mercoledì 4 luglio 2012

No ad ACTA, la liberta' della Rete è salva


                                                                                                                                                                                                                                           

Comunicato stampa 4 luglio 2012


No ad ACTA, la libertà della Rete è salva


Il Parlamento europeo boccia l'Accordo commerciale anticontraffazione ACTA. Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV): "Con la scusa di lottare contro la pirateria e la contraffazione non si può mettere il bavaglio alla Rete"


"Il Parlamento europeo ha detto No al bavaglio al Web. La libertà di Internet e dei milioni di internauti è salva". E' il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, al voto contrario all'Accordo commerciale anticontraffazione ACTA di oggi a Strasburgo. "Abbiamo evitato che con la scusa della lotta alla pirateria e alla contraffazione venisse messa la mano sulla bocca alla Rete e ai blogger di tutta Europa. Adesso restiamo in attesa della sentenza della Corte di Giustizia Ue che speriamo cassi per sempre questa proposta di legge liberticida".


Il Parlamento europeo ha bocciato a grande maggioranza (478 contrari, 165 astenuti, 39 favorevoli) la proposta di Accordo commerciale anticontraffazione tra l'Unione europea e Stati terzi (Australia, Canada, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Svizzera e Messico). Nei mesi scorsi la commissione per il commercio internazionale, responsabile per il dossier, si era detta contraria così come le commissioni libertà civili, industria, giuridica e sviluppo. Lo stop del Parlamento europeo blocca l'entrata in vigore di questa contestato accordo che nato per combattere la pirateria online e impedire le importazioni di merci contraffatte, ha allarmato i cittadini di tutta Europa per le restrizioni imposte al Web. Il gruppo dei popolari aveva cercato di rinviare il voto xxxxx dopo la sentenza della Corte di Giustizia, ma la proposta è stata bocciata (420 contrari, 255 favorevoli, 9 astenuti).


"Il ruolo da sceriffi che ACTA vuole affidare agli Internet service providers e agli intermediari di servizi Internet è inaccettabile – attacca Zanoni - Così facendo si pongono i diritti di proprietà intellettuale a un livello più alto degli altri, come quella alla libertà d'espressione, d'opinione e alla privacy". "Alcuni articoli di questo accordo creano una cultura del sospetto che non favorisce mercato e concorrenza perché impedisce di usare il patrimonio culturale preesistente, quali le opere orfane, e tratta come reati anche la condivisione senza scopo di lucro delle opere tutelate da copyright criminalizzando strumenti, tecniche e piattaforme di condivisione come i blog, i network peer to peer, il free software e altre tecnologie che contribuiscono a disseminare cultura e conoscenza".


"Fortunatamente al Parlamento europeo siamo stati ben vigili e non abbiamo mangiato la foglia della lotta alla contraffazione ad ogni costo. Così com'è l'accordo ACTA va gettato nel cestino – aggiunge l'Eurodeputato – Adesso aspettiamo la sentenza della Corte di Giustizia europea, che stabilirà se questo trattato anticontraffazione mette giuridicamente a rischio i diritti fondamentali dei cittadini dell'Unione come tutti noi temiamo".



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