martedì 14 ottobre 2014

ALLUVIONE PARMA, MAZZANTI (LIBERI CITTADINI): "LAVORI FATTI NEL 2011 INSUFFICIENTI. LA REGIONE ABITUATA SOLO A TAPPARE BUCHI, SERVE UN SERIO PIANO DI PREVENZIONE"






COMUNICATO STAMPA




ALLUVIONE PARMA, MAZZANTI (LIBERI CITTADINI): "LAVORI FATTI NEL 2011 INSUFFICIENTI. LA REGIONE ABITUATA SOLO A TAPPARE BUCHI, SERVE UN SERIO PIANO DI PREVENZIONE"

"Quello che è successo a Parma è l'effetto diretto della politica miope portata avanti in questi anni dalla giunta Errani sul tema del dissesto idrogeologico. Il risultato della messa in sicurezza delle zone colpite dall'alluvione del 2011 è che il torrente Baganza è di nuovo esondato facendo rivivere ai cittadini un tremendo flashback di quanto già successo tre anni fa". Sono queste le parole di Maurizio Mazzanti, candidato presidente della Regione per la lista civica "Liberi Cittadini per l'Emilia Romagna" riguardo all'alluvione che ha colpito nelle scorse ore Parma e alcuni comuni limitrofi al capoluogo.

"Subito dopo l'alluvione del giugno 2011 la Regione stanziò poco meno di  1 milione di euro, cifra evidentemente insufficiente per effettuare i lavori necessari per ripristinare le condizioni minime di sicurezza, visto che oggi si è addirittura dovuto sgomberare un ospedale per evitare guai peggiori - aggiunge Mazzanti -. Fino a quando non cambierà l'atteggiamento della politica verso la tutela del territorio e si preferirà mettere una pezza davanti ai problemi piuttosto che affrontarli in modo organico e con vere politiche di investimento, scene come quelle di Parma purtroppo saranno destinate a ripetersi ciclicamente. Serve un radicale cambio di rotta. Abbiamo poco tempo".

"Nonostante le mie continue denunce e ciò che abbiamo vissuto in questi anni - aggiunge Giovanni Favia, promotore di Liberi Cittadini che raggruppa in modo federale diverse liste civiche emiliano-romagnole - anche quest'anno la Regione non ha attivato i fondi europei per il dissesto idrogeologico. Tutto questo è vergognoso, direi addirittura criminale, visto che il 15% della nostra popolazione vive su una frana o una zona alluvionale senza nemmeno esserne a conoscenza. Salvo poi vedere acqua e fango travolgere la propria casa".



Liberi Cittadini per l'Emilia Romagna

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