giovedì 27 maggio 2010

MELIS e TOUADI,PD, interrogano Alfano sulla necessita' di assumere educatori e psicologi penitenziari dei concorsi gia' espletati.Tal carenza è concausa dei suidici detenuti.



Interrogazioni a risposta scritta:




MELIS e TOUADI.

- Al Ministro della giustizia.

- Per sapere

- premesso che:

nei soli primi mesi dell'anno in corso 2010, si sono registrati nelle carceri italiane 76 suicidi, ossia - come documenta il periodico on line Ristretti orizzonti - ogni 2 giorni si è suicidato un detenuto (21 impiccandosi, 6 inalando gas);

tale gravissimo dato è certamente da porsi in relazione con le condizioni di insopportabile disagio in cui vivono oggi i detenuti italiani (quasi 64 mila ospitati in spazi che ne potrebbero al massimo contenere 43 mila);

concorrono a determinare questo risultato tragico le condizioni generali di vivibilità (spazio, aria, luce, promiscuità), l'assenza in molti casi oggettiva delle attività di rieducazione, la mancata assistenza psicologica per difetto cronico di personale specialistico, la deficienza numerica degli educatori e in genere la condizione di crisi di tutti i servizi di supporto -:

quali concrete misure il Ministro intenda assumere per porre fine da subito al fenomeno dei suicidi in carcere, o quanto meno per contenerne la crescita;

se non ravvisi l'urgenza di garantire almeno l'assistenza diretta nelle carceri, dando luogo a politiche sistematiche di integrazione degli organici per quanto concerne agenti penitenziari, psicologi, educatori, categorie per le quali il reclutamento o anche la semplice chiamata dei vincitori di recenti concorsi ha subito per ragioni di bilancio significativi blocchi o rallentamenti.

(4-07352)



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