lunedì 24 settembre 2018

Il Presidente della Repubblica indica gli Stati ostili come responsabili di attacchi informatici

Il nostro presidente Mattarella durante un intervento sulla sicurezza informatica in Lettonia ha voluto sottolineare come "gli Stati abbiano l'obbligo di difendere i loro concittadini dagli attacchi virtuali". Aggiungendo poi "Sappiamo che le conseguenze di attacchi informatici possono essere disastrose: sui sistemi informatici pubblici, sulle banche, sui sistemi elettorali, sui sistemi sociali e sanitari. E la possibilità che grandi gruppi criminali, o anche Stati con atteggiamento ostile, possa provocare questi danni disastrosi è davvero allarmante per tutti".

Il presidente della Repubblica Italiana, intervenendo durante una riunione del "gruppo Arraiolos", ha ripreso un articolo di Foreign Affairs Magazine in cui "due ex responsabili della difesa degli Stati Uniti hanno affermato che vi sono Stati che stanno armando Internet". "Vi sono quindi – continuando il proprio discorso – pericoli nuovi, molto più insidiosi che consentono anche la manipolazione delle pubbliche opinioni. Gli strumenti tradizionali, anche i più perfezionati e avanzati di difesa, sono inermi rispetto a questi pericoli e a queste insidie". Alla luce di ciò "i giganti del Web, che hanno realizzato Internet, hanno la responsabilità di renderlo un luogo di libertà e non un luogo di insidie. Sono queste le necessità: quelle di mettere insieme, in maniera determinante – e questo lo può fare l'Unione e non i singoli Stati – tutti questi soggetti perché intervengano in maniera coordinata in questo senso". "Ma la cosa più importante – ha voluto sottolineare il presidente Mattarella – è creare gli anticorpi della società, cominciando dalla scuola, dalla continua formazione dell'uso del Web. Cioè la vera difesa e il vero anticorpo contro le insidie cibernetiche è anzitutto lo spirito critico dei cittadini".

A conclusione del suo intervento il Presidente della Repubblica Italiana ha voluto lanciare il proprio monito "Non dobbiamo cadere nella trappola di pensare di potere irreggimentare i nostri concittadini orientandoli, ma dobbiamo stimolare la loro libertà e il loro spirito critico perché questa è l'unica difesa effettiva che nelle società si può avere nei confronti delle insidie cibernetiche".

ESET Italia non può che condividere le parole del capo dello stato, ricordando inoltre a tutti gli utenti di mantenere alto il proprio livello di sicurezza informatica, con particolare attenzione al comportamento sul Web e all'utilizzo di strumenti efficaci in grado di intercettare proattivamente le nuove e sofisticate minacce che ogni giorno vengono distribuite su Internet.

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