Bracciano, sparito il testimone chiave al processo di Parto Giardino
BRACCIANO (Roma), 27 marzo 2015: Al Tribunale di Civitavecchia ieri era di scena Prato Giardino, forse il più noto cantiere edile sequestrato a Bracciano. C'era attesa per questa prima udienza di un processo che ha subito numerosi rinvii e sembrava non volesse decollare, nonostante le indagini fossero state chiuse nel 2011 (anche la nostra Associazione protestò nel giugno scorso dopo il quarto rinvio, vedi allegato).
C'era attesa soprattutto per le testimonianze del Consigliere Comunale Armando Tondinelli, che per primo si mosse con denunce circostanziate, e del Maresciallo Giovanni Bentivoglio della Polizia Giudiziaria della Procura, che si occupò delle indagini.
Purtroppo l'aula del tribunale è stata coperta da un silenzio assordante: quello per l'assenza del consigliere Tondinelli, assente giustificato, molto noto alla magistratura per le sue battaglie in difesa della legalità e degli interessi dei cittadini di Bracciano, non soltanto nel settore dell'urbanistica, come nel caso di Prato Giardino, ma anche nella normale amministrazione della cosa pubblica. Un esempio lo abbiamo in queste ore in cui sta venendo a galla la verità sulla disastrosa gestione della discarica di Cupinoro, e per la quale le sue segnalazioni e le denunce agli organi di controllo sin dal 2009, sono rimaste spesso inascoltate.
Ancora silenzio assordante causato per l'assenza del Maresciallo Bentivoglio che, oltre ad aver indagato sul cantiere di Prato Giardino, da 25 anni ha condotto tutte le indagini relative alle speculazioni edilizie di Bracciano e dei comuni del territorio, oltre a quelle che hanno portato all'individuazione di gravi reati contro la pubblica amministrazione.
Lui e il suo gruppo, che è stato sciolto, hanno effettuato le indagini che hanno portato al sequestro di immobili per un valore di oltre 30 milioni di euro, non soltanto a Bracciano, ma anche nei comuni di Tolfa, Cerveteri, Santa Marinella, Ladispoli, Allumiere, Canale Monterano e nella stessa Civitavecchia.
Soltanto a Bracciano, oltre al cantiere di Prato Giardino, le sue indagini hanno interessato: ST Rosa (le palazzine all'angolo tra via del Lago e via delle Ferriere), la cosiddetta Vea Flash, le villette di via del Sassone (San Celso), quelle di via della Lobbra (circumlacuale), il cantiere di via delle Ferriere, il chiosco-bar di fronte al supermercato Maurys, il capannone del Dancing Center. Si era occupato inoltre della vicenda sulla manipolazione illegale del protocollo e delle conseguenze che tuttora sta subendo la dipendente comunale che ne ha svelato i meccanismi; delle indagini sul presunto reato di falso del Capo Area dell'Ufficio Tecnico del Comune (5906/13); del reato di falso in atto pubblico sempre contro lo stesso dirigente (1471/14) il quale risulta imputato per questi e numerosi altri reati. Sembra che l'attività del nucleo investigativo in questione arrivasse a una cinquantina di indagini.
Non si è potuto sapere il motivo dell'assenza in tribunale del principale investigatore, del Maresciallo non si hanno più notizie, sembra scomparso nel nulla, si vocifera di un suo trasferimento in Liguria. Perché? Le supposizioni sono molte. Le giustificazioni sull'assenza di questo testimone da parte del PM ieri, durante l'udienza, non hanno convinto fino in fondo il pubblico presente. Risulta invece che, nei giorni scorsi, un cittadino abbia presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, facendo riferimento ad alcuni inquietanti circostanze sul clima di intimidazione e di pressione, non solo nei confronti di testimoni e persone informate sui fatti, ma anche nei confronti di agenti di Polizia Giudiziaria che hanno svolto le indagini nel territorio in questione, inerenti vicende che vedono coinvolti alcuni amministratori del Comune di Bracciano. Questo stesso cittadino ha rinunciato ai testimoni a suo favore in una successiva udienza al Tribunale di Civitavecchia preoccupato per l'incolumità dei suoi testimoni.
Ricordiamo che per Prato Giardino sono rinviati a giudizio otto responsabili, imputati di aver costruito 2 palazzoni residenziali su un'area destinata a verde pubblico. Si tratta del capo Area dell'ufficio tecnico del comune, dell'ex capo dello sportello unico per l'edilizia, di 4 costruttori e dei due direttori dei lavori del cantiere. Il Comune ha rifiutato di costituirsi parte civile, nonostante la società costruttrice abbia fatto causa civile (rg55799/11) al Comune chiedendo 10.300.000 euro di risarcimento danni che, in caso di sconfitta, saranno a carico dei cittadini. Il tribunale ha inoltre rifiutato la richiesta di costituzione di parte civile del consigliere Tondinelli e della nostra Associazione.
Proprio in relazione alla richiesta risarcitoria di quest'ultima causa civile (rg 55799/11), un altro Pubblico Ministero della Procura di Civitavecchia, dopo l'apertura del dibattimento nel 2014, ha deciso di inviare alla Procura di Roma gli atti di un esposto presentato da un cittadino, e disponendo così un nuovo procedimento, stavolta per il reato di truffa (art. 640 c.p.).
L'udienza del processo penale è rinviata al 21 maggio prossimo.
Ass. Salviamo Bracciano
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