giovedì 24 febbraio 2022

Ucraina: Pirillo (Saragat-Matteotti), nel ricordare il Presidente Pertini, l’attualità del Suo discorso sia monito ed ispirazione.


Roma, 24.02.2022:- "Avrei voluto ricordare a cuor leggero il compianto Presidente della Repubblica Sandro Pertini, morto a Roma trentadue anni fa il 24 febbraio del 1990, ma oggi è l'alba di un giorno molto buio, l'attacco militare della Russia ai danni dell'Ucraina adombra l'Europa ed il mondo intero con il velo di una guerra che potrebbe avere risvolti catastrofici! Oltre alle vittime già accertate nelle prime ore del conflitto, le notizie dell'economia mondiale danno un idea della portata di questa guerra che vede l'Ucraina uno dei principali produttori al mondo per decine di beni di consumo e di materie prime. Proprio queste potrebbero essere le vere cause del conflitto, del quale siamo e saremo tutti vittime!" –cosi Enzo Pirillo, Presidente del Circolo Saragat- Matteotti-

"Evidentemente qualcosa è andato storto, lo scacchiere è crollato sotto il peso degli interessi economici e del mancato dialogo; una storia che, ahinoi, conosciamo bene e che viene dal lontano. Una responsabilità diretta dei primi attori della ex guerra fredda, che hanno forzato la mano sulla posizione dell'Ucraina in seno alla NATO. Oggi più che mai risuonano forti, sagge e preveggenti le preoccupazioni espresse dal compianto Presidente Pertini in occasione del Suo memorabile discorso di fine anno, pronunciato il 31 dicembre 1983. Credo che non ci possa essere modo migliore di ricordare il Presidente Pertini se non con lo stralcio di quel Suo discorso, tanto ampio e profondo quanto importante ed attuale, sperando sempre di poter imparare qualcosa: <<ITALIANE E ITALIANI, MIEI CONNAZIONALI, VI CONFESSO CHE SONO TITUBANTE A PARLARVI (…..) VI SONO ALTRE PREOCCUPAZIONI POI CHE DERIVANO DALLA SITUAZIONE INTERNAZIONALE. LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE E' PREOCCUPANTE. SI SONO TRONCATE LE DISCUSSIONI A GINEVRA. SI SONO TRONCATE ANCHE AD ATENE. A GINEVRA LE DUE SUPERPOTENZE SI SONO LASCIATE, E PARE CHE ANCORA OGGI NON INTENDANO INCONTRARSI. TUTTO QUESTO NON PUO' NON SUSCITARE PREOCCUPAZIONI IN CHI VIGILA SULLA PACE, IN CHI VUOLE CHE LA PACE VERAMENTE DURI NEL MONDO. SI GUARDANO CON OSTILITA' LE DUE SUPERPOTENZE E ADESSO VANNO RINNOVANDO, MI DICONO GLI SCIENZIATI CHE SONO VENUTI A TROVARMI, I LORO ORDIGNI DI GUERRA, PERCHE' ORMAI LI CONSIDERANO SUPERATI. NE VANNO COSTRUENDO ALTRI PIU' RAFFINATI, ALTRI CHE DOVREBBERO, NATURALMENTE, ESSERE PIU' MICIDIALI. SE PER DANNATA IPOTESI, L' HO DETTO ALTRE VOLTE MA CONVIENE RIPETERLO, SE QUESTI ORDIGNI FOSSERO USATI SAREBBE LA FINE DELL' UMANITA'. IO SONO CON COLORO CHE MANIFESTANO PER LA PACE. E' TROPPO FACILE DIRE CHE QUESTE MANIFESTAZIONI SONO STRUMENTALIZZATE. SONO GIOVANI CHE SCENDONO IN PIAZZA E VOGLIONO DIFENDERE LA PACE, QUINDI VOGLIONO DIFENDERE IL LORO AVVENIRE. E C' E' DA TREMARE, NON SI PUO' RIMANERE INDIFFERENTI DI FRONTE A QUELLO CHE STA ACCADENDO E CHE PUO' ACCADERE CON UNA NUOVA GUERRA. SAREBBE L' ULTIMA GUERRA, PERCHE' SAREBBE LA FINE DELL' UMANITA' INTERA. E MENTRE SI SPENDONO MILIARDI PER COSTRUIRE QUESTI ORDIGNI DI MORTE, 40 MILA BAMBINI MUOIONO DI FAME OGNI GIORNO, 40 MILA BAMBINI. QUESTA MORTE DI INNOCENTI PESA SULLA COSCIENZA DI TUTTI GLI UOMINI DI STATO, QUINDI PESA ANCHE SULLA MIA COSCIENZA. (…..) QUINDI NON POSSIAMO NON ESSERE PREOCCUPATI. PREOCCUPATI PERCHE' LA PACE, A MIO AVVISO, HA I PIEDI DI ARGILLA. I DUE COLOSSI SI GUARDANO IN CAGNESCO E NON RIESCONO A TROVARE UN' INTESA. IO FACCIO UN' AFFERMAZIONE CHE POTRA' SEMBRARE ASSURDA A QUALCHE UOMO POLITICO: RITENGO CHE BISOGNA ARRIVARE AL DISARMO TOTALE E CONTROLLATO. SCIENZIATI PREMI NOBEL CHE MI SONO VENUTI A TROVARE QUI' MI HANNO DETTO CHE IO HO RAGIONE, PERCHE' PUO' ESSERE CONTROLLATO IL DISARMO. E SE VERAMENTE I DUE BLOCCHI, LE DUE SUPERPOTENZE VOGLIONO LA PACE DEVONO GIUNGERE A QUESTA CONCLUSIONE: DISARMO TOTALE E CONTROLLATO. E I MILIARDI CHE SPERPERANO PER COSTRUIRE ORDIGNI DI MORTE, CHE SE USATI COSTITUIREBBERO LA FINE DELL' UMANITA', SIANO USATI PER SFAMARE CHI NEL MONDO IN QUESTO MOMENTO STA MORENDO DI FAME. (…..) IO CREDO NELLA NOSTRA GIOVENTU' (…..) SIAMO NOI ANZIANI CHE DOBBIAMO FARE IN MODO CHE QUESTA LORO SPERANZA DIVENTI UNA CERTEZZA, E FANNO BENE A SCENDERE IN PIAZZA E A VOLERE LA PACE. SE TUTTI I POPOLI DELLA TERRA, TUTTI I GIOVANI DELLA TERRA POTESSERO TROVARSI UNITI E POTESSERO QUINDI CORALMENTE ESPRIMERE IL LORO DESIDERIO, LA LORO VOLONTA', TUTTI SI ESPRIMEREBBERO PER LA PACE, CONTRO LA GUERRA. (…..) E NOI VOGLIAMO CHE I NOSTRI GIOVANI POSSANO VIVERE SICURI DELLA PACE E DELLA LIBERTA'. VOGLIAMO CHE ESSI SIANO DEGLI UOMINI LIBERI, IN PIEDI, A FRONTE ALTA, PADRONI DEL LORO DESTINO E NON DEI SERVITORI IN GINOCCHIO. QUESTO NOI CHIEDIAMO. (…..) IO AI GIOVANI QUESTO DICO: BATTETEVI SEMPRE PER LA LIBERTA', PER LA PACE E PER LA GIUSTIZIA SOCIALE. LA LIBERTA' SENZA LA GIUSTIZIA SOCIALE NON E' CHE UNA CONQUISTA FRAGILE CHE SI RISOLVE PER MOLTI NELLA LIBERTA' DI MORIRE DI FAME. >> Ecco, sarebbe un sogno –conclude Pirillo- se tutti, oggi i Governanti, e poi i giovani, potessero leggere o riascoltare questo memorabile discorso e trarne l'ispirazione migliore possibile, per costruire la via della disarmo e della pace nel mondo: un sogno!"

 

Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale "Saragat-Matteotti" Roma

 

 


 
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