venerdì 26 settembre 2014

Lavori di qualità e qualità del lavoro: i risultati del Convegno Sintex

 

COMUNICATO STAMPA

Lavori di qualità e qualità del lavoro: i risultati del Convegno Sintex

"Officine del Merito"

 
Il convegno si è tenuto ieri pomeriggio a Milano.
 
Milano, 26 settembre 2014 – Cos'è il merito? Cosa ne pensano lavoratori e lavoratrici? I sistemi meritocratici odierni sono efficaci senza la promozione e lo sviluppo di comportamenti meritevoli? E' possibile misurare senza discriminare? Ieri pomeriggio a Milano, il convegno Sintex "Officina del Merito – Lavori per dar Valore al Lavoro" ha affrontato questi interrogativi, unendo forze, intelligenze, sensibilità e voci diverse. L'intenso confronto ha generato alcuni preziosi punti condivisi, volti a innescare un cambiamento virtuoso nelle aziende di oggi, per tornare a un mondo del lavoro di qualità. Senza scuse.

Eccoli qui di seguito…

Il "Decalogo del Merito"

In un'atmosfera serena, raccolta nonché carica di interesse, attese, e coinvolgimento partecipativo, abbiamo ascoltato i contributi di donne e uomini diversissimi ma uniti dalla motivazione sincera a dare il proprio contributo per innescare un cambiamento costruttivo nel mondo del lavoro italiano: dalla provocazione di Bruno Bozzetto – che nel suo cortometraggio "Meritocrazia" dà voce al pensiero radicale di molti di noi sulla situazione incancrenita del "sistema" demotivante della non-meritocrazia nel nostro Paese -; all'analisi lucida di Enzo Baglieri su una prima indagine sul Merito svolta da Sintex; alle azioni tinte di coraggio, vigore, trasparenza e cambiamento di Paolo Pareti e Marco Porcaro; ai progetti per la creazione di un territorio industriale e imprenditoriale ecosistemico di  Dario Parravicini; fino alla grinta gentile, assertiva e umanistica dell'indagine di Federica Ghetti; al richiamo alla bellezza e all'assunzione di responsabilità personale di Andrea del Guercio; fino all'approccio sensibile di Francesco Pozzi sulle chiavi psicologiche di accesso a un sistema del merito sostenibile. Il tutto integrato con le voci coinvolte delle persone partecipanti e raccordato dall'esperienza del moderatore Walter Passerini.

1.       Riconoscere il Merito: riconoscere il merito dove si evidenzia, a tutti i livelli, dalle posizioni esecutive a quelle manageriali .

2.       Premiare il Merito  e punire  il demerito.

·         Premiare il Merito è evidentemente indispensabile per promuovere un seguito di comportamenti proattivi e di innovazione in azienda. Ma non basta: deve, di pari passo, deve essere punito il demerito, altrimenti  si disincentiva il buon comportamento ("chi me lo fa fare, tanto non succede niente").

3.       Promuovere il Merito: I sistemi premianti devono utilizzare ricompense non solo monetarie ma organizzative, di responsabilità e funzioni, crescita personale e professionale, riconoscimento pubblico, libertà da vincoli ed orari e possibilità di agire in azienda per cambiare o innovare.

·         Il denaro è certo una leva efficace ma non l'unica, è solo un "rinforzatore di II livello".

4.       Coltivare i talenti: individuare e coltivare i talenti a tutti i livelli presenti in azienda.

·         La diffusa minore disponibilità di denaro e spazi di crescita/congelamento del turnover  non può più essere una giustificazione accettabile per l'immobilismo delle risorse,  la loro demotivazione e la conseguente diminuzione di efficacia/produttività. Sostenere responsabilmente la crescita di tutte le risorse per permettere a persone e azienda di invertire il processo di decrescita in atto per tornare a un benessere condiviso e partecipato.

5.       Ridisegnare gli stili di leadership: è indispensabile la presenza di capi che si facciano carico di questo lavoro di individuare, valorizzare, premiare  il merito.

·         La generica "responsabilità aziendale" deve essere personalizzata. E dunque sono i dirigenti a doversene far carico, in prima persona.  Il capo di un'azienda che crede nell'attuazione di un sistema basato sul Merito, per essere efficace ha bisogno anche di rinforzare le proprie doti di accoglienza, ascolto e attenzione alle singole persone.

6.       Premiare gli errori: errori intesi come tentativi di innovazione, mettersi in gioco. Spazio dunque al coraggio di lasciare la forma per privilegiare la sostanza.

·         Solo chi non agisce non sbaglia. In un momento in cui tutte le "regole del gioco" si sono dimostrate inefficaci, è necessario osare crearne di nuove per innovare.

7.       Stop all'improvvisazione: In ogni posizione aziendale possedere la tecnica relativa alla mansione. Investire in formazione è dunque vitale.

·          Lo sviluppo delle Accademie e delle Università ha permesso il grande salto del Rinascimento dagli apprendisti delle botteghe che copiavano il loro maestro "on the Job" ai grandi geni . Impariamo dal nostro passato attualizzandone le buone pratiche.

E, a monte, ci devono essere delle precondizioni:

8.       Regole chiare in azienda: esplicitare le aspettative dell'azienda nei confronti delle risorse umane.

9.       Ambiente Onesto: favorire la creazione di contesti coerenti, sinceri e trasparenti, non l'etica a parole e il premio ai comportamenti disonesti o disfunzionali nei fatti.

10.   Conoscere propri limiti e rispettarli: non cercare di inventarsi diversi da quello che si è ma valorizzare i propri talenti.

 

Daniela Garbelli, Amministratrice Unica di Sintex e attenta ospite dell'evento ha dichiarato: "In Italia è ora di ricominciare a mettere le persone giuste al posto giusto se vogliamo tornare a un lavoro di qualità, per le Persone, per le Aziende, per il Paese. Non pensiamo che il Convegno di oggi sia esaustivo e risolutivo di una situazione complessa come quella del Merito in azienda… il nostro obiettivo era di aprire la strada a un modo diverso di affrontare la situazione, offrendo spunti di riflessione e proposte operative anche molto semplici, magari inusuali ma efficaci per iniziare ad agire in modo diverso. Attingendo a buone pratiche esistenti o delineandone di nuove, affinché ciascuno, ciascuna di noi possa trarne beneficio, da subito, nel nostro quotidiano. E a giudicare dalla risposta delle persone nostre ospiti oggi, ci siamo riusciti, grazie al contributo di tutti i presenti".

I contributi

Le voci chiamate a tracciare le linee guida di nuovi percorsi possibili e meritocratici per tornare a un mondo del lavoro di qualità e moderate da Walter Passerini sono state:

w  La voce del "Sig. Rossi": Bruno Bozzetto, Fumettista, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico

Proiezione del corto "Meritocrazia"

w  La voce delle Risorse Umane: Enzo Baglieri, Direttore Executive MBA Serale SDA Bocconi -             

Analisi risultati dell'indagine Sintex  "Officina del Merito" condotta su un campione di Executive MBA

w  La voce della  Pubblica  Amministrazione:

w  Dario Parravicini, Direttore Settore Sviluppo Economico Provincia di Milano                            "Verso un ecosistema metropolitano favorevole a una nuova imprenditorialità diffusa"

w  La voce delle Aziende:

w  Paolo Pareti, Responsabile Direzione Risorse Umane UBI Sistemi e Servizi - "Nuovi tempi, situazioni e bisogni impongono nuove forme organizzative"

w  Marco Porcaro, CEO di Cortillia – La campagna a casa tua - "Startup Dream Team: il valore della meritocrazia"

w  La voce dell'Associazionismo: Federica Ghetti, Presidente Manager Zen - "Entrare nel Merito: riflessioni e buone pratiche"

w  La voce dell'Arte: Andrea Del Guercio, Titolare Cattedra Storia dell'Arte Contemporanea Accademia di Belle Arti di Brera - "L'Arte del merito – Sistemi creativi e d'impresa"

w  La voce della Psiche e dell'Economia: Francesco Pozzi, CEO di IESCUM e docente di Behavioral Economics IULM - "Da meritocrazia a meritologia: come promuovere comportamenti meritevoli"

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