mercoledì 16 settembre 2020

NO AL TAGLIO DELLA DEMOCRAZIA! Il 20 e 21 settembre VOTA NO!


NO al taglio della democrazia
 
COMUNICATO DEL COMITATO PER IL NO - GROTTAGLIE
 
Giovedì 17 e venerdì 18 settembre, in piazza Principe di Piemonte, il Comitato cittadino per il NO al referendum costituzionale del 20 e 21 settembre organizza due comizi sulle ragioni del NO.
Giovedì, alle ore 19.55 interverrà Francesco Brigati, componente della segreteria della FIOM Taranto. Venerdì, alle ore 20.20 interverrà Francesco Maresca, componente del direttivo Cgil-Taranto, area di opposizione "Riconquistiamo tutto!".
 
Le organizzazioni Arci Grottaglie, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Sinistra anticapitalista, Sud in Movimento e associazione Sherwood, aderenti al Comitato, invitano la cittadinanza a partecipare raccomandando l'uso della mascherina oltre che il rispetto del distanziamento sociale.
 
PERCHÉ VOTARE NO.
 
I reali motivi della riduzione del numero dei parlamentari non hanno nulla a che fare nè con i costi della politica (ogni cittadino risparmierebbe solo 90 centesimi all'anno!) nè con la ricerca di una maggiore efficienza dell'azione di governo.
 
Questo per alcuni semplici motivi:
 
Se si volessero davvero ridurre i costi basterebbe ridurre di un terzo lo stipendio di deputati e senatori lasciandone invariato il numero e continuando così a garantire la rappresentanza politica e territoriale.
 
Una maggiore efficienza dell'esecutivo non può e non deve in alcun modo compromettere o limitare le funzioni dell'istituzione parlamentare che è al centro del nostro sistema democratico.
 
Una eventuale riduzione del numero dei parlamentari, unitamente alla presenza delle liste bloccate, cioè senza la possibilità di poter esprimere il nome di un candidato, non farà altro che aumentare la già enorme distanza tra "cittadini" e "istituzioni"
 
Sarebbe stupido pensare di poter combattere la "casta politica" rendendola un qualcosa di ancor più esclusivo ed escludente.
 
Il parlamento deve essere il luogo in cui la voce delle istanze territoriali e sociali trovano risposte attraverso la discussione tra le parti politiche.
 
Questa riforma mira, nascondendosi dietro una demagogia spicciola, a ridurre il parlamento a mero strumento di ratifica senza uno straccio di discussione delle decisioni prese dal governo di turno.
 
Un parlamento composto da un minor numero di eletti tutti nominati dai leader e dalle segreterie nazionali e a loro obbedienti non è più un parlamento ma solo un luogo in cui i partiti esprimeranno i loro rapporti di forza.
 
NO AL TAGLIO DELLA DEMOCRAZIA!
Il 20 e 21 settembre VOTA NO!
 
COMITATO PER IL NO - GROTTAGLIE
 
 




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