domenica 31 luglio 2011

Debora Caprioglio in IL DECAMERONE" di G. BOCCACCIO |Etna in scena

Giovedì 4 agosto Debora Caprioglio sarà protagonista della rassegna Etna i scena, con lo spettacolo “IL DECAMERONE” di G. BOCCACCIO alle ore  21.15 nell’anfiteatro comunale di Zafferana Etnea.

Adattamento e Regia Augusto Zucchi con Antonella Piccolo, Mario Patane’, Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Eleonora Tiberia.

L'idea di ricavare il testo dal Decamerone di Boccaccio non può pretendere a particolare originalità. Lo scopo, da un punto di vista formale, è quello di riequilibrare contenitore e contenuto, significato e significante, in una formulazione che proponga - e che tenti sperabilmente di risolvere - l'apparente "contraddizione" tra una polis (città, civiltà, umanità) devastata dal tremendo flagello della peste, e la fuga di un gruppetto di giovani in una torre d'avorio dove si passa il tempo a contar favole. Per indifferenza? Per cinismo? La risposta di Boccaccio - "per sopravvivere" - non sembrerebbe sulle prime sufficiente. Una risposta tautologica, evasiva: ancora una volta un significante più che un significato. Il "Decamerone" è anche e forse soprattutto questo: e così, comunque, è stato qui interpretato, valorizzando e sottolineando la cornice in cui le singole novelle si collocano e giocando anche - quasi estrapolando dal pensiero dell'autore - sulle possibili confusioni tra l'ospite che attira i giovani nella sua casa, e la morte che in qualche modo ve li spinge o tenterà di strapparli. In questo contenitore, in questa struttura si collocano poi – giustamente inevitabili - le novelle sceneggiate. Al di là del divertimento, o dell'occasione di meditazione che esse offrono, vi è da constatare la loro naturale efficacia teatrale, in quei dialoghi che sembrano scritti per essere parlati e che sono il fondamento della lingua italiana. Delle cento novelle scritte da Boccaccio in questa riduzione ne sono state contemplate sei, ognuna guidata da una logica perfida, tutta giocata sullo scherzo ordito dall'allegra brigata ai danni di un povero disgraziato: lo sciocco Calandrino. Interpreti e narratori delle novelle sono dieci attori-personaggi, scelti per offrire un' ampia panoramica dei temi e dei contenuti, che privilegiano il carattere comico e il valore letterario dell'opera boccaccesca per antonomasia. Non mancano i personaggi più famosi come Ser Ciappelletto, Federigo degli Alberighi, Peronella, Frate Rinaldo, Lidia e Pirro, affiancati da altri caratteri tratti da novelle per la prima volta adattate per il teatro: Bruno, Buffalmacco e Calandrino. Lo spettacolo, prevede la presenza in scena dello stesso Boccaccio che, dialogando con Fiammetta, personaggio della fantasia che rappresenta la Morte, illustra gli intendimenti dell'opera inserendola nel contesto storico e letterario dell'epoca.

 

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