lunedì 16 luglio 2012

Certificato l'impegno di Enel a sostegno dell'ambiente

tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2012/07/16/certificato-limpegno-di-enel-a-sostegno-dellambiente/


Ogni attività umana ha in qualche modo un impatto sull'ambiente. Anche in termini di emissioni. Nel caso di una grande azienda, per esempio, le emissioni non sono dovute solo al vero e proprio ciclo produttivo, ma anche agli eventi, alle pubblicazioni e in generale a tutte quelle attività di promozione e di relazioni che sono indispensabili per competere e consolidare le proprie posizioni sul mercato. Gran parte di queste emissioni sono tecnicamente inevitabili. Possono però essere neutralizzate tramite forme di compensazione. Come fa Enel, che allo scopo ha creato un apposito team e un logo che certificano la neutralizzazione delle emissioni di CO2 associate alle più importanti iniziative promosse dal Gruppo.
Nel 2011, ad esempio, grazie a queste attività di compensazione volontaria, sono state neutralizzate emissioni per circa 36.778 tonnellate di CO2: un quantitativo equivalente a quello emesso da circa 450.000 passeggeri in volo da Roma a Milano.
La maggior parte delle iniziative volontarie di neutralizzazione sostenute da Enel è stata realizzata attraverso un progetto nel settore delle biomasse avviato in Thailandia, che prevede l'utilizzo di scarti di biomasse agricole in sostituzione di combustibili fossili per la produzione di elettricità. Oltre ai benefici ambientali, il  progetto ha permesso di offrire alle popolazioni locali assistenza medica gratuita, programmi di educazione per i giovani e  posti di lavoro.
Altre iniziative di compensazione hanno portato Enel in altri continenti. In Africa, per esempio, è stato avviato un progetto di riforestazione nel Camerun. Nell'America Centrale, ad Haiti ( uno dei Paesi più poveri dell'intero Pianeta) Enel ha invece dato vita ad un'iniziativa di  produzione e distribuzione di cucine domestiche ad alta efficienza, che oltre a ridurre l'utilizzo di combustibili fossili e a migliorare la qualità dell'aria nelle abitazioni, consentirà anche di dare lavoro a circa 80 persone.

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