giovedì 12 marzo 2015

Cesare Fera: “Eolico, buone pratiche e biodiversità”. Elsevier pubblica il contributo scientifico di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative

Rinnovabili, FERA Srl – Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative – Società presieduta daCesare Fera, dà diffusione al contributo dei suoi esperti ambientali ai lavori dell'Osservatorio Nazionale Eolico e Fauna. L'Osservatorio, istituito dall'Associazione Nazionale Energia del Vento, Legambiente e dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, si propone di ampliare le conoscenze scientifiche sul tema del rapporto tra produzione di energia elettrica da fonte eolica e popolazioni ornitiche e di chirotterofauna, al fine di tutelare l'ambiente e promuovere uno sviluppo di impianti eolici sul territorio italiano che sia attento alla conservazione della biodiversità. L'indagine è stata condotta in un'area pilota, l'area vasta che circonda il parco eolico Valbormida, realizzato da FERA in Liguria.

FERA_Parco-eolico-Valbormida_Cairo-Montenotte

Renewable Energy, autorevole rivista edita da Elsevier, ha pubblicato Analysis of wind farm effects on the surrounding environment: Assessing population trends of breeding passerines, uno studio condotto in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale Eolico e Fauna dagli esperti ambientali di FERA – Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società presieduta da Cesare Fera e che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili. Obiettivo dello studio, l'analisi degli effetti dell'eolico sui Passeriformi nidificanti, ottimi indicatori ecologici in quanto comprendono un numero elevato di specie, tutte di facile contattabilità e presenti in gran parte degli ambienti. L'indagine sui Passeriformi nidificanti, uccelli che, grazie all'elevata mobilità, rispondono in modo rapido a cambiamenti ambientali significativi, restituisce quindi una fotografia realistica dello stato di salute del territorio.

L'analisi è stata condotta in un'area pilota, l'area vasta che circonda il parco eolico Valbormida, realizzato da FERA in Liguria a Cairo Montenotte (Savona). Il protocollo dei monitoraggi ha adottato il metodo dei punti di ascolto e ha previsto sessioni di monitoraggio estese sui quattro anni precedenti e i quattro successivi alla realizzazione del parco eolico, comprendendo il periodo di cantiere. Per ottenere dati certi circa la sostenibilità in termini di biodiversità, è stato utilizzato il software TRIM (Trends & Indices for Monitoring data): sono stati confrontati su basi statistiche l'andamento delle popolazioni dei Passeriformi che nidificano in corrispondenza dell'impianto eolico con l'andamento nazionale delle medesime specie, nel medesimo periodo di otto anni.

Cincia-mora_Parus-ater

Lo studio ha dimostrato che solo la fase di costruzione dell'impianto è in grado di determinare cambiamenti nello stile di vita di alcune specie passeriformi nidificanti. Una volta concluso il cantiere, gli uccelli riprendono a nidificare stabilmente nell'area dell'impianto eolico e nell'area vasta che lo circonda, senza alcuna alterazione in termini di popolosità rispetto agli anni che hanno preceduto l'avvio del cantiere.

"FERA ha applicato il medesimo protocollo di monitoraggio su tutti i parchi eolici costruiti in Liguria." – sottolinea Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative – "Lo studio della biodiversità e l'armonizzazione dell'impianto con tutti gli aspetti naturalistici del sito di installazione sono parte fondamentale della nostra progettazione. Non solo perché richiesto dalle procedure autorizzative, ma soprattutto per il nostro impegno per la sostenibilità, in coerenza con la missione dell'azienda".

Lo studio dell'area vasta di Valbormida conferma quanto rilevato anche negli altri siti eolici di FERA, analizzando sia i Passeriformi, sia altre specie nidificanti. Per esempio, nel sito del parco eolico Cinque Stelle (Stella, Savona) una volta chiuso il cantiere è ricomparso il Biancone, rapace assente da anni, che ha ripreso a nidificare nell'area vasta con successo riproduttivo.

Per ulteriori approfondimenti sullo studio: Dott.ssa Giulia Canavero, Responsabile Ufficio Ambiente, g.canavero@ferasrl.it .

FONTE: Fera

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