domenica 3 giugno 2012

Caccia in Piemonte, scippo democratico ai cittadini




Comunicato stampa 3 giugno 2012

 

Caccia in Piemonte, scippo democratico ai cittadini

 

Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) partecipa alla manifestazione di protesta contro la cancellazione da parte della Regione Piemonte della consultazione referendaria sulla caccia indetta per il 3 giungo. "Cota mette una mano sulla bocca dei piemontesi. Decisione autoritaria ed anti democratica"

 

Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice Presidente dell'intergruppo sul Benessere degli Animali al Parlamento europeo, ha partecipato oggi alla manifestazione popolare organizzata a Torino dal Comitato Referendum contro la Caccia Piemonte (LAC, LAV, LIPU, Legambinete, WWF, Italia Nostra e radicali italiani). "Lo scippo del referendum sulla caccia in Piemonte rappresenta un atto vergognoso e anti democratico della Giunta Cota che impedisce in questo modo ai piemontesi di esprimersi liberamente".


Circa 5mila piemontesi hanno manifestato pacificamente al corteo che da Porta Susa conduce a Piazza Castello (Torino) per protestare contro la decisione della Giunta Cota. "Oggi sono sceso in piazza insieme ai piemontesi che si sentono scippati di uno dei diritti più fondamentali di ogni democrazia: il referendum".

 

Il Consiglio Regionale, su proposta dell'Assessore leghista Sacchetto, ha approvato un emendamento alla Legge Finanziaria che abroga la Legge Regionale sulla caccia. In questo modo è stato possibile cancellare il referendum previsto proprio per il 3 giugno, visto che riguarda una legge non più in vigore. "E' palese l'obiettivo della giunta leghista: evitare una scontata vittoria popolare e, probabilmente, ritentare di riproporre la legge sulla caccia l'anno prossimo", attacca Zanoni. "Il referendum, invece, avrebbe sancito in modo inequivocabile la contrarietà dei piemontesi, popolo civile e moderno, a questa attività barbara e medievale".


Il referendum, richiesto addirittura nel 1987 da 60mila cittadini, non è mai stato svolto per l'ostruzione della politica della Regione. Solo ad inizio del 2012 il Tar aveva imposto alla Regione l'indizione del referendum, a conclusione di una estenuante battaglia legale che si è trascinata attraverso ben 9 gradi di giudizio.


"Con questa mossa Cota e la Lega Nord tappano la bocca ai cittadini e continuano con la loro politica di palazzo che per anni hanno fatto finta di combattere".

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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