L'appuntamento, promosso dall'associazione "NobelMe", è in programma
per venerdì 23 ottobre 2015 presso la Sala del Cenacolo alla Camera
dei Deputati
Come il digitale ha cambiato la vita dell'uomo moderno. E' questo il
tema dell'incontro dibattito "APP NobelMe: il rimedio al timore del
degrado del pensiero è il pensiero stesso", previsto per venerdì 23
ottobre 2015 alle ore 12 presso la Sala del Cenacolo alla Camera dei
Deputati, Palazzo Valdina. L'appuntamento, organizzato
dall'associazione "Nobel Me", ha un obiettivo preciso: promuovere una
riflessione sull'uso di internet e, nello specifico, degli strumenti
digitali, focalizzando l'attenzione sulla funzione che questi svolgono
nella vita di ogni essere umano. Oggi basta uno smartphone e una
connessione per parlare in tempo reale con persone dall'altra parte
del globo, mantenere i contatti e procurarne di nuovi, in un vasto
intreccio di reti sociali dove le informazioni viaggiano alla velocità
della luce e le idee circolano e si modificano continuamente.
Visibilità, congregazione, condivisione, recupero di vecchie
conoscenze ed sviluppo di nuovi rapporti: sono tanti gli elementi
positivi introdotti con lo sviluppo digitale la cui portata, però, è
ridimensionata da alcune problematiche che sfociano in fenomeni di
dipendenza con conseguente degrado cognitivo.
Con l'incontro promosso alla Camera dei Deputati, l'associazione
NobelMe vuole aprire un dibattito e stimolare una riflessione su come
l'era del digitale ha influenzato la nostra vita. L'illustre parterre
di relatori si confronterà, attraverso il racconto delle proprie
esperienze personali, sulle problematiche del potenziamento cognitivo
consistente nel fornire un valido supporto per lo sviluppo delle
capacità di ragionamento. In occasione del dibattito sarà presentata
anche l'app "Nobel Me", fruibile gratuitamente dagli store Apple e
GooglePlay, che promuove un allenamento cerebrale, costruito su misura
per ogni individuo e adatto alle necessità del singolo. Come indicano
gli studi sul declino mentale, quello che conta è il punto da cui si
comincia a declinare, che dipende da quanto si è accumulato in una
vita di esperienze, di contatti, di letture, di eventi. Più in alto
saliamo su una montagna, più tempo impiegheremo per ridiscendere a
valle. L'app vuole quindi risvegliare le coscienze dal sonno della
ragione in cui spesso cadono. L'applicazione proporrà anche una
ricerca scientifica ed un esperimento finalizzati a dimostrare che le
persone hanno la possibilità di avviare un lavoro su se stessi e sulle
proprie competenze sociali al fine di migliorare la propria vita e le
proprie relazioni personali, spirituali e sociali, anche attraverso
l'adozione di semplici azioni quotidiane riepilogate nel concetto di
login, ripreso da Armando Giardino, presidente dell'Associazione
NobelMe. "Tutti i giorni, a tutte le ore, ci accingiamo a fare un
login per consultare la nostra mail oppure per collegarci ad uno dei
nostri social network preferito – specifica il presidente Giardino- ,
ma quante volte ci soffermiamo a fare un login con noi stessi?" In
conclusione, il rimedio al timore del degrado del pensiero è il
pensiero stesso, come cercherà di dimostrare l'associazione NobelMe
con l'omonima app.
Nessun commento:
Posta un commento