sabato 12 agosto 2006

PANTELLERIA (TRAPANI), STOP ALLA CORSA DI CAVALLI NELLA RISERVA: NON RISPETTATI I VINCOLI PAESAGGISTICI

 

Comunicato Stampa LAV Sicilia:

 

NON RISPETTATI I VINCOLI PAESAGGISTICI DELL’AREA PROTETTA

 

PANTELLERIA (TP), STOP ALLA CORSA DEI CAVALLI

NELLA RISERVA. LA SOPRINTENDENZA: “LAVORI

DELLA PISTA SENZA AUTORIZZAZIONE”

 

LA LAV CONFERMA I RISCHI PER I CAVALLI IN UN CIRCUITO PERICOLOSISSIMO, MENTRE L’ON. APPRENDI (DS) ANNUNCIA UN’INTERROGAZIONE ALL’ARS SULLA LEGITTIMITA’ DEL NULLA OSTA DELL’AZIENDA FORESTE

 

 

Stop alla corsa di cavalli lungo la strada che cinge il lago “Specchio di Venere” a Pantelleria (Trapani), prevista per il 15 agosto. I lavori di spianamento e movimento terra della pista ricadente in zona “A” di massima tutela della Riserva naturale, infatti, sono stati eseguiti dal Comune senza la prescritta autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani.

 

Lo rende noto la LAV che aveva segnalato tali opere (definite “lavori di manutenzione” comunque soggetti ad autorizzazione paesaggistica) agli organi competenti; ieri, con una nota urgente (prot. 03428 dell’11.8.2006) inviata al Sindaco di Pantelleria ed alla locale Polizia Municipale, la Soprintendenza ha notificato al Comune la richiesta di urgenti chiarimenti, segnalando ai superiori Assessorati regionali all’Ambiente ed ai Beni Culturali l’esecuzione di tali lavori non autorizzati. Il Lago, infatti, ricade in un’area soggetta a tutela da parte del Decreto legislativo 42/2004 (“Codice del paesaggio”) ed è riconosciuto come “zona di protezione speciale” dalla normativa ambientale comunitaria.

 

Intanto l’on.Giuseppe Apprendi

 (Democratici di Sinistra), componente della Commissione IV “Ambiente” dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha annunciato un’interrogazione agli Assessori Giovanni La Via (Agricoltura) e Rossana Interlandi (Territorio) in merito al nulla osta concesso dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali per la gara equestre in piena zona “A” della Riserva. Secondo l’on. Apprendi “quel provvedimento sembra frutto di un’interpretazione troppo ampia dei vincoli che cercano di garantire la massima tutela ai delicati equilibri ecologici del Lago che - come riporta il Piano Paesistico dell’Isola -costituisce bene di eccezionale valore culturale, naturale ed ambientale’. Autorizzare con leggerezza - conclude Apprendi - manifestazioni e spettacoli in quel contesto così prezioso compromette in maniera grave la salvaguardia di tali valori".

 

Soddisfatta la LAV che sin dall’inizio ha chiesto al Comune di non autorizzare la gara equestre denunciando i gravi rischi per gli animali, i quali sarebbero stati costretti a correre in una pista pericolosissima tra curve, strettoie ed asperità di ogni tipo. Del resto, la violenza che caratterizza palii e corse ippiche è dimostrata dalla lunga sequela di cavalli morti che li contraddistingue, gli incidenti, i problemi di pubblica sicurezza. “Nessuna manifestazione od occasione di divertimento può giustificare il maltrattamento e lo sfruttamento degli animali” dichiara Marcella Porpora, coordinatrice della LAV Sicilia, che sottolinea come la corsa al Lago fosse “profondamente diseducativa e foriera di un'immagine negativa per tutta l’Isola. In ogni caso conclude Porpora – sottoporre i cavalli a spettacoli o manifestazioni del genere costituisce reato ai sensi della legge 189/2004 contro i maltrattamenti degli animali”.

 

12.08.2006

 

Allegato: foto di una ruspa usata per i lavori alla pista del lago