lunedì 26 novembre 2007

Ferdinando camon a Paesaggi Letterari

Ferdinando Camon nell'ambito della mostra "Paesaggi Letterari"

 

                                                                                                           

PaRDeS

Laboratorio di Ricerca D’Arte Contemporanea                                     Concerto d’Arte Contemporanea

Via Miranese 42 – 30035 Mirano (VE)                                                            Associazione Culturale

 

Martedì 27 novembre Ferdinando Camon, ore 21, presso la sala conferenze della Barchessa di Villa Errera, via Bastia Fuori, Mirano (VE).

 

Dopo il riuscitissimo incontro con Romolo Bugaro e Marco Franzoso (autori de“Il labirinto delle passioni perdute” per Romolo Bugaro e “Tu non sai cos’è l’amore” per Marco Franzoso), tenuto 1unedì presso PaRDeS – via Miranese 42 Mirano, esponenti della giovane letteratura veneta contemporanea, è la volta di un autore noto e affermato di una generazione precedente: Ferdinando Camon, cantore della campagna veneta, delle sue tradizioni secolari e delle sue credenze, nei cui libri s’intrecciano la campagna con le sue coltivazioni, la magia e la superstizione dei suoi abitanti, descrizioni colorite e veraci sia del paesaggio naturale che sociale con la pianura, i campi, i contadini di un Veneto che ancora sopravvive in alcuni angoli sperduti di provincia. Fin dai primi due romanzi  "Il quinto stato" (1970) e "La vita eterna" (1972), accompagnati in Italia da una prefazione di Pasolini, subito tradotti in Francia per interessamento di Sartre e poi in numerosi altri paesi, Camon elegge a tema principale di tutta la sua produzione letteraria la "saga contadina", l'epopea grandiosa e miserabile del "quinto stato", popolato di tutte le forme reali o possibili: uomini, angeli, diavoli, animali, in un continuo, vorticoso intreccio di fame e di sesso, di fede e di paura, di amori e di stragi: un mondo perduto, dolcissimo e straziante, da cui tutti proveniamo. Ma parallelamente - come chi sa fare quando ama veramente qualcosa - ha denunciato con grande amarezza anche la decadenza e la fine di quella società contadina che non ha saputo adeguarsi al presente.

 

Introducono Giuseppe Bovo e Sirio Luginbühl, che partendo dalla sua produzione più recente solleciteranno l’autore a ragionare sulle sue radici, i suoi riferimenti letterari, i suoi modelli. Ci si chiederà poi se attualmente, in riferimento ai giovani scrittori veneti contemporanei, abbia ancora un senso parlare di radici venete della scrittura. E ancora cosa si sente di condividere con scrittori quali Comisso, Piovene, Parise, Rigoni Stern, Zanotto ed altri di questa generazione. L’occhio di questi scrittori nei confronti del paesaggio è lo stesso degli scrittori veneti più giovani? Uno scrittore come lui che ha raccontato la campagna veneta come vede ora questo paesaggio devastato, dove si è perso il senso della campagna. Si passa da un centro commerciale all’altro, da una zona artigianale ad una zona industriale, in una continuità desolante. Non si prova più alcun piacere a percorrere la campagna veneta come un tempo, poiché quasi non esiste. Non si percepiscono più quei colori ed odori di un tempo. Non rasserena più attraversare questi luoghi, in quanto tutto è diventato stressante. Anche la gente che vi abita è devastata dalla frenesia che ruota intorno a queste zone. Rispetto ad un tempo, la gente è diversa, ha cambiato umore; c’è chi non riesce ad adattarsi ai cambiamenti repentini dovuti all’inserimento di nuove infrastrutture e si sente spaesato. Strade rettilinee, svicoli autostradali, enormi rotonde e cavalcavia hanno stravolto la fisionomia dei luoghi infierendo in maniera irreversibile su quello che un tempo era un paesaggio cantato da poeti ed artisti. Ciò si riflette anche nell’umore del contadino che non ha più quella serenità di un tempo legata ad un tipo di vita semplice, istintiva, genuina, a contatto con gli animali, che seguiva i ritmi della natura, delle stagioni.

 

Gli incontri con gli scrittori sono organizzati nell’ambito della mostra “Paesaggi letterari”(progetto e cura di Maria Luisa Trevisan), che mira a ristabilire un rapporto tra l’arte e la scrittura. Sono esposte sculture ed installazioni ambientali nel parco della barchessa, realizzate da artisti italiani e stranieri, a cui fanno da contrappunto nello spazio espositivo interno i progetti delle installazioni in esterno, opere pittoriche, sculture, fotografie e video. Nelle opere è evidenziato rapporto arte-scrittura, letteratura, poesia. Ispirandosi al tema del paesaggio, gli artisti invitati, effettuano originali collegamenti tra scrittori e paesaggio veneto.

 

A Camon seguirà Antonia Arslan, martedì 11 dicembre, ore 21, presso PaRDeS – via Miranese 42, Mirano.

Introducono Giuseppe Bovo e Sirio Luginbühl.

 

Paesaggi Letterari

Progetto e mostra a cura di Maria Luisa Trevisan ………………………...dal 21 ottobre al 16 dicembre 2007

 

Artisti invitati e opere di: Giovanni Bettolo, Olimpia Biasi, Françoise Calcagno, Sara Campesan, Alessandro Cardinale, Anna Cassarino, Graziella Da Gioz, Paolo Del Giudice, Franco Del Zotto Odorico, Giosetta Fioroni, Cristina Gori, Renata Galiazzo & Silvio De Campo, Pino Guzzonato, Doris Harpers, Maria Lai, Rosanna Lancia, Bice Lazzari, Sirio Luginbühl & Antonio Concolato, Gianna Moise, Maria Pia Michielon, Aldo Pallaro, Carol Rama, Tobia Ravà, Cloti Ricciardi, Maria Pia Fanna Roncoroni.

 

La mostra è aperta da mercoledì a domenica dalle 15-18. Entrata libera e visite guidate su prenotazione.

Per informazioni: tel. 0415728366 cell..349 1240891 oppure 3471635040

 

PaRDeS - Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea e Concerto d’Arte Contemporanea

www.concertoartecontemporanea.org e-mail cartec@alice.it o marialuisa.trevisan@virgilio.it, via Miranese 42, 30035 Mirano (VE) tel./fax  041/5728366 cell. 349 1240891