sabato 11 giugno 2016

Rivelazione Shock dello scrittore piemontese Andrea Brusa: "Vivo per strada per dimostrare alla mia famiglia quanto l'amo"

Dormo in macchina e lo farò finché ce la farò, poi, arrivato al momento del crollo, entrerò in una qualche struttura e chiederò aiuto aprendo il mio cuore alle insostenibili difficoltà che sto incontrando. Moglie mia vieni a salvarmi!!!

"Sono una persona che, prima di chiedere un aiuto vero e proprio, gravita al di fuori del normale vivere arrivando a far parte, a volte, della schiera dei nuovi 'barboni'. Dormo in macchina e lo farò finché ce la farò, poi, arrivato al momento del crollo, entrerò in una qualche struttura e chiederò aiuto aprendo il mio cuore alle insostenibili difficoltà che sto incontrando. Esisterebbe una via d'uscita, il ritorno alla famiglia d'origine. Ma non sempre è attuabile. Vuoi per orgoglio e dignità, vuoi perché i genitori anziani non desiderano riprendersi in casa il figlio con ulteriori aggravi sulla loro già precaria situazione economica. E poi c'è da considerare, e non di poco rilievo, anche la parte psicologica che rende il contesto ancora più drammatico. L'origine di questo male va senza dubbio ricercato nell'attuale società, nello stile di vita cosiddetto 'moderno' che la maggior parte delle coppie ha oggi instaurato dimenticando, però, di impostare una parte importante: quella del sacrificio e della comprensione reciproca che un tempo erano lo scudo e il collante per tenere unito il rapporto nei momenti di crisi. Oggi, alla prima difficoltà, alla benché minima lamentela, si parla già di crisi e di separazione. Manca totalmente lo spirito di sacrificio e si fomenta invece la rottura del rapporto. Non secondario è l'indotto che si è creato intorno alla parte economica del problema. Uno stuolo di avvocati, consulenti, psicologi, servizi sociali, 'campa' sulla disperazione altrui. Ma la società dov'è? La legge dov'è?"
Nei momenti in cui la confusione regna, le coscienze si fanno erronee e si assopiscono, l'unità di un popolo è attentata, i credenti ricorrono con fede alla preghiera. La preghiera è la vita spirituale di un popolo: ci fa coscientizzare quanto accade sotto i nostri occhi e ci spinge a discernere il bene dal male. La preghiera compie sempre miracoli! Le donne e gli uomini della preghiera, nel tempo della crisi dell'umano, sono la più grande riserva di speranza e di difesa della vita, riconosciuta e custodita come dono d'amore. Nella preghiera è il segreto del vero umanesimo, che non esclude Dio dalla storia, che non sfida la creazione, le creature, il Creatore. Chi prega ha il coraggio di rischiare con il cuore puro e sconfigge la paura, l'indifferenza, l'individualismo. Chi prega ha sempre voglia di impegnarsi!
Ecco dunque che l'autore piemontese Andrea Brusa a poche ore dalla pubblicazione del suoi nuovi 2 romanzi (o diari di viaggio dovremmo dire - rispettivamente l'11esimo ed il 12esimo dedicato alla sua consorte) INVALIDO D'AMORE e LA VIA DEI MIRACOLI inizia un percorso di veglie di preghiera che - testuali parole dello scrittore - "non avra termine se non con il ricongiungimento con la mia famiglia, mia moglie e mia figlia. La mia vita gli appartiene ora e per sempre".

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