martedì 16 ottobre 2018

A 14,8 miliardi di euro la spesa italiana per il dating: Italia al primo posto in Europa.

COMUNICATO STAMPA

14,8 MILIARDI DI EURO INCLUDENDO L'INDOTTO: È QUESTA LA SPESA ANNUALE DEGLI ITALIANI PER IL DATING DA UN'ANALISI DI ANIMA SELECT BASATA SU DATI ISTAT, CEBR, IBIS e PEW RESEARCH.
  
Una cifra considerevole che tiene conto dell'indotto, includendo quindi 4,5 miliardi di euro per l'intrattenimento, 4,2 miliardi di euro per i viaggi, 2,4 miliardi per abbigliamento e accessori, 1,8 miliardi per l'estetica.
 

Quanto vale il comparto degli incontri? Facendo riferimento a dati Istat, Cebr, Ibis e Pew Research, Anima Select -l'organizzazione che sta rivoluzionando il mondo degli incontri grazie all'esclusivo abbinamento emotivo basato sulle tecniche scientifiche ideate dallo psicologo Stefano Benemeglio- ha stimato un valore che per l'Italia è di 14,8 miliardi di euro.

Una cifra considerevole che tiene conto anche dell'indotto: 4,5 miliardi di euro per l'intrattenimento (dagli happyhour ai ristoranti, includendo cinema, teatro e così via), 4,2 miliardi di euro per i viaggi (in crescita il fenomeno delle vacanze di gruppo per conoscere nuovi potenziali partner), 2,4 miliardi per l'abbigliamento e gli accessori (gli italiani amano essere trendy ad ogni nuovo incontro), 1,8 miliardi per l'estetica in generale, includendo wellness, fitness, cosmetici, coiffeur e trattamenti estetici. Poi ancora c'è la spesa per i regali pari a 0,5 miliardi di euro e perfino quella per i contraccettivi che si attestano a 0,3 miliardi.

Volendo fare un confronto con l'Europa, Anima Select mette inoltre in rilievo che nelle altre nazioni si spende molto meno, arrivando a sommare appena 24 miliardi di euro.

In Italia la propensione ad essere attenti alla bellezza ed alla cura del corpo è maggiore rispetto ad altri Paesi. Come è maggiore anche la voglia di uscire e divertirsi.

E negli Usa? «Gli Stati Uniti arrivano a sommare una spesa di 16 miliardi, con una media pro-capite di molto inferiore a quella italiana» rispondono gli analisti di Anima Select.

L'indotto che continua a godere del maggiore impatto economico grazie al dating è proprio quello dell'intrattenimento, con un investimento annuo pro-capite pari a 500 euro, che moltiplicato per 9 milioni di dater sommano appunto 4,5 miliardi.

Il dating online -tuttavia- è in decrescita. «Certo si tratta di cifre che variano da analisi ad analisi e mancano ancora dei numeri precisi, ma la tendenza è quella di un ritorno ai servizi offline, con l'Italia che in questo settore risulta essere il Paese più dinamico» tiene a precisare Giuseppe Gambardella, ideatore e ceo di Anima Select.

«Se in passato vi è stata una crescita dell'online a discapito dell'offline, ciò è dovuto solo al fatto che in questo settore per anni hanno operato persone con poca etica che hanno dato al business un'impronta fortemente incentrata sulla vendita, senza pensare a dare un buon servizio al cliente» aggiunge Giuseppe Gambardella.

Ora tutto questo è acqua passata. Dopo il flop delle agenzie matrimoniali tradizionali, alcune di loro accusate anche di truffa ed ora fallite, è nato un nuovo approccio. E, grazie alle discipline analogiche codificate dallo psicologo romano Stefano Benemeglio, il cliente ottiene veramente il risultato sperato.

Il segnale è forte: dopo la crescita esponenziale dei servizi di dating online, oggi vi è una forte richiesta di servizi più tangibili. La gente sul web non è affatto contenta: paga quote considerevoli ed è spesso costretta ad acquistare servizi extra per vedere risultati che poi sono scarsi, soprattutto per chi cerca una relazione seria.

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