venerdì 21 gennaio 2011

Ugo La Malfa Fondazione - Lezione dell'Ambasciatore Anatoly Adamishin " La Russia e l'Europa" a Montecitorio Roma - Assoedilizia

A s s o e d i l i z i a

Il Presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici ha partecipato alla quarta Lezione Felice Ippolito, organizzata dalla Fondazione Ugo La Malfa e tenutasi nella sala del Mappamondo a Montecitorio in Roma.

Presenti alcuni parenti del professor Felice Ippolito.

Ha introdotto la conferenza il prof. Paolo Savona presidente della Fondazione, mentre l'On. Giorgio La Malfa, dopo un interessante dibattito, ha concluso i lavori .

Ralatore l'Ambasciatore Anatoly Adamishin, di origine ucraina, ambasciatore di Russia in Italia dal 1990 al 1992 ed in Gran Bratagna dal 1994 al 1998, il quale, in perfetto italiano, e con grande verve oratoria ha cercato di dare risposta al quesito: possono Russia ed UE diventare partners strategici ?

La Russia, nel suo attuale modello, presenta il passaggio dal socialismo al capitalismo sovietico.

I russi in questi anni hanno conquistato tre fondamentali liberta': quella di guadagnare soldi, quella di pregare Dio e la liberta' di andare all'estero.

La Russia puo' prestare agli europei il modo di pensare in grande.

Nella grande barca dell'economia globale
50 milioni di persone usano internet.

Tuttavia l'economia sovietica, basata prevalentemente sulla produzione di materie prime, e' cresciuta molto meno che negli altri paesi del BRIC.

Nel 1998 le economie di Russia, India e Cina si equivalevano.
Nel 2008 l'economia cinese aveva una dimensione di tre volte quella russa e quella indiana di una volta e mezza.

Russia ed Europa dovrebbero muovere politicamente per una alleanza che porti alla modernizzazione; attraverso un maggior coordinamento di UE, Nato e Russia.
Adamishin ha parlato al proposito di obiettivo rappresentato da uno spazio omogeneo di sicurezza.
Ne' le rispettive culture e religioni dovrebbero essere di ostacolo: tra il cattolicesimo e la religione ortodossa le divergenze non sembrano fatali.


E' questa la via per realizzare la sinergia utile al reciproco rafforzamento e sviluppo.


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