mercoledì 17 ottobre 2018

TONNO ROSSO CONNECTION I WWF: SCOPERTO COMMERCIO ILLEGALE PER 12 MLN DI EURO L’ANNOTRAFFICO CHE COINVOLGE SPAGNA, FRANCIA, ITALIA E MALTA

TONNO ROSSO CONNECTION

WWF: SCOPERTO COMMERCIO ILLEGALE PER 12 MLN DI EURO L'ANNO

TRAFFICO CHE COINVOLGE SPAGNA, ITALIA MALTA E FRANCIA
 
Un'indagine investigativa condotta dalle autorità spagnole e da Europol, 
ha portato all'arresto, di 79 persone implicate nel commercio illegale di tonno rosso (Thunnus thynnus) per un valore stimato di 12 milioni di euro all'anno. Nello svolgimento della stessa indagine si sono rilevati anche diversi casi di intossicazione alimentare, causati dal cattivo stato di conservazione del pescato.

"Stiamo assistendo ad un vero e proprio paradosso. Da una parte migliaia di piccoli pescatori senza quote, per i quali la pesca del tonno rappresentava un'importante fonte di sostentamento, destinati ad abbandonare un mestiere antico quanto sostenibile; dall'altra un sistema criminale che vede coinvolti proprio i 'detentori' dell'allevamento e della commercializzazione del tonno rosso del Mediterraneo"Dichiara dichiara la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi che chiede che "si faccia piena luce su un 'sistema' illegale parallelo che si è creato e che oltre a danneggiare gli stock oggi tutelati rappresenta una minaccia per la salute e la sicurezza alimentare della collettività".
L'ingente quantitativo di tonno sequestrato (80 mila chilogrammi) dalla Guardia Civil spagnola è risultato essere il frutto di un traffico ben organizzato che vede coinvolti anche altri paesi europei, tra cui l'Italia e Malta ed alcuni porti della Francia. Secondo gli investigatori, il tonno rosso, proveniente dall'Italia a bordo di TIR, veniva successivamente introdotto in Spagna, privo della documentazione di tracciabilità, obbligatoria per questa specie, la cui pesca è regolamentata da International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas (ICCAT) attraverso il sistema delle quote.

Dall'indagine è emersa una vasta rete di distribuzione del prodotto illegale facente capo alla società spagnola "Fuentes y Hijos", che è una delle più importanti compagnie legate all'allevamento e alla vendita del tonno rosso su scala mondiale. Queste importanti informazioni arrivano in un momento cruciale, ossia a poche settimane dalla riunione annuale di ICCAT, che avrà luogo in Croazia tra il 12 e il 19 novembre prossimo, dove le UE e i paesi interessati dalla pesca al tonno rosso si riuniranno per accordarsi sulle nuove misure necessarie alla gestione di questa tanto ambita specie.

I profitti derivanti dal commercio illegale di tonno rosso ammontano ad oltre 12.5 milioni di euro all'anno. Il volume di tonno illegale introdotto sul mercato ogni anno è stimato essere di 2.5 milioni di chilogrammi, contro gli 1.25 milioni di chilogrammi di prodotto legalmente commercializzato.

La tracciabilità e l'origine legale dei prodotti che mangiamo sono fattori chiave per la difesa dei mari e degli oceani e che, tutti i prodotti illegali che riescono a raggiungere il consumatore, sono sottratti ad ogni controllo igienico-sanitario e come tali sono un serio rischio per la salute.

© Brian J, Skerry

Note:
  • Il comunicato della Guardia Civil spagnola
  • ICCAT: Una organizzazione intergovernativa sulla pesca per la tutela del tonno e di alter specie simili nell'oceano atlantico e nei mari adiacenti. Comprende 51 paesi, inclusi Usa Giapponi e Unione Europea.
  • Nel 2017 il WWF criticò l'aumento progressivo delle quote di tonno fino a 36mila tonnellate entro il 2020.
Il tonno rosso è una delle specie più remunerative esistenti e, a causa del sovrasfruttamento al quale era stato sottoposto nel passato è anche (o almeno lo è nominalmente) la specie di tonno più regolamentata. Proprio per questo è inaccettabile che operatori del settore abbiano potuto agire indisturbati, riuscendo a creare una rete illegale capillare, in barba alle autorità nazionali ed internazionali preposte alle ispezioni e ai controlli.

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