operative dello spettacolo dal vivo in merito alla tempistica, l'organizzazione, le garanzie tecniche ed economiche". A rischio è il futuro del festival, giunto alla 22esima edizione, insieme a quello di altre importanti manifestazioni dell'Estate Romana, che hanno espresso preoccupazioni e proteste.

L'appello di Marina Michetti è sottoscritto da migliaia di spettatori della manifestazione, in corso dal 3 luglio nel Teatro di Villa Pamhilj a Roma, e raccoglie centinaia di adesioni in rete, nel sito internet www.invitoalladanza.it.

Questo è il testo:

POTREBBE ESSERE L'ULTIMO ANNO DELLA RASSEGNA "INVITO ALLA DANZA", STORICA MANIFESTAZIONE DELL'ESTATE ROMANA, UNICO FESTIVAL DELLA CAPITALE CHE VANTA 22 ANNI DI ATTIVITA".

La farraginosa e improvvisata burocrazia, la tempistica sempre in ritardo per i contributi di talune amministrazioni, i pesanti tagli economici dell'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale che, comunicati poco prima dell'inizio della manifestazione, non ci hanno permesso una qualsiasi rimodulazione organizzativa, le impossibili condizioni lavorative che ci troviamo a vivere, ci fanno affermare alcuni principi fondamentali che devono tutelare lo Spettacolo dal Vivo e tutto il mondo lavorativo legato a quest'ambito.

L'ARTE E LA CULTURA HANNO DIRITTO DI VIVERE CON DIGNITÀ.

GLI OPERATORI CULTURALI E GLI ARTISTI HANNO DIRITTO AL RISPETTO DEL LORO LAVORO. PERCHÉ QUESTO AVVENGA, LE ISTITUZIONI HANNO IL DOVERE DI GARANTIRE LE MODALITÀ OPERATIVE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO IN MERITO ALLA TEMPISTICA, L'ORGANIZZAZIONE, LE GARANZIE TECNICHE ED ECONOMICHE.

SENZA IL RISPETTO DI QUESTE REGOLE È IMPOSSIBILE PER GLI ORGANIZZATORI GARANTIRE AL PUBBLICO IL LORO DIRITTO ALLA QUALITÀ DEGLI SPETTACOLI E AGLI ARTISTI LE CONDIZIONI MIGLIORI PER ESPRIMERSI.

CHIEDIAMO AL NOSTRO PUBBLICO DI CONDIVIDERE LE NOSTRE RICHIESTE AFFINCHÉ NON VENGA CANCELLATO IL NOSTRO LAVORO, NE' SIANO IGNORATI I NOSTRI DIRITTI INSIEME A QUELLI DELLE MIGLIAIA DI SPETTATORI CHE APPREZZANO L'ARTE E LA CULTURA.

venerdì 20 luglio 2012

È uscito il n.5 di ALTRISOGNI, la prima rivista digitale italiana di horror, fantascienza e weird... Leggibile anche su Kindle!

La rivista elettronica italiana di narrativa horror, sci-fi e weird sforna il suo quinto numero, ricchissimo di pagine, novità e proposte per lettori amanti del fantastico e aspiranti scrittori… compresa un’inedita colonna sonora in allegato!

È uscito il quinto numero di Altrisogni, con un’intervista imperdibile a uno scrittore che ha visto uno dei propri romanzi diventare un film: Stefano Massaron. Altrisogni 5 presenta anche diverse interessanti novità, tra cui la rubrica Visioni, che propone articoli divulgativi su tutto ciò che fa fantastico; si inizia con un servizio di Michele Tetro su Black Park, il bosco più amato dal cinema di genere.
L’articolo di approfondimento di Altrisogni 5 è dedicato alla scrittura a progetto, con consigli della Redazione e di professionisti del settore, il tutto completato da un’ambientazione seriale di fantascienza offerta agli aspiranti autori di Altrisogni: I racconti di Purgatory Lounge. Avete un racconto sci-fi nel cassetto? Incastonatelo nell’ambientazione di Purgatory Lounge e inviatelo alla redazione: i migliori saranno pubblicati!
Prosegue la rubrica Menzione d’onore, che segnala i racconti più meritevoli tra quelli non giunti alla pubblicazione, affiancata da un ricco reportage sul Premio Altrisogni per il miglior cortometraggio fantastico. Il premio, assegnato durante il Margherita Shot Movies Fest 2011, ha visto vincitore Luca Pinciani, la cui intervista completa il servizio.

La sezione narrativa propone come sempre racconti inediti dell’orrore, di fantascienza e weird. Ma è proprio qui che arriva la seconda novità: da questo numero Altrisogni pubblica il racconto inedito di un autore professionista del fantastico nazionale. L'iniziativa prende il via con Claudio Vergnani, già autore di un’apprezzata trilogia vampirica edita da Gargoyle Books.
La sezione narrativa di questo numero si articola così su otto racconti:

- La magia degli Abitatori del Prima, di Uberto Ceretoli
- Doposcuola, di Mirko Dadich
- L'avaro, di Simona Gervasone
- Fermata non prevista, di Luigi Milani
- Una donna con personalità, di Sergio Oricci
- La persistenza della memoria, di Valentino Peyrano
- Soggetto Zero, di Daniele Salvato
e
- Una luce, di Claudio Vergnani

La terza novità è multimediale: Altrisogni 5 viene arricchito da due opere artistiche di elevato spessore. Copertina e immagini interne sono opera della fotografa Samuela Iaconis, che ha rivisitato per noi Alice nel paese delle meraviglie in versione dark. Lo stesso tema viene affrontato da Francesco Lettera, musicista e compositore, che ha realizzato il brano inedito Alice, colonna sonora in MP3 allegata gratuitamente.

Completano il quadro della rivista le notizie sul panorama editoriale italiano e sui concorsi per scrittori, le recensioni di otto libri di genere e la rubrica Suggestioni, con fonti d’ispirazione per chi scrive narrativa fantastica.

Sempre più ricca e votata a esplorare tutte le potenzialità dello “strumento ebook”, Altrisogni 5 è acquistabile a 2,90 euro sul sito dell'editore dbooks.it e tramite altrisogni.it.

La rivista è leggibile su Kindle, iPad, iPhone, PC, Mac ed ebook reader e tablet di tutte le marche.

Come sempre, è disponibile anche un’anteprima di 24 pagine selezionate, scaricabile gratuitamente.


Altrisogni n.5 costa 2,90 euro e si può acquistare dalla pagina:

Con l’acquisto si ottengono tre diversi file:
- un PDF con tutto il magazine dalla prima all’ultima pagina, leggibile tramite PC, Mac o tablet
- un file ePub per smartphone ed ebook reader, contenente tutti i racconti e gli articoli della rivista.
- un file Mobi per Kindle e altri ebook reader, contenente tutti i racconti e gli articoli della rivista.


Segui le novità di Altrisogni su Facebook, Twitter, YouTube, sul sito web e sul blog




Altrisogni - Rivista digitale di horror, sci-fi e weird
Pubblicata da dbooks.it
Canale di distribuzione: download
Prezzo: 2,90 euro


Informazioni di contatto:
Sito dell’editore: www.dbooks.it

VENDITA ONLINE BIRRA


La vendita birra è un’attività svolta tramite diversi canali: dettaglio tradizionale, horeca, catering, ipermercato, discount e un canale particolare, la vendita birra online.  Secondo le rilevazioni di Symphony IRI le vendite, per quanto riguarda la quantità di birre nel canale ipermercato/super/LSP hanno subito una diminuzione del 3,5% nel 2010, rispetto al 2009. Mentre nel canale discount si è notata una crescita in doppia cifra.

Nel 2011 una forte accellerazione le hanno avuto le birre speciali, sopprattutto di importanzione, in particolare la birra belga, che data struttura forte ed un alta gradazione, si riserva maggiormente in un mercato stagionale invernale. Le birre belghe sono infatti fortemente strutturate, con un gradazione di aromi molto spiccato, cosa che piace agli intenditori di birra.

La birra belga rispecchia anche una nuova tendenza, la birra artigianale, non solo di provienenza interna, che grazie ai microbirrifici ha avuto un grande boom in termini di vendite, ma anche di importazione. Vengono comparate, per la loro particolare produzione, le birre artigianali alla birre trappiste, che oltre ad essere birre di elevatà qualità, sono birre dalla storia molto importante.

Acque reflue, Italia sotto accusa dalla Corte Ue


                                                                                                                                                                                                                                           

Comunicato stampa 20 luglio 2012


Acque reflue, Italia sotto accusa dalla Corte Ue


La Corte di Giustizia europea condanna l'Italia per le irregolarità sugli scarichi fognari urbani. Continua la procedura d'infrazione del 2009. Andrea Zanoni (IdV): "Inammissibile in un Paese sviluppato. Le autorità intervengano al più presto. A rischio anche località turistiche"


«Con la conferma della Corte di Giustizia europea della violazione delle norme Ue sulla raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane, l'Italia si conferma la pecora nera ambientale d'Europa". E' il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare, alla sentenza di condanna dei giudici di Lussemburgo che conferma la procedura d'infrazione aperta nel 2009 contro l'Italia per il mancato rispetto delle norme Ue sugli scarichi urbani in decine di comuni italiani. "L'Italia continua a trattare l'ambiente come un optional".


La Corte di Giustizia europea ha ribadito l'obbligo per circa un centinaio di comuni (in Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, Abruzzo, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Liguria) di avviare al più presto le opere necessarie per mettersi in regola con la direttiva Ue. Iniziative che dovranno essere realizzate "al più presto possibile" altrimenti la Commissione potrà avviare una nuova procedura d'infrazione chiedendo stavolta allo Stato italiano, ultimo responsabile della corretta applicazione del diritto comunitario, di pagare delle multe.


"
Delle 116 procedure d'infrazione a carico dell'Italia ben 32 riguardano l'ambiente, ovvero quasi il 30 per cento – attacca Zanoni – In questo caso un centinaio di comuni italiani non hanno rispettato la direttiva 271 del 1991 che introduce norme per proteggere l'ambiente dalle ripercussioni negative degli scarichi di acque reflue tra le quali l'obbligo di sottoporre le acque reflue a trattamento biologico prima dello scarico". Nel 2009 la Commissione aveva deciso di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia dopo aver constatato che decine di comuni, tra i quali anche famose località turistiche, non si erano ancora adeguati agli obblighi imposti dalla direttiva Ue.


"Fa specie che in un Paese del G8 come l'Italia esistano ancora problemi con gli scarichi fognari – conclude l'Eurodeputato – Mi auguro che le autorità locali, dopo la conferma dei giudici dell'Alta Corte, intervengano prima possibile per tutelare le falde, la salute dei nostri cittadini e dei tanti turisti che vengono in Italia a passare le vacanze"

"Imperfetto futuro" di Cristina Bergomi

COMUNICATO STAMPA
"Imperfetto futuro" di Cristina Bergomi (0111 Edizioni)

Imperfetto futuro, Cristina Bergomi
Uscito da un paio di mesi, Imperfetto futuro è la prima prova letteraria
di Cristina Bergomi, docente di lettere originaria di San Felice del
Benaco con una grande passione per la lettura e la scrittura. Pubblicato
da Zerounoundici Edizioni, piccola e giovane casa editrice fondata con
l'intento di dare voce al talento emergente di scrittori contemporanei
italiani, il romanzo è inserito nella "Collana Rossa – Serie Big-C", la
quale si propone di consentire – grazie al formato dei caratteri (Big-C
sta per Grandi Caratteri) – un'agevole lettura anche agli ipovedenti. Per
questi ultimi, e per coloro che abbiano problemi di dislessia, la
Zerounoundici prevede l'omaggio dell'audiolibro su CD a tutti coloro che
acquistino il libro.

Sinossi del romanzo
Una laurea con lode nel cassetto, Giulia è una giovane madre di due
bambine e una moglie impeccabile che – per la famiglia – ha rinunciato al
sogno di diventare avvocato. Da subito delineata come donna saturnina e
incline alla riflessione, s'interroga sulla sua vita matrimoniale e sul
suo rapporto con Paolo, che sembra procedere ormai stancamente nella
monotonia del quotidiano, scivolando in silenzi sempre più prolungati e
incomprensioni sempre più frequenti. Grazie a una scoperta accidentale,
Giulia giunge finalmente alla certezza che il marito la tradisca, ed è da
quel momento che prende avvio per lei un difficile percorso di
introspezione: la volontà di scandagliare il passato per meglio
comprendere il presente si unisce a un forte desiderio di rinnovamento.
Con la forza e la tenacia tipiche di tante donne, Giulia troverà il
coraggio di imboccare strade antiche, riscoprendo la gioventù seppellita
in quegli anni dal senso del dovere verso la famiglia, e liberando sogni
che credeva per sempre chiusi nel cassetto.

Incipit del romanzo
"Giulia guarda Paolo che dorme accanto a lei, sente il suo respiro
regolare, il suo corpo che emana un calore buono, rassicurante. Riesce a
dormire in qualunque situazione, ed è una cosa che gli ha sempre invidiato
moltissimo.
Lei trascorre le sue notti a fissare le macchie d'umidità sul soffitto e a
pensare alle cose da fare il giorno dopo, alla sua vita, ai suoi sogni.
Anche stanotte non fa differenza. Ripensa a quando, dopo la laurea con
lode in giurisprudenza, si sentiva il mondo in tasca, ai primi curriculum
e alla voglia di dimostrare quanto valesse, a Paolo, al loro primo
incontro nello studio dove lei faceva praticantato, lui avvocato già
affermato e lei giovane e ingenua ragazzina al primo round con la vita
vera."

Imperfetto futuro di Cristina Bergomi
Zerounoundici Edizioni
150 pagine
14, 50 €
Febbraio 2012
www.issuu.com/0111edizioni/docs/ante.imperfetto_futuro/1


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WME - Web Marketing Editoriale

web: http://wmeditoriale.it/
email: wme@wmeditoriale.it
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twitter: http://twitter.com/#!/wmeditoriale
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Conferenza Attivita' Produttive: Api Napoli entusiasta del Tavolo istituito in Provincia



 

 

                                                                       

COMUNICATO STAMPA

  

Conferenza Attività Produttive: l'Api Napoli entusiasta del Tavolo istituito in Provincia

 

 

 

Napoli, 20 luglio 2012. Plauso per lo strumento operativo di concertazione istituito in Provincia. «Il metodo del confronto – ha dichiarato Silvio Cola, presidente Api Napoli – è sempre il più giusto e foriero di soluzioni adeguate. Sedere a un Tavolo dove si analizza lo scenario economico in cui si opera, si affrontano problematiche e si condividono idee per trovare opportune soluzioni è di certo la strada migliore per uscire dalla crisi che ci attanaglia».

Dunque, soddisfazione per uno strumento che potrà portare a un rilancio delle imprese grazie alla coesione: «La Provincia - ha continuato Cola - ha dimostrato il suo importante ruolo nel volere fortemente questo Tavolo e nel coinvolgere tutti gli attori protagonisti dell'economia locale: Regione, Comune e associazioni imprenditoriali. Insieme ci auguriamo di superare questo momento di sofferenza. Per quanto ci riguarda, Api Napoli e' pronta a fornire il solito contributo di idee e di esperienze per aiutare il mondo delle piccole e medie imprese che costituisce da sempre il motore economico della provincia di Napoli e che purtroppo oggi vive un momento di grave difficoltà».

 

Pasqualino Monti entusiasta del nuovo corso di Assoporti: “Si concretizza un percorso condiviso”

La volontà di unificare i Porti italiani e di promuovere lo sviluppo ha prevalso su tutto. Pasqualino Monti spiega i motivi di questa scelta


 

È fatta. Assoporti risolve i conflitti interni e forma un fronte unico con un piano comune che dovrebbe finalmente portare gli scali portuali italiani a diventare il centro e il fulcro della logistica nazionale. L'assemblea che riunisce i presidenti delle autorità portuali italiane ha infatti eletto Luigi Merlo (Genova) nuovo Presidente e Pasqualino Monti (Civitavecchia) vice presidente vicario. A vederla così sembrerebbe una formalità ma il travaglio vissuto dall'Associazione, a rischio spaccatura fino a qualche giorno fa, è stato lungo e complesso. Divisi in due fazioni principali rappresentate appunto da Monti e Merlo, i signori dei Porti italiani hanno rischiato di non trovare un accordo finché Pasqualino Monti, che era in vantaggio e che sarebbe stato eletto se si fosse andati alla conta, non ha deciso di fare "un passo indietro" e trovare un accordo con l'altro candidato Luigi Merlo. Il tutto perché i Porti italiani e lo sviluppo sono la cosa più importante. Da qui la decisione di accordarsi sul programma (adesso condiviso da tutti) e sulla forma, Merlo Presidente il primo anno e Monti presidente il secondo. Entrambi ricopriranno la carica di vice presidente vicario durante la presidenza dell'altro.

Ad esprimere soddisfazione per il nuovo corso di Assoporti è stato il vice presidente vicario Pasqualino Monti. "Si è concretizzato il percorso condiviso con Luigi Merlo: dal rischio di una spaccatura dell'associazione – ha spiegato - abbiamo raggiunto un risultato impensabile fino a qualche tempo fa: non due teste per una poltrona, ma due teste per un'unica strategia di rilancio di Assoporti, ma soprattutto della portualità italiana. Ci riconosciamo in un programma unitario per una nuova Assoporti. Per me, al termine del mio primo anno da presidente dell'Autorità Portuale di Civitavecchia è sicuramente un onore essere chiamato a svolgere un ruolo così importante ed essere stato individuato, da così tanti colleghi dei porti di tutta Italia, come una figura di garanzia per la coesione degli associati ed il rilancio di Assoporti. Certamente, al tempo stesso è una grande responsabilità, sia per ripagare la fiducia ricevuta, che per il lavoro che ci aspetta, sul terreno delle riforme e dei cambiamenti non più rinviabili per tutto il cluster marittimo".

Link per approfndimenti: Civonline

Porti di Roma, il network è più vicino grazie al nuovo Prg per il Porto di Fiumicino

Grazie a Pasqualino Monti e Renata Polverini verranno realizzati il Porto Commerciale e la Darsena Pescherecci



Il Porto di Fiumicino festeggia l'approvazione della variante al Prg portuale della città, grazie al quale sarà possibile realizzare il Porto Commerciale e la Darsena pescherecci. In realtà la notizia era già stata anticipata dal Presidente dell'Autorità Portuale di Civitavecchia (che gestisce i Porti di Roma e del Lazio) Pasqualino Monti durante la 2 Giorni del Mediterraneo, ma adesso arriva la conferma ufficiale dalla Regione Lazio. Luigi Satta, delegato del Comune di Fiumicino alla Pesca e ai Rapporti con l'Autorità Portuale, non ha dubbi "L'accelerata all'iter amministrativo del porto commerciale è la testimonianza concreta di quanto la Regione Lazio e il nuovo corso dell'Autorità Portuale puntino su Fiumicino come snodo strategico del network laziale, la cui piena attuazione non potrà che dare benefici immediati, sia dal punto di vista economico che da quello occupazionale."

. "Il porto commerciale e la darsena per i pescherecci – spiega Satta - rimangono un obiettivo da raggiungere a tutti i costi. Queste due infrastrutture sono fondamentali per dare stabilità a un asset, quello della pesca, debilitato dai problemi di sicurezza del Porto Canale denunciati più volte dagli operatori portuali che da vent'anni si impegnano e si battono affinché questo sogno possa realizzarsi. Grazie a loro tanto è stato fatto: il prolungamento con grandi sforzi nel 1999 del molo che ha migliorato l'ormeggio e l'entrata in situazioni meteo avverse, poi rovinati dai nuovi interventi sul Porto Canale. Rimane però da raggiungere l'ultimo traguardo che grazie alla nomina di Pasqualino Monti alla presidenza dell'Authority, del presidente della Regione Lazio Renata Polverini e dell'assessore Lollobrigida, che ringrazio, sembra oggi più vicini".


Link per approfondimento: Il Faro

TEATRO JESI - comunicato stampa

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

MERCOLEDì 25 LUGLIO A JESI UNA GIORNATA PER INDAGARE IL TEATRO AL FEMMINILE

SERENA SINIGALIA, REGISTA DI FAMA INTERNAZIONALE,

PRESENTA IL SUO LAVORO DEDICATO A SHAKESPEARE

 

 

Back to the future! è il titolo del curioso progetto che prende avvio mercoledì 25 luglio a Jesi con Donne du du du… dubbi e ipotesi sull’esistenza di un teatro al femminile, un’iniziativa del Comune di Jesi, della Fondazione Pergolesi Spontini, del Centro Studi e Attività Teatrali Valeria Moriconi e dell’AMAT con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.

Ad avviare le attività di approfondimento - alle ore 18 presso le Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi - un seminario con interventi di Anna Teresa Ossani (docente di letteratura italiana e teatrale presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”), Sonia Antinori (drammaturga, autrice del volume di recente uscita “Trame agli angoli della storia” per Titivillus) e Serena Sinigaglia (regista teatrale e d’opera). Il seminario intende indagare quell’indissolubile intreccio di passione e ragione, istinto e autocontrollo che, nelle parole di Anna Teresa Ossani, ha distinto la personalità emotiva e intellettuale di Valeria Moriconi, attraverso lo sguardo e la diversa sensibilità di tre donne di teatro. Tre modi di vivere la scena, tre esperienze per un’indagine sull’esistenza e sulle caratteristiche di un possibile canone femminile teatrale, un viaggio tra dubbi e ipotesi con l’obiettivo di superare gli stereotipi e lasciarsi interrogare dall’esperienza.

 

La giornata prosegue alle ore 21.30 al Teatro Moriconi con la conferenza-spettacolo di Serena Sinigaglia Di a da in con su per tra fra Shakespeare - con Arianna Scommegna e Mattia Fabris - che nasce dal’amore di Serena Sinigaglia, autrice e interprete di questa conferenza–spettacolo per William Shakespeare. “È la storia di una consapevolezza maturata negli anni – scrive Serena Sinigalia nelle note di presentazione del lavoro - quella che “i maestri, se sono veri maestri, devono aiutarci a illuminare la via per ritrovare noi stessi dentro all’opera che si sta studiando. Dovrebbero suggerirci le domande più appropriate per arrivare a quel senso di appartenenza di cui non si può fare a meno se davvero si vuole fare esperienza di cultura”. Per questo Shakespeare, e come lui tutti i ‘classici’, ci riguardano e in qualche modo parlano a noi: “Perché la cultura non c’è, se non c’è il soggetto vivente che la vive. La cultura è relazione, sempre. Relazione tra le persone, tra i ricordi, tra le emozioni, tra i pensieri”. Questo il punto di partenza di Di a da in con su per tra fra Shakespeare, “la storia di come io e S. ci siamo prima odiati e poi amati pazzamente”, spiega la regista. La storia della mia giovinezza e del mio mestiere. La storia di come sono arrivata a mettere in scena, appena ventenne, Romeo e Giulietta e Re Lear. La storia di una prima volta, la prima volta che scoprivo quanto vicina e toccante può essere la parola di un poeta, quanta concreta semplicità, quanta vita dentro le sue storie, quanta parte di me dentro i suoi versi.” Una storia molto personale e proprio per questo ‘raccontata da lei medesima’, dalla stessa Singaglia, in scena, con la collaborazione di alcuni attori della sua compagnia, Arianna Scommegna e Mattia Fabris, per la scena del balcone di Romeo e Giulietta e per il finale di Re Lear.

I costumi dello spettacolo - prodotto da A.T.I.R. – sono di Federica Ponissi, le scelte musicali di Sandra Zoccolan.

 

Il Centro Studi e Attività Teatrali Valeria Moriconi è il punto di riferimento fondamentale per la conservazione della memoria storica legata alla figura dell’attrice jesina attraverso la preziosa raccolta di documenti e testimonianze in esso custodita. Un patrimonio che racconta di una donna tenace, padrona e serva della scena, in quella che lei stessa definì “una lotta d’amore”, da sempre interessata alle vicende culturali della propria città d’origine: “Ho avuto tanto dal teatro attraverso ciò che ho fatto, conosciuto, incontrato e adesso vorrei rifondere, restituire e dove meglio che qua, a casa mia?”. È assumendo a emblema tale desiderio (espresso da Valeria Moriconi in un’intervista del 1995) che il Centro Studi a lei dedicato intende restituirne la lezione ponendosi quale luogo della memoria ma soprattutto quale strumento d’interesse regionale per il sostegno, la progettazione e la ricerca in ambito teatrale.

 

L’ingresso è gratuito, senza assegnazione del posto fino ad esaurimento delle disponibilità. Informazioni 0731 206888, 071 2075880, www.fondazionepergolesispontini.com, www.amat.marche.it.

 

 

 

Responsabilità sociale e Enel: un modello riconosciuto

tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2012/07/20/responsabilita-sociale-ed-enel-un-modello-riconosciuto/



Enel è un modello riconosciuto nel mondo di responsabilità sociale e di impegno verso l'ambiente. Come e perché, lo ha spiegato l'amministratore delegato Fulvio Conti in un'intervista alla rivista di sostenibilità globale Planet B.
"I piani aziendali di Enel sono basati sulla creazione di sinergie che abbiano un effetto positivo sull'ambiente e sulla società, e allo stesso tempo consentano ritorni finanziari adeguati", ha dichiarato Conti. Insomma, sostenibilità e business non sono in conflitto, ma formano un binomio stretto e vincente.
Un binomio che, per esempio, si manifesta nell'elettrificazione dei Paesi in via di sviluppo: "È un imperativo per Enel fare la sua parte nel garantire accesso all'energia elettrica dove non è disponibile. L'elettricità è insostituibile per far progredire industria e agricoltura, creare posti di lavoro, migliorare l'istruzione e la sanità e aprire nuove prospettive di sviluppo". In quest'ottica Enel ha avviato il programma Enabling Electricity per realizzare le infrastrutture necessarie e rendere le comunità locali protagoniste del processo di elettrificazione, soprattutto in America Latina.
Conti sottolinea l'impegno di Enel anche per la tutela del clima: "Nel 2011, circa il 42% della nostra elettricità è stato prodotto senza emissioni di anidride carbonica. Se continuiamo così, entro il 2035 potremo ridurre le emissioni di un terzo rispetto ai valori del 2008, ed entro il 2050 azzerarle del tutto".
Gli sforzi di Enel per la sostenibilità sono stati confermati nel 2011 dall'ammissione in due club prestigiosi: il Carbon Performance Leadership Index del Carbon Disclosure Project, che premia l'impegno per la riduzione delle emissioni, e il Global Compact LEAD dell'Onu, che riunisce le migliori società del mondo dal punto di vista della sostenibilità.

Responsabilità social ed Enel: un modello riconosciuto

tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2012/07/20/responsabilita-sociale-ed-enel-un-modello-riconosciuto/

Enel è un modello riconosciuto nel mondo di responsabilità sociale e di impegno verso l'ambiente. Come e perché, lo ha spiegato l'amministratore delegato Fulvio Conti in un'intervista alla rivista di sostenibilità globale Planet B.
"I piani aziendali di Enel sono basati sulla creazione di sinergie che abbiano un effetto positivo sull'ambiente e sulla società, e allo stesso tempo consentano ritorni finanziari adeguati", ha dichiarato Conti. Insomma, sostenibilità e business non sono in conflitto, ma formano un binomio stretto e vincente.
Un binomio che, per esempio, si manifesta nell'elettrificazione dei Paesi in via di sviluppo: "È un imperativo per Enel fare la sua parte nel garantire accesso all'energia elettrica dove non è disponibile. L'elettricità è insostituibile per far progredire industria e agricoltura, creare posti di lavoro, migliorare l'istruzione e la sanità e aprire nuove prospettive di sviluppo". In quest'ottica Enel ha avviato il programma Enabling Electricity per realizzare le infrastrutture necessarie e rendere le comunità locali protagoniste del processo di elettrificazione, soprattutto in America Latina.
Conti sottolinea l'impegno di Enel anche per la tutela del clima: "Nel 2011, circa il 42% della nostra elettricità è stato prodotto senza emissioni di anidride carbonica. Se continuiamo così, entro il 2035 potremo ridurre le emissioni di un terzo rispetto ai valori del 2008, ed entro il 2050 azzerarle del tutto".
Gli sforzi di Enel per la sostenibilità sono stati confermati nel 2011 dall'ammissione in due club prestigiosi: il Carbon Performance Leadership Index del Carbon Disclosure Project, che premia l'impegno per la riduzione delle emissioni, e il Global Compact LEAD dell'Onu, che riunisce le migliori società del mondo dal punto di vista della sostenibilità.

Gli Usa scelgono Enel Green Power

tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2012/07/20/gli-usa-scelgono-enel-green-power/


Roma, 20 luglio 2012 Enel Green Power S.p.A., attraverso la sua controllata statunitense Enel Green Power North America Inc. ("EGP NA"), ha ottenuto dal dipartimento del Tesoro americano un grant per un importo pari a circa 99 milioni di dollari statunitensi per la realizzazione del parco eolico di Caney River, in Kansas.

 

Il grant - assegnato in conformità a quanto previsto dalla Section 1603 dell'American Recovery and Reinvestment Act del 2009, il programma di stimulus economico del Presidente Obama - verrà allocato al consorzio guidato da J. P. Morgan con cui EGP NA a dicembre dello scorso anno ha concluso un accordo di tax equity partnership per Caney River e per il parco eolico di Rocky Ridge, per un controvalore di circa 340 milioni di dollari USA.  Gli altri membri del consorzio sono Wells Fargo Wind Holdings LLC e Metropolitan Life Insurance Company.

 

Le tax equity partnership sono strumenti disciplinati dalla normativa fiscale statunitense, che consentono di assegnare a terzi (c.d. "tax equity investor") i benefici fiscali riconosciuti negli Stati Uniti d'America alle società che producono energia da fonti rinnovabili.

 

Caney River, con una capacità totale installata di circa 200 MW, è in grado di produrre ogni anno oltre 750 milioni di kWh, evitando così l'emissione in atmosfera di oltre 500 mila tonnellate di CO2 all'anno.

 

L'energia prodotta dal parco eolico di Caney River è acquistata dalla Tennessee Valley Authority nell'ambito di un contratto di durata ventennale. 

 

Il progetto di "Caney River" finanzia per 8,5 milioni di dollari USA il piano per la conservazione del patrimonio ambientale della tallgrass prairie  in Kansas. In particolare, il finanziamento servirà alla  protezione   di oltre 18.000 ettari, alla riqualificazione di 6.000 ettari della tall grass prairie habitat, nonché alla ricerca sul vento e sulla fauna selvatica di questo ecosistema.