"Non occorre essere credenti per capire che si tratta di una offesa grave e gratuita: in primo luogo verso i credenti e i loro sentimenti religiosi, ma, al tempo stesso, anche verso i laici che - proprio per le loro convinzioni - sanno essere rispettosi degli altri.
Non ho mai fatto polemiche pregiudiziali verso i Cinquestelle, ma penso che stavolta sarebbe anche loro interesse fare una cosa umile e semplice: ammettere che si è trattato di un grave incidente. E non si parli di satira come giustificazione..."
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