mercoledì 16 marzo 2016

Parma “Un unico Dio di misericordia”

Parma 
“Un unico Dio di misericordia” 

L'incontro sul dialogo interreligioso organizzato dalla Pastorale Universitaria in collaborazione con 
l'Università di Parma su “Un unico Dio di misericordia”,tenutosimercoledì 16 dicembre, ha riscosso molto successo, l’aulamagna era affollata di docenti, studenti e religiosi delle varie confessioni presenti nel territorio.
È stato il secondo incontro del ciclo organizzati in occasione dell’anno Giubilare sulla Misericordia, i relatori sono stati i rappresentanti delle religioni abramitiche afferenti al Forum interreligioso: la pastora Mariella Mannocchio (voce del Consiglio delle chiese cristiane di Parma), il prof. Marco Omar Aldrigo (voce della comunità islamica), la prof.ssa Maria Augusta Favali (voce della comunità bahá’í). 
Il dottor Luciano Mazzoni, Coordinatore del Forum e moderatore, non essendo presente il rappresentante della comunità ebrai- ca, ha introdotto l’ argomento ricordando quanto riportato nell’ Antico Testamento sulla misericordia. 
Numerose sono state le domande, specialmente dai giovani presenti, interessati anche a conoscere meglio l’ Associazione Religions for Peace, di cui è stato presentato il nuovo calendario 2016 “Perdoniamoci l’un l’altro” dove sono riportati le festività e degli scritti delle 14 Confessioni religiose attualmente presenti in Italia sulla misericordia e il perdono. 
Al termine dell’incontro, che si è protratto fino oltre le 20, è stato offerto ai presenti un rinfresco conviviale presso i Frati Minori Conventuali, momento importante per scambiare ulteriori informazioni, indirizzi e definire prossimi incontri. 
Una sorpresa positiva è stata conoscere la Delegata del Rettore, nominata recentemente, per i rapporti con le Confessioni religiose e le organizzazioni umanitarie, penso che sia la prima Università ad avere un docente con  una simile funzione.
La Delegata si è dimostrata molto interessata alla Fede Bahá’í e desidera organizzare altre attività che, Dio volendo, speriamo di fare insieme. 

Maria Augusta Favali