sabato 25 aprile 2009

COM. STAMPA -25.04.2009-Garanzie per gli animali attori - Competenza ed etica la giusta alchimia

Con preghiera di pubblicazione
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COMUNICATO STAMPA     -      25.04.2009

ATI - ANIMAL TRAINER ITALIA srl

Sul set garanzie per gli animali attori - Competenza ed etica la giusta alchimia

Vista la crescente sensibilità degli italiani, sempre più famiglie scelgono di convivere con gli altri animali e il mondo dello spettacolo si adegua e sempre più cani, gatti o altri animali d'affezione appaiono sugli schermi. Un mercato vero e proprio, dietro i set di produzione dove potenzialmente possono nascondersi insidie per i nostri amici animali, come l'eccessivo sfruttamento a fini di profitto.

Ad alzare il sipario sul "retrobottega" di questa realtà con una immagine non proprio rispettosa dell'etologia di ogni specie (e quindi di una detenzione o trattamento evidentemente non adeguati) sono i fatti di cronaca: risale, infatti, alla metà di febbraio il dissequestro degli "attori" forniti a questo mercato dallo Zoo Grunwald Srl, società che quasi due anni fa è stata accusata di maltrattamento di animali, reato perseguibile penalmente.
Lo sfruttamento talvolta coercitivo di queste creature indigna gli animalisti e il messaggio arriva alle istituzioni preposte.

La risposta istituzionale non tarda ad arrivare e il sottosegretario alla Salute Martini mette in cantiere l' emanazione di un'ordinanza che restituisca dignità agli animali attori e che regoli i lavori dietro le quinte dei set di produzione. L'ordinanza potrebbe prevedere l'istituzione di un tutor-veterinario che presiederà al controllo degli orari, dell'alimentazione, sullo stato psico-fisico dell'animale.

Lodevole idea, senza ombra di dubbio, ma la sua realizzazione implicherebbe una serie di meccanismi propri del mercato, ma non solo, che ne renderebbero improponibile l'attuazione. Cosa potrebbe significare questo in termini di tutela degli animali?

A tal proposito, l'Animal Trainer per il cinema e la televisione Claudio Mangini, dichiara "Plaudo all'attenzione dell'on.Martini nei confronti del benessere degli animali ma purtroppo in Italia non sono molti i veterinari comportamentisti e vedo piuttosto arduo che in ogni set possa presiederne uno. Se la presenza di un tale professionista specializzato venisse imposta da un provvedimento ministeriale, sarebbe necessario averne uno a disposizione in maniera permanente, il che comporterebbe il lievitare dei costi di produzione in maniera considerevole. Ma per chi è del settore - ed abbia autenticamente a cuore la garanzia del benessere degli animali - non costituirebbe certo un ostacolo se non fosse che, a livello più generale si scatenerebbe una competizione estremizzata con la conseguente ricaduta in negativo proprio in termini di trattamento degli attori a quattro zampe. Purtroppo in Italia non mancano addestratori senza scrupoli, tra cui alcuni anche famosi e non certo dai modi eticamente corretti e professionali con gli animali, e dai quali ci tengo a prenderne le distanze in quanto certamente non rappresentanti dell'intera categoria. Insomma, si creerebbe un meccanismo vizioso, in cui avremmo un veterinario comportamentista praticamente privato e quindi "al soldo" dell'animal trainer, ne consegue un ovvio conflitto d'interessi, dove il controllore è lo stesso controllato!".

Ma allora cosa fare? Come garantire un trattamento adeguato all'etologia e quindi alle esigenze comportamentali dell'animale impiegato nel mondo dello spettacolo? Qual'è il discrimine da adottare?

"L'animal trainer è di fatto il tutore degli animali che detiene, come qualunque altro cittadino che detenga un animale a qualsiasi titolo e come tale è tenuto a garantirne un trattamento rispettoso della dignità ed è quindi sottoposto agli stessi controlli, come prevedono le vigenti norme in materia tra cui la Legge 281/91 e la Legge 189/2004, ex art.727 del codice penale", conclude l'Animal Trainer Claudo Mangini distintosi, tra l'altro, per la risoluzione della particolare patologia comportamentale dei cani quale l'aggressività intraspecifica con il metodo denominato "cooperazione tra specie", attraverso il quale ha riequilibrato oltre 1.400 cani negli ultimi due anni, nonché unico AT  italiano accreditato dalla Birds and Animal di Hollywood con sede europea a Londra.

ATI
ufficio stampa srl
Roma, Daniela Casprini
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