martedì 4 dicembre 2018

Il matrimonio non significa una salute migliore.

COMUNICATO STAMPA


SECONDO I PIÙ RECENTI STUDI, I SINGLE GODONO DI UNA MIGLIORE SALUTE RISPETTO A CHI È SPOSATO: A METTERLO IN EVIDENZA È SPEEDDATE.IT, IL PORTALE CHE OFFRE IL MODO PIÙ VELOCE E DIVERTENTE PER TROVARE NUOVI POTENZIALI PARTNER.

Sposarsi fa bene alla salute? No o almeno non più. I più recenti studi, realizzati su campioni di oltre 79 mila persone, dimostrano il contrario. SpeedDate.it si fa portavoce di queste nuove scoperte che rivalutano la vitalità dei single e mettono in luce il loro migliore stato di salute rispetto a chi si è scambiato le fedi nuziali.

Il matrimonio non significa una salute migliore. SpeedDate.it , il portale che offre ai single il modo più veloce e divertente per incontrare gente nuova e molti nuovi potenziali partner, mette in discussione il meccanismo dei benefici matrimoniali di cui le «guru» Linda Waite e Maggie Gallagher si sono fatte portavoce nel loro best seller "The Case for Marriage: Why Married People are Happier, Healthier, and Better Off Financially".

«La teoria che le persone che si sposano diventino più sane di quando erano single e che il matrimonio sia un dispositivo di protezione che coinvolge sentimenti e finanze è un falso mito, smentito dai più recenti studi, realizzati su campioni di oltre 79 mila persone» spiega Giuseppe Gambardella, ideatore di SpeedDate.it e di SpeedVacanze.it, il tour operator che ha inventato l'esclusiva formula dei viaggi e delle crociere per single e di gruppo.

In questo studio al quale Gambardella fa riferimento (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28072926), i ricercatori Randa Kutob, Nicole Yuan, Betsy Wertheim, David Sbarra, Eric Loucks, Rami Nassir, Gihan Bareh, Mimi Kim, Linda Snetselaar e Cynthia Thomson hanno seguito per un periodo di 3 anni ben 79.094 donne di età compresa tra 50 e 79  anni, verificando periodicamente se si fossero sposate o avessero iniziato una relazione seria, se fossero rimaste sposate, divorziate o separate, o se fossero rimaste single nel periodo di riferimento dello studio.

Randa Kutob e i suoi colleghi nel corso della ricerca hanno preso ripetute misurazioni fisiche delle dimensioni della vita delle donne, dell'indice della loro massa corporea e della pressione sanguigna, ed hanno chiesto ad ogni rilevazione informazioni in merito alla loro abitudini alimentari ed alla loro propensione al fumo, al bere ed al fare esercizio fisico.

Con una sola eccezione, è risultato che a godere di una migliore salute sono proprio le donne che sono rimaste single invece di sposarsi e le donne che hanno divorziato invece di restare sposate.

«Secondo lo studio, le donne sposate prendono peso e bevono di più di quelle che rimangono single, mentre le donne divorziate mangiano in maniera più sana e fanno più esercizio fisico rispetto alle donne che rimangono sposate» puntualizza l'ideatore di SpeedDate.it.

In un altro autorevole studio che SpeedDate.it ha preso in esame, condotto dal professore di sociologia Matthijs Kalmijn (https://academic.oup.com/sf/article-abstract/95/4/1607/3059580/The-Ambiguous-Link-between-Marriage-and-Health-A) su un campione di 11.429 famiglie, esaminate in un lasso di tempo di 16 anni, risulta che le persone che si sono sposate riportano una salute generale peggiore di quella che avevano quando erano single, pur tenendo conto dei cambiamenti nella salute che si verificano con l'avanzare dell'età.

Tesi confermata anche da un ulteriore studio intitolato "Does Marriage Protect Health? A Birth Cohort Comparison", realizzato dal sociologo Dmitry Tumin che a tale scopo ha esaminato -in un lasso di tempo di 28 anni- 12.373 adulti di entrambi i sessi che si erano sposati per la prima volta per vedere se la loro salute generale fosse migliorata dopo il matrimonio oppure se ritenessero stare meglio quando erano single.

In questo ultimo studio (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/ssqu.12425) preso in esame da SpeedDate.it, il ricercatore ha scomposto i dati in diversi modi, esaminando i dati degli uomini separatamente da quelli delle donne, separando l'analisi dei matrimoni di persone nate in decenni diversi e valutando per separato i matrimoni durati tempi diversi.

«Ebbene in tutti gli scenari possibili, con una sola eccezione, le persone che si sono sposate non hanno mai riferito di essere più sane» commenta Roberto Sberna, direttore generale di SpeedDate.it.

Insomma questi 3 grandi studi, metodologicamente accurati, dimostrano chiaramente che i single sono più sani e più appagati delle loro controparti in coppia.

Come si spiega allora il successo ancora oggi inarrestabile di SpeedDate.it? «Soprattutto perché lo SpeedDate serve per socializzare e divertirsi. Lo spirito di queste serate è quello dell'aggregazione, del gioco e del divertimento. Passata la moda delle chat e degli incontri sul web, oggi lo SpeedDate è diventato un vero e proprio "social game" e se scoppia la scintilla -come spesso accade- mica è detto che poi uno debba per forza sposarsi» risponde scherzosamente Roberto Sberna.

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