MILANO, 19 giugno 2018 - Si rende noto quanto emerso dalla riunione della Segreteria Nazionale del Nuovo Cdu, avvenuta giovedì scorso. Il dissenso nei confronti del nuovo governo, che vede affiancati Lega e M5S, è chiaro e netto. «Si ritiene che l'attuale direzione del Paese - riporta Lorenzo Annoni, referente della sezione milanese - sia frutto di un accordo di palazzo tra gruppi politici contrapposti e, in tempo di elezioni, "l'un contro l'altro armato". Il programma stilato dalle due forze ci appare come una sorta di libro dei sogni contenente molte intenzioni, spesso contrastanti e quasi sempre prive della rispettiva copertura economica». L'opposizione del Nuovo Cdu alla formazione di questo governo si fonda quindi su una valutazione dei progetti già annunciati e delle conseguenze previste: «Nel medio termine questa maggioranza crollerà a causa delle sue contraddizioni interne e delle difficoltà a reperire le risorse economiche necessarie per concretizzare il piano di lavoro». Per il momento, restando nell'ambito economico e con le riserve del caso, il Nuovo Cdu pone l'accento su alcuni specifici aspetti su cui si valuterà l'azione del governo. Nella fattispecie, sostiene la Web tax, la nuova imposta sulle transazioni digitali che dovrebbe colpire i colossi dell'e-commerce (Amazon, Google, Facebook), e gli obblighi sulla fatturazione elettronica che scatterà già dal 1° luglio 2018 per i rivenditori di carburante. Entrambe le azioni dovranno essere condotte in maniera ottimale, quindi regolate a livello normativo, riducendo le difficoltà operative e contrastando le opposizioni in atto. Un'altra questione che scotta è l'aumento dell'IVA, che potrebbe arrestarsi solo se il governo trovasse i 12,4 miliardi necessari a disinnescare le "clausole di salvaguardia". «Infine, vorremmo che la cancellazione dell'Imu sui negozi sfitti non fosse solo dichiarata - conclude Annoni – ma anche attuata. Nonostante crediamo che il destino di questa alleanza parlamentare sia già scritto, mettiamo al primo posto il bene dei cittadini italiani, perciò speriamo che queste migliorie, di cui condividiamo gli intenti, vengano realizzate in tempi brevissimi». |
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