giovedì 23 luglio 2015

GUIDA PRUDENTE E OCCHI PROTETTI

GUIDA PRUDENTE E OCCHI PROTETTI

COMMISSIONE DIFESA VISTA RICORDA: PER VIAGGIARE SICURI BISOGNA INDOSSARE OCCHIALI DA SOLE E DA VISTA ADEGUATI

Particolare riguardo per chi ha difetti visivi, attenzione all’effetto “abbagliamento” e alla secchezza oculare

Evitare le distrazioni, la velocità elevata e l’uso di alcool e droghe perché alterano la percezione visiva

 

Milano, Luglio 2015 – Estate vuol dire caldo, sole e vacanze! Moltissimi gli italiani che si metteranno alla guida in questi mesi perché, nonostante la crisi, tutti si meritano un po’ di riposo. Che sia solo una gita fuori porta o le ferie tanto attese, l’importante è mantenere sempre fresca l’attenzione al volante.

E’ necessario un check-up completo sia della macchina o della moto sia dei propri occhi, perché, ancora oggi, oltre il 30% dei conducenti non possiede i requisiti minimi di capacità visiva previsti dal Codice della Strada. «Il problema della vista legato alla guida è spesso sottovalutato da chi usa l’auto saltuariamente», afferma il Dott. Francesco Loperfido, consulente della Commissione Difesa Vista, Responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano e Professore a contratto con l’Università Vita e Salute. «In estate però anche questi soggetti si trovano a doversi mettere in auto in maniera “continuativa”, affrontando anche viaggi di molte ore». Ecco perché ci sono dei parametri che vanno rispettati dai soggetti “normali” e da chi ha difetti visivi di qualsiasi entità. Bisogna tenere conto anche dei fattori ambientali e stradali come sole, nebbia, asfalto bagnato, passaggi da ambiente luminoso a gallerie e viceversa.

Uno dei fattori principali che determina la sicurezza alla guida è l’acuità visiva, la qualità della visione, che si preserva e favorisce con correzione e protezione. La correzione, spesso sottovalutata, è obbligatoria per coloro che presentano difetti visivi, anche minimi. Durante le ore del giorno i miopi vedono meglio, ma quando la luce cala la pupilla si dilata riducendo le capacità accomodative dell’occhio e acutizzando i difetti visivi. Mai come alla guida è importante quantificare il reale difetto visivo e correggerlo, perché se vediamo quanto prima un ostacolo o una segnaletica possiamo ottimizzare la nostra reazione. La protezione verso l’ultravioletto, invece, è obbligatoria per tutti. «La strada», precisa il consulente di Commissione Difesa Vista, «ha spesso superfici riflettenti che affaticano i nostri occhi. Per questo è necessario indossare un paio di occhiali da sole di qualità, acquistati in centri ottici certificati, diffidando dei prodotti “da bancarella”».

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Elemento non di poco conto da tenere in considerazione quando ci si mette alla guida è il repentino passaggio dalla luce al buio e viceversa, attraversando le gallerie. Sono situazioni improvvise e pericolose che richiedono un “adattamento” all’abbagliamento, sia in ingresso che in uscita, che varia da soggetto a soggetto e che si allunga se si hanno condizioni fisiologiche – miopia o astigmatismo - o patologiche - cataratta, glaucoma oppure retinopatia diabetica. Per facilitare l’“adattamento” è necessario indossare occhiali da sole ad hoc, preferendo lenti fotocromatiche che si modificano in base alle varie condizioni di luce. «Ottimali sono le lenti polarizzate, utili alla guida se i vetri della macchina non sono già polarizzati, perché questa specifica ridurrebbe nettamente la luminosità». L’occhiale da sole va indossato anche con il cielo nuvoloso perché  l’irraggiamento irregolare degli UV può provocare il cosiddetto “effetto sonno” o la “cefalea da luce intensa”.

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Per un comportamento corretto alla guida è utile non sottovalutare le distrazioni come telefono, navigatore satellitare o radio. «Chi deve dare attenzione ad una telefonata o al navigatore, mentre è alla guida, riduce nettamente le capacità attentive, creando una situazione di emergenza», sottolinea l’esperto di Commissione Difesa Vista. In particolare dopo i 40 anni, quando si ha una riduzione delle capacità accomodative, la contemporaneità di visione a tutte le distanze diventa fondamentale. La soluzione ideale è l’occhiale con lenti progressive che garantisce visione costante sia da lontano sia da vicino.

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Anche la velocità gioca un ruolo fondamentale: più alta è la velocità, minore è il campo visivo. A 110 km/h la capacità di vedere lateralmente si riduce del 40% e il movimento oculare si concentra su un campo ristretto; perciò, per chi ha una miopia elevata e adotta lenti spesse, sono da preferire le lenti a contatto, che offrono un campo visivo più ampio e senza distorsioni. Inoltre, per i soggetti con difetti visivi «con l’aumentare della velocità diminuisce la percezione della profondità di campo e la retina perde la capacità di riportare un’immagine 3D», specifica Loperfido; questo potrebbe essere un dettaglio incisivo se si vogliono effettuare sorpassi in sicurezza.

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Ulteriore elemento da non sottovalutare per una guida sicura è la secchezza oculare. L’uso prolungato dell’aria condizionata in auto, la guida coi finestrini aperti o l’aria diretta sul volto in moto tendono ad “asciugare” gli occhi, provocando l’appannamento della vista. E’, perciò, consigliato fare piccole pause, spegnere il condizionatore per riequilibrare il film lacrimale e reidratare l’occhio con lacrime artificiali in caso di utilizzo di lenti a contatto.

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Ultima condizione, ma non meno importante, che si ripercuote sulle capacità di guida e attentive è l’assunzione di antistaminici, psicofarmaci, miorilassanti, droga o alcool. «Sono tutte sostanze che alterano enormemente l’acuità visiva e, in alcuni casi, accrescono la sensibilità alla luce e distorcono la percezione dell’ambiente circostante», conclude il consulente di Commissione Difesa Vista. La stanchezza e la sonnolenza, che aumentano con l’assunzione di queste sostanze, le ore continuative di guida e i difetti non corretti accorciano i tempi di attenzione e reazione e causano i cosiddetti “colpi di sonno”, spesso fatali.

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Massima cautela anche per chi affronta viaggi in moto. In particolare, l’occhiale polarizzato è consigliato solo se la visiera del casco non ha già questa specifica. E’ importante scegliere occhiali in policarbonato, molto più resistenti agli urti e optando per montature che favoriscano una migliore aderenza al casco o preferendo le lenti a contatto a ricambio giornaliero. Infine, è necessario l’uso di occhiali da sole con lente di grado 3 o 2, in rapporto anche alla visiera, se è colorata o meno.

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Consigli dell’esperto per una guida sicura:

1-    Utilizzare occhiali con lenti infrangibili e non in vetro per non causare gravi danni all’occhio in caso di scoppio di air-bag o caduta in moto;

2-    Quando si perdono le capacità accomodative, prediligere lenti progressive per permettere una contemporaneità di messa a fuoco da lontano, medio e vicino.

3-    Usare sempre gli occhiali con lenti da sole durante il giorno, ma non troppo scure perché distorcono la percezione del paesaggio circostante. Evitare le lenti fucsia, azzurre e rosa perché alterano i colori, mentre quelle gialle aumentano luminosità e contrasto soprattutto con cielo nuvoloso o nebbia. Ottime le lenti specchiate per chi ha gli occhi chiari e quelle sfumate adatte sia per l’esterno che per l’interno dell’abitacolo;

4-    Prediligere occhiali da sole di categoria 3 perché filtrano il 10-20% dei raggi solari, mentre per la guida in alta montagna è preferibile la categoria 4, soprattutto al mattino quando la quantità di ultravioletto e luce blu è maggiore;

5-    Se si sceglie di utilizzare lenti a contatto – preferibilmente giornaliere - ricordarsi di aumentare la frequenza di ammiccamento e idratare spesso l’occhio per evitare la secchezza oculare. Portare sempre con sé un occhiale da vista da sostituire alle lenti a contatto.

 

Per sapere se un occhiale è conforme bisogna sempre verificare:

·        la presenza della marcatura CE sulla montatura

·        che ci sia la nota tecnica informativa (presenza della norma EN 1836/2006) e il riferimento della norma europea UNI EN 1836 (o solo EN 1836)

·        l'identificazione del fabbricante o del fornitore

·        il numero della categoria del filtro solare della lente (da 0  a 4)

·        il tipo di filtro (es. fotocromatico, ecc.)

·        la presenza delle istruzioni per la cura, la manutenzione e la pulizia dell’occhiale stesso

 

Commissione Difesa Vista (CDV) è un organismo nato nel 1972 con l’obiettivo di informare in maniera corretta e puntuale su argomenti legati alla salute del bene vista. Nel corso degli anni, la Commissione, composta dai maggiori specialisti in materia, ha organizzato seminari, convegni, workshop e realizzato un gran numero di campagne pubblicitarie e informative sui temi degli occhi e della visione, oltre a ricerche su argomenti più scientifici.

 

 

Attualmente fanno parte di Commissione Difesa Vista:

ANFAO

Assogruppi Ottica

Federottica

Mido

Vision + Onlus.

 

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