martedì 29 gennaio 2019

Pubblicati i dati del “Barometro” di ESET: l’impatto del crimine informatico sulla privacy e sulla sicurezza


Il 44% degli intervistati dichiara che i problemi di sicurezza spingono a fornire meno informazioni personali sui siti Web. Il 20% è propensa a ridurre i propri acquisti online o a limitare l'utilizzo dell'home banking

 

Roma, 29 gennaio 2019 – Il 70% degli americani intervistati da ESET è preoccupato per l'uso improprio dei dati personali forniti ai siti Web quando effettuano operazioni bancarie o acquisti online e la stragrande maggioranza vede ora il crimine informatico come una minaccia per il proprio paese. Questi sono alcuni dei risultati chiave del Barometro di ESET sulla sicurezza informatica, un'indagine che ha coinvolto 3500 adulti nel Nord America, 2500 negli Stati Uniti e 1000 in Canada.

Ne risulta una crescente preoccupazione dell'opinione pubblica sulla criminalità informatica, considerando che ben 9 intervistati su 10 hanno convenuto che la criminalità informatica è una sfida importante per l'intera sicurezza degli Stati Uniti.

Dal sondaggio emerge addirittura come la criminalità informatica sia considerata una minaccia più importante del traffico di droga o del riciclaggio di denaro sporco. A preoccupare è anche la considerazione riservata a quanto fatto finora dalle forze dell'ordine, i cui sforzi per combattere la criminalità informatica sono stati giudicati non sufficienti.

GLI AMERICANI E LA SICUREZZA SUL WEB

Il risultato più sorprendente del sondaggio è stata la profonda preoccupazione che gli intervistati hanno espresso riguardo alle minacce poste dalla criminalità informatica e la loro mancanza di fiducia che la situazione possa migliorare a breve. Circa l'87% delle persone coinvolte ha affermato di aspettarsi un aumento del rischio di diventare una vittima del crimine informatico.

Altre scoperte di interesse sono i modi in cui gli americani stanno reagendo al crimine informatico, compresa una preoccupante percentuale di intervistati propensa a ridurre i propri acquisti online (19%) o a utilizzare I servizi di home banking a causa dei crescenti problemi di sicurezza e privacy (20%). Il 44% degli intervistati ha invece dichiarato che i problemi di sicurezza e privacy li hanno spinti a fornire meno informazioni personali sui siti Web.

Il rapporto documenta anche la relazione tra le preoccupazioni relative al crimine informatico e l'effettivo accadimento di tale reato. Ad esempio, circa il 70% degli americani adulti intervistati da ESET ha riferito di aver ricevuto email o telefonate fraudolente che chiedevano i loro dettagli personali. Una percentuale simile ha espresso preoccupazione per questa attività. Tuttavia, se pur un numero molto elevato di persone teme di poter essere vittima di furto di identità (86%), la percentuale di intervistati che hanno segnalato di aver subito effettivamente un furto di tal genere è molto meno della metà (30%).

IL BAROMETRO DI ESET SULLA CYBERSECURITY

I risultati di questo sondaggio rappresentano l'indicazione più forte che l'incidenza delle violazioni di sistemi e dati continuerà a salire, minando ulteriormente la fiducia nella tecnologia, a meno che la cyber sicurezza e la lotta alla criminalità informatica siano considerate come tra le maggiori priorità dalle agenzie governative e dalle multinazionali. Mantenere e aumentare tale fiducia è vitale per il benessere economico, ora e in futuro.

Per ulteriori informazioni sul Barometro di ESET è possibile visitare il sito https://blog.eset.it/2019/01/il-barometro-eset-della-sicurezza-informatica-lo-studio-mostra-limpatto-del-crimine-informatico-sulla-privacy-e-sulla-sicurezza/ oppure scaricare il report completo in formato PDF dal seguente indirizzo:

ESET Cybersecurity Barometer USA report




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