lunedì 16 dicembre 2019

PAOLO BATTAGLIA LA TERRA BORGESE

"Granelli di Luce", la parola a Paolo Battaglia La Terra Borgese

Per quanto antica la parola libro che significava pellicola papiracea, è uscito da pochissimo, ed è già in libreria, "Granelli di Luce", il primo libro della giovanissima quasi diciottenne scrittrice romana Giulia Porena, destinato già a suscitare domande e quesiti di ogni genere: abbiamo registrato il parere di Paolo Battaglia La Terra Borgese, chiedendo a lui su possibili suggestive puerilità legate alla tenera età dell'autrice:
"No. In Granelli di Luce, breve narrazione in testi, in prosa d'invenzione della diciassettenne Giulia Porena stupisce la padronanza della tecnica di certa semantica - chiarisce Paolo Battaglia La Terra Borgese, l'arte di comporre i periodi. Non solo nel significato delle parole usate, ma anche, e soprattutto, nella funzione che esse assolvono traducendo quel loro contenuto in una musicalità quasi poetica seppure in piani liberi e sciolti.
Emerge un impianto dell'arte letteraria dove predomina il valore estetico del linguaggio, un'arte della parola che si costituisce in quella sfera di attività umana che ha proprio il suo principio e la sua concretezza nei valori del linguaggio.
Porena figura quella zona dell'arte che non ha confini quanto non ne ha la parola, che penetra in ogni esperienza umana, la illumina, la rende cosciente, la fissa, la condanna e l'approva, la trasforma o, più semplicemente, le dà una forma.
Nel capace sistema dei segni scritti l'Autrice comunica il pensiero personale nel modo di parlare e di esprimersi di un popolo, ne interpreta gli interrogativi e le attese in una novella attorno a fatti recenti o lontani, riguardo a pensieri, persone e cose, per comunicare agli uomini.
Non è il linguaggio della vita quotidiana, Giulia Porena parla attraverso suoni e linee, colori e volumi, armonie di frasi e periodi, parla con il linguaggio della forma, della Bellezza. Rompe il silenzio tra gli uomini e le cose, per dire ciò che la gente vuole, in assoluto, che le sia detto.
È un libro le cui pagine assorbono il lettore in un'idea o una visione o un sentimento unico, frasi che isolano completamente chi legge da tutto ciò che lo circonda per condurlo a condividere l'estasi della sua Autrice in quell'istante, quasi la comunicazione disobbedisse a un principio fondamentale, che è la convenzione".

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