sabato 21 luglio 2012

Appello per i diritti dello spettacolo, 2000 firme raccolte da Invito alla Danza

INVITO ALLA DANZA Rassegna Internazionale di Danza e Balletto

XXII edizione dal 3 al 31 luglio 2012

direzione artistica Marina Michetti

Ufficio organizzativo: tel. 0639738323  fax 06.39372574 e www.invitoalladanza.it

Comunicato stampa

Potrebbe essere l'ultimo anno… Appello di Invito alla Danza

per i diritti degli operatori, degli artisti e del pubblico.

Verso le duemila firme raccolte tra spettatori e adesioni in rete.

"Gli operatori culturali e gli artisti hanno diritto al rispetto del loro lavoro. E credo nel diritto del pubblico alle produzioni di qualità". L'edizione 2012 di Invito alla Danza propone una novità: prima di ogni appuntamento, Marina Michetti, direttore artistico del festival più antico dell'Estate Romana, sale sul palco per salutare il pubblico e invitarlo a condividere il richiamo alle istituzioni affinché garantiscano "le modalità operative dello spettacolo dal vivo in merito alla tempistica, l'organizzazione, le garanzie tecniche ed economiche". A rischio è il futuro del festival, giunto alla 22esima edizione, insieme a quello di altre importanti manifestazioni dell'Estate Romana, che hanno espresso preoccupazioni e proteste.

L'appello di Marina Michetti è sottoscritto da migliaia di spettatori della manifestazione, in corso dal 3 luglio nel Teatro di Villa Pamhilj a Roma, e raccoglie centinaia di adesioni in rete, nel sito internet www.invitoalladanza.it.

Questo è il testo:

POTREBBE ESSERE L'ULTIMO ANNO DELLA RASSEGNA "INVITO ALLA DANZA", STORICA MANIFESTAZIONE DELL'ESTATE ROMANA, UNICO FESTIVAL DELLA CAPITALE CHE VANTA 22 ANNI DI ATTIVITA".

La farraginosa e improvvisata burocrazia, la tempistica sempre in ritardo per i contributi di talune amministrazioni, i pesanti tagli economici dell'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale che, comunicati poco prima dell'inizio della manifestazione, non ci hanno permesso una qualsiasi rimodulazione organizzativa, le impossibili condizioni lavorative che ci troviamo a vivere, ci fanno affermare alcuni principi fondamentali che devono tutelare lo Spettacolo dal Vivo e tutto il mondo lavorativo legato a quest'ambito.

L'ARTE E LA CULTURA HANNO DIRITTO DI VIVERE CON DIGNITÀ.

GLI OPERATORI CULTURALI E GLI ARTISTI HANNO DIRITTO AL RISPETTO DEL LORO LAVORO. PERCHÉ QUESTO AVVENGA, LE ISTITUZIONI HANNO IL DOVERE DI GARANTIRE LE MODALITÀ OPERATIVE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO IN MERITO ALLA TEMPISTICA, L'ORGANIZZAZIONE, LE GARANZIE TECNICHE ED ECONOMICHE.

SENZA IL RISPETTO DI QUESTE REGOLE È IMPOSSIBILE PER GLI ORGANIZZATORI GARANTIRE AL PUBBLICO IL LORO DIRITTO ALLA QUALITÀ DEGLI SPETTACOLI E AGLI ARTISTI LE CONDIZIONI MIGLIORI PER ESPRIMERSI.

CHIEDIAMO AL NOSTRO PUBBLICO DI CONDIVIDERE LE NOSTRE RICHIESTE AFFINCHÉ NON VENGA CANCELLATO IL NOSTRO LAVORO, NE' SIANO IGNORATI I NOSTRI DIRITTI INSIEME A QUELLI DELLE MIGLIAIA DI SPETTATORI CHE APPREZZANO L'ARTE E LA CULTURA.

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