martedì 28 agosto 2018

Francesco Pavolucci in un'intervista commenta il grave incidente di Bologna

Rischi e sicurezza sulle strade, questo il focus dell'intervista a Francesco Pavolucci, esperto del settore trasporti e CEO di Energo Logistic Spa, azienda specializzata nelle consegne a domicilio qualificate e trasporti di materiale metalmeccanico. Un problema che dopo la tragica esplosione del 6 agosto sulla A14 nei pressi di Bologna, torna in primo piano.

"La notizia e il video ci hanno colpito profondamente – racconta Francesco Pavolucci – Il rischio è sicuramente legato alla tipologia di merce trasportata, ma forse anche alle caratteristiche stesse della nostra viabilità. Anche se devo dire che almeno, per quanto riguarda le autostrade del centro Nord, dove è stata aperta la terza corsia dinamica per le auto la situazione è notevolmente migliorata. Purtroppo, ancora accadono fatti come l'incidente di Bologna, ma da tempo ci sono delle rigide norme di circolazione per i camionisti. Mancano però i controlli.
Noi, titolari di aziende di logistica e trasporti dobbiamo fare la nostra parte: nel nostro caso per esempio abbiamo delle regole ferree per gli austisti che devono frequentare corsi sulle procedure di fissaggio del carico merce. Inoltre, possediamo un parco di automezzi nuovi e un'officina interna che si occupa periodicamente della manutenzione dei mezzi. La sicurezza ci sta particolarmente a cuore ".


Nell'incidente di Bologna si parla di stanchezza dell'autista. Forse su questa partita bisognerebbe fare di più?
"Sulla regolamentazione dei tempi di guida e riposo degli autisti bisogna essere molto fiscali perché il lavoro dell'autista se è svolto con turni troppo lunghi può essere pericoloso per la sicurezza stradale. Sarebbe importante intervenire dotando di dispositivi di sicurezza i mezzi, soprattutto quelli adibiti a questo genere di trasporto. Noi trasportiamo prodotti pesanti, ossia materiale metalmeccanico, per esempio, e i nostri autisti sono preparati a guidare con la consapevolezza del peso enorme che stanno trasportando".

Come è cambiato in questi anni il trasporto su gomma?
"Nella nostra azienda negli ultimi anni abbiamo sviluppato e impostato il nostro lavoro su piattaforme logistiche, sempre più innovative anche dal punto di vista informatico, per poter pianificare consegne in tempi brevissimi e a costi contenuti".

La movimentazione delle merci su gomma rappresenta in Italia l'85% del volume complessivo dei trasporti, ma l'Europa sta cercando di modificare questo dato nel futuro a favore del trasporto marittimo e su rotaia. Quali sono i vostri progetti per il futuro?
"E' difficile prospettare cosa succederà in futuro, ma posso dirle che noi stiamo già implementando, in tempi abbastanza brevi, dei centri di smistamento in diverse città del centro nord Italia per migliorare la distribuzione delle merci. Siamo sicuramente attenti all'evoluzione del nostro comparto, in particolare al trasporto intermodale, anche se lo sviluppo infrastrutturale rimarrà un tema centrale."

Redazione
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