Gli italiani al mare invidiano gli
addominali del vicino di ombrellone e le italiane i
glutei tonici delle altre donne. Ad affermalo è stata un'estate di studio e di ricerca per lo psicologo
Stefano Benemeglio (
www.stefanobenemeglio.com), padre delle
Discipline Analogiche e direttore scientifico dell'
Università Popolare delle Discipline Analogiche (UPDA).
Si tratta di un chiodo fisso a cui è stato dato il nome di
sindrome di Adone, facendo riferimento al personaggio che nella mitologia greca rappresenta il simbolo dell'ideale di bellezza.
«A scatenare questa ossessione è però un altro disturbo: la sindrome di Dante e Beatrice» sostiene il padre delle
Discipline Analogiche che ha così battezzato il complesso caratteristico di sintomi che porta l'individuo a sentirsi
incapace di conquistare il proprio sogno perché si autopercepisce perché si autopercepisce
poco maschio o
poco femmina,
non all'altezza dal punto di vista delle sue
capacità seduttive legate all'essere maschio o all'essere femmina.
«Entro certi limiti questa ossessione è del tutto normale» assicura lo psicologo. Inoltre, secondo quanto osserva l'
Università Popolare delle Discipline Analogiche, in tempi normali a soffrire di una lieve forma di
sindrome di Adone è appena il 12% degli italiani.
É solo d'estate e al mare -come ha osservato
Stefano Benemeglio- che le percentuali
aumentano all'89% per le donne ed al 72% per gli uomini.
Quali parti del corpo sono le più invidiate? Secondo quanto rilevato dall'
Università Popolare delle Discipline Analogiche (
www.upda.it) le donne si focalizzano su
glutei più alti e sodi (79%),
seni più tonici (68%) e
gambe più snelle (59%), mentre gli uomini si concentrano su
addominali scolpiti (68%),
bicipiti più definiti (65%) e
gambe più muscolose (56%).
«Per entrambi i sessi è il desiderio di piacersi di più -con il 58% per le donne ed il 55% per gli uomini- a prevalere sul desiderio di piacere di più, che si attesta invece al 42% per le donne ed al 45% per gli uomini» puntualizza
Samuela Stano, presidente dell'
Università Popolare delle Discipline Analogiche.Da sempre, durante l'estate,
Stefano Benemeglio raccoglie le sue intuizioni, i suoi
«Proiettili di Cristallo» -espressione che egli usa per definire le grandi intuizioni che lo hanno portato ad essere annoverato tra i più grandi ricercatori del nostro tempo nel
Trattato di Ipnosi di
Franco Granone- e le presenta nel convegno di Brindisi che quest'anno avrà luogo
dal 24 al 26 agosto presso il
Grande Albergo Internazionale.Padre dell'immenso patrimonio culturale rappresentato dalle
Discipline Analogiche, Stefano Benemeglio approfondirà proprio a Brindisi questi ed altri temi nell'ambito di un workshop di 3 giorni (
www.eventibenemeglio.it) intitolato
«Proiettili di Cristallo». (AJ-Com)
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