giovedì 12 marzo 2015

spazi verdi urbani: i Comuni applichino la legge!


Dal 2013, la legge n. 10 del 14 gennaio 2013 obbliga i Comuni con più di 15.000 abitanti a piantare un albero per ogni neonato oppure ogni bimbo adottato. A che punto siamo nella provincia jonica?

Lo scorso febbraio 2013 è entrata in vigore la legge che riprende un altro vecchio obbligo introdotto in Italia dalla "legge Cossiga-Andreotti" n.113 del 29 gennaio 1992.La nuova legge del 2013 ora di fatto obbliga i Comuni sopra i 15.000 abitanti a piantare un albero per ogni bambino nato oppure adottato. Il testo completo della legge lo si trova qui: http://www.informafamiglie.it/emiliaromagna/normative/i-bambini-la-citta-lambiente/1%20-%20L%20113_1992%20%20un%20albero%20per%20ogni%20bambino.pdf

Addirittura la legge in questione ha riconosciuto il 21 novembre quale «Giornata nazionale degli alberi» al fine di perseguire, attraverso la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l'attuazione del protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge 1º giugno 2002, n. 120, e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualita' dell'aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all'albero nella cultura italiana e la vivibilita' degli insediamenti urbani.

Addirittura questa nuova legge impone in maniera perentoria ai comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti a provvedere, entro sei mesi
dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente e di ciascun minore adottato, a porre a dimora un albero nel territorio comunale. Avete capito bene: entro sei mesi. Con grande sorpresa, nel testo normativo leggiamo che i Comuni che risultino inadempienti rispetto alle norme di cui al decreto ministeriale n. 1444 del 1968 e, in particolare, sulle quantita' minime di spazi pubblici riservati alle attivita' collettive, a verde pubblico o a parcheggi da osservare in rapporto agli insediamenti residenziali e produttivi, devono approvare le necessarie varianti urbanistiche per il verde e i servizi entro il 31 dicembre di ogni anno.

Made in Taranto si chiede quale sia lo status quo nella provincia di Taranto. E ricorda a detti Comuni che un singolo albero è in grado di fornire ossigeno per 10 persone e di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 kg di emissioni di CO2 all'anno. Gli alberi, inoltre, riducono l'inquinamento acustico.

Cosa ci costa rispettare una delle poche leggi assolutamente giusta, coerente e prodotta nel rispetto del futuro dei nostri figli? Un buon Amministratore, Sindaco o Assessore, dovrebbe passare almeno 10 minuti del proprio tempo a guardare negli occhi i propri figli e chiedersi se stia facendo davvero di tutto (e noi di Made in Taranto siamo sicuri di questo) per preservarne il futuro ad esempio adottando quanto necessario per la corretta applicazione di questa legge.

Sappiamo bene che legge non prevede sanzioni (guarda caso), ma sappiamo altrettanto bene quanto importante sia ripristinare il verde pubblico per assorbire almeno in parte i danni che, giorno dopo giorno, produciamo cementando e asfaltando come se piovesse. 

Intanto però, i Comuni di Crotone e di Siena si sono messi già in regola. E Taranto?

Noi di Made in Taranto vigiliamo e vigileremo. 
D'altronde l'indifferenza e il menefreghismo ha fatto più vittime che in guerra.

Gianluca Lomastro
Presidente 
associazione MADE IN TARANTO
www.madeintaranto.org
Cell 393 2895303

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