mercoledì 30 settembre 2009

Comunicato Arco Abruzzo, Adoc, Guardiacivica

INOLTRO PER CONTO DEL PRESIDENTE DI ARCO CONSUMATORI FRANCO VENNI. CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE.

 

COMUNICATO STAMPA

Rileviamo, con notevole disappunto, quanto afferma la Federconsumatori Abruzzo. Il disappunto nasce dal fatto che i Consumatori Abruzzesi non sono in rivolta tra loro ma stanno, invece, di comune accordo lavorando presso le sedi istituzionali (CRUC Regione Abruzzo) e nelle varie Consulte e Fondazioni. Nessun diverbio con la regione Abruzzo. Probabilmente la "rivolta" è interna a Federconsumatori e nasce dalle farneticazioni della Federconsumatori la quale repentinamente qualche settimana fa ha cambiato i vertici regionali e attualmente è retta da un commissario e da un sub commissario. Oppure la Federconsumatori risponde a logiche di "appartenenza" e davvero si pone come strumento dell'ente emanatore.

La legge che regola le Camere di Commercio recita chiaramente che le scelte e le nomine si fanno su base provinciale e regionale. Chi nomina è il Presidente della Regione e pertanto le Associazioni Consumatori devono essere rappresentative del territorio. Esiste la legge 30 del 2001 che istituisce la Consulta Regionale delle Associazioni riconosciute e Federconsumatori ne fa parte così come ne fanno parte Adoc, Adiconsum, Arco Abruzzo, Guardiacivica, Codacons Abruzzo, As.con e Codici. Ne fa "così parte" che come tutte le altre Associazioni ha beneficiato dei finanziamenti per progetti realizzati in regione. Ora ci domandiamo: come è possibile riconoscere la CRUC regionale quando si devono prendere soldi e disconoscerla quando si devono discutere le nomine? Le leggi esistono sempre e vanno rispettate sempre e non a convenienza. La legge 30/2001 della regione Abruzzo è chiara sulla rappresentatività delle Associazioni Consumatori.

La verità è che quattro associazioni e cioè Adoc, Arco Abruzzo, Guardiacivica e Codacons Abruzzo (tutte riconosciute da Regione Abruzzo secondo la legge regionale 30 del 2001) hanno stretto apparentamento come consentito dalla legge 580/93 sulle camere di commercio. È ovvio che tutte e quattro sono più rappresentative della sola Federconsumatori che oggi "strilla e fa la voce grossa" in quanto rimasta sola in questa partita. Una domanda, allora, che ci poniamo è: ma forse Federconsumatori deve "sistemare" qualche fuoriuscito e non sa dove sistemarlo? Ce lo chiediamo e attendiamo fiduciosi una risposta! Come si nota dall'apparentamento ci sono sia Associazioni riconosciute a livello regionale e nazionale (Adoc e Codacons) e sia associazioni riconosciute a livello regionale (Arco e Guardiacivica). Atteso che le nomine ci saranno solo a novembre Federconsumatori sa già chi queste Associazioni designeranno? Al loro interno le quattro Associazioni apparentate non hanno ancora discusso su chi designeranno quindi come fa, una Associazione non coinvolta, a sapere già cosa decideranno altri? E' una ingerenza nelle prerogative di altri che dimostra quanto certe azioni, certi attacchi siano assolutamente pretestuosi e strumentali.

Non ci risulta che le organizzazioni aderenti all'apparentamento svolgano attività commerciali. Le uniche attività che svolgono sono oltre a quella del tesseramento, quella di proporre osservatori sui servizi al pubblico per migliorarne la trasparenza e  la qualità, realizzando cosi gli obbiettivi statutari che in tutte le associazioni di consumatori prevedono la difesa degli interessi economici e della salute dei consumatori.  Mentre altri pensano solo alle denunce per andare sui giornali, a noi interessa migliorare concretamente i servizi puntando a campagne di sensibilizzazione verso enti e aziende

Per quanto riguarda il numero dei soci affermiamo che le illazioni raggiungono livelli davvero paradossali. Quattro associazioni dovrebbero avere e rappresentare meno soci della sola Federconsumatori? La legge non parla del numero delle conciliazioni come cifra di rappresentatività. Per spiegare i numeri delle conciliazioni si potrebbe dire che ci sono Associazioni "vertenzialiste a prescindere" mentre altre scelgono la via del dialogo con le aziende. Se la Federconsumatori ambiva al seggio della Camera di Commercio di Chieti avrebbe dovuto dialogare, come le era stato proposto, con le altre Associazioni e non sparare a zero sul mondo consumerista abruzzese che è e rimane unito ed è pronto a lavorare insieme alla Regione Abruzzo.

Arco Abruzzo

Adoc

Guardiacivica