sabato 17 settembre 2011

FERRAIOLI: ITALIA DEI VALORI DOV'E' LA DEMOCRAZIA SENZA CONFRONTO?

La Spezia,lì 17 Settembre 2011

Spettabile Redazione,

Vi trasmetto questa nota stampa perchè ritengo doveroso segnalare quanto ho evidenziato all'interno dell'Italia

dei Valori e perchè ritengo che chi persegue la Democrazia, chi lotta per l'applicazione dei  sani principi della

Costituzione e della Legalità in casa d'altri, debba incominciare da casa propria.

Riterrei utile che siano effettuate le opportune verifiche se quello che segnalo avviene anche in altre province d'Italia

come so per certo.Vi ringrazio per la Vostra gentile attenzione e per l'eventuale risalto vorrete dare a questa mia.

Resto a disposizione per ulteriori ed eventuali approfondimenti.

Distinti saluti

Maurizio Ferraioli

Tel.329-8256232

 

FERRAIOLI: ITALIA DEI VALORI DOV'E' LA DEMOCRAZIA SENZA CONFRONTO?

Il 13 Settembre 2011 dopo una lunga e sofferente valutazione ho deciso di lasciare il partito Italia dei Valori. La cosa ai molti apparirà strana, lasciare un partito in crescita dagli ultimi sondaggi, lasciarlo alle porte delle elezioni amministrative nella propria città ma il rispetto verso me stesso e verso le numerose persone che hanno condiviso il mio percorso politico mi impone questa scelta di coerenza e di Democrazia.

Scrivo queste brevi righe per rispetto alle tante amiche ed amici che hanno con me condiviso numerose battaglie ed ai miei concittadini per i quali spero essere stato un punto d'ascolto importante dal 2007 ad oggi. L'Italia dei Valori è un partito che è stato spesso determinante in alcune battaglie di risveglio delle coscienze, è un partito che nel 2007 mi aveva coinvolto nell'attività politica con quella passione e quella determinazione che solo i ragazzi hanno e ritrovano in quello in cui credono fermamente tant'è che spesso mi piaceva dire che da quando militavo in idv mi sentivo ringiovanito e ritornato nello spirito uno studente rivoluzionario. Rivoluzionario di quella rivoluzione fatta di buon senso e di desiderio di vedere le cose migliorate per noi stessi e soprattutto per le generazioni future. La situazione locale e regionale è per me diventata intollerante. Le continue battaglie interne per il raggiungimento di obiettivi che poco hanno a che fare con la politica per i Cittadini ma solo per una politica fatta di personalismi e spesso familismi avvilenti non fanno parte del mio DNA e devo lasciarli a chi forse è più bravo di me a tutelarli anche perchè sono l'opposto del mio modo di interpretare la politica che al contrario sono sicuro debba smetterla di essere autoreferenziale e ritornare ad avvicinare i cittadini ed i giovani che hanno bisogno di punti di riferimento ma anche di vedersi coinvolti nella grande battaglia per il rinnovamento del Paese. I continui attacchi all'ex segretario provinciale, dimessosi recentemente, ed un sistema più da feudatari che improntato sul dibattito e sulla ricerca della condivisione anche con punti di vista differenti, le continue discussioni e la ricerca della rissa verbale e non solo ad ogni costo, il sistema del " o con me o contro di me" la dicono lunga su un partito che in effetti ai congressi nazionali ama dire di non avere correnti al suo interno ma in realtà fa di tutto per generarle a livello locale e regionale.

Unica preoccupazione non perdere quell'immagine che qualcuno si è creato ma poco si addice ai comportamenti. Del resto una volta, di fronte ad alcune persone, qualcuno disse " chi si mette contro il re o uccide il re o scappa", ecco questo non è il mio modo di concepire la politica, io credo nella Democrazia e mi spaventa chi crede di trasformare il potere politico in una sorta di mediocre regno per dare continue dimostrazioni della propria forza e favorire chi ritiene opportuno. Sono altresì sicuro che la forza di ogni formazione politica sia da evidenziare nel dialogo e nel confronto anche con punti di vista diversi ma funzionali ad una crescita culturale e politica di ogni suo componente. Questo a La Spezia non è successo e da quando la Liguria e numerosi dei suoi iscritti sono considerati sudditi di un piccolo feudo da utilizzare solo per eventuali volantinaggi, per far presenza alle manifestazioni o quant'altro chiunque ha potuto notare cosa sia successo dal 2009 ad oggi.

In due anni, ed indipendentemente dal torto o dalla ragione, abbiamo visto passare e lasciare idv-la spezia, un presidente del consiglio comunale, un consigliere di sarzana, un assessore e consigliere di portovenere, due segretari provinciali, vari iscritti e responsabili di zona, un paio di consiglieri comunali, carichi d'interesse ed entusiasmo, che alla fine hanno rinunciato a fare il loro ingresso nel partito, un consigliere comunale di carro, un consigliere comunale di corniglia-vernazza, per non parlare dell'ultimo segretario provinciale dimissionario che è stato continuamente vessato non per uno stimolo corretto ma per motivi personali ed alla fine è arrivato a dimettersi dall'incarico, forse questo dovrebbe far pensare e non credendo che gli spezzini siano tutti incompatibili forse qualche responsabilità andrebbe ricercata altrove e qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza. Forse ciò non interessa e forse qualcuno dirà "meglio pochi ma buoni" ed allora i miei migliori auguri perchè chi resta se li merita davvero per continuare a credere nella più grande bolla e dico bolla emotiva che sia mai stata diffusa nella nostra città ed a questo punto, visto il mancato supporto e le mancate soluzioni da parte del nazionale e del regionale,anche a livello regionale e nazionale. A livello nazionale e regionale IDV cerca di mantenere un'immagine di grandi battaglie, di Democrazia, di condivisione, di dibattito aperto, di politica per i giovani e quant'altro ma nei fatti è solo una bella vetrina dove esporre dei prodotti che non verranno mai venduti e l'esempio eclatante i cittadini devono vederlo e giudicare dalla gestione interna del partito. Un partito dove l'apparenza, le urla, la diatriba non solo verbale sono il core businness per il raggiungimento di un obiettivo trascurando quel dibattito che all'interno non esiste se non in condivisione assoluta, forse dimentica che i partiti sono il fulcro della Democrazia e il punto di partenza per una corretta gestione della stessa e se si incominciano a trovare crepe, per non dire voragini, al loro interno allora forse non sono quello che in realtà vogliono apparire e non sono quello strumento per la tutela della Democrazia. Chi si ribella, chi va notare che forse i Cittadini si aspettano altro, viene schiacciato, chi non viene schiacciato viene isolato, chi non viene isolato diventa un dirigente fantasma, un iscritto fantasma, c'è ma non si vede e non lo vogliono vedere, prima o dopo si stancherà e se ne andrà. Questo sistema da mobbing della politica è quello che è successo al sottoscritto ed è questo che desidero denunciare pubblicamente ai cittadini affinchè, come me, aprano gli occhi e finalmente vedano e capiscano cosa è realmente l'Italia dei Valori. Chiedo scusa pubblicamente ai tanti cittadini che ho indirizzato ad un voto verso un partito politico che purtroppo ha disatteso quanto apparentemente promesso, unica consolazione che le battaglie effettuate insieme ad amiche ed amici e tanti concittadini sul territorio e per il territorio sono state battaglie di civiltà e nel solo loro interesse e della società tutta. Ringrazio tutti per il supporto che in questi anni, anche solo con un sorriso di approvazione, mi hanno rivolto e a tutti Voi dico le battaglie non sono finite ed insieme possiamo affrontare e continuare a combattere per quel grande cambiamento che la società aspetta con ansia, insieme con la stessa passione civile possiamo farcela, a volte da una grande delusione può nascere una grande riscossa ed alla fine una grande vittoria.

I Cittadini insieme devono incominciare a distinguere e valutare con attenzione le donne e gli uomini che sul territorio ed a livello nazionale desiderano essere gli ambasciatori dei loro interessi e qualora necessario levar loro quel consenso forse con troppa facilità accordato.

Invio e diffondo la presente a livello Nazionale in quanto ritengo che quanto da me riscontrato alla Spezia ed in Liguria sia comunque un malessere diffuso all'interno dell'Italia dei Valori e ritengo che tutti debbano conoscere e valutare personalmente la situazione.


 

 

 

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