mercoledì 2 maggio 2018

I social come l’oppio creano dipendenza

 

Il 50% dei ragazzi in USA soffre di dipendenza da smartphone, restano connessi per 6 /7 ore al giorno.

L'abuso provoca ansia e stress, anche nel nostro paese secondo un sondaggio condotto dall'associazione nazionale dipendenze tecnologiche i dati non sono rincuoranti, il 51% dei ragazzi dai 15 ai 20 anni controlla lo smartphone almeno 75 colte al giorno per arrivare a picchi fino a 110 volte.

Hanno dichiarato di far fatica a prendersi una pausa da internet e dal cellulare.

In USA quasi la metà ne è affetto, si tratta di ragazzini che usano lo smartphone 6 e7 ore al giorno, alcuni hanno dichiarato di avere ansia stress, in America esistono delle cliniche di riabilitazione, contro la dipendenza , 30 lunghi giorni senza internet.

Hanno un tasso di successo pari al 80 % sui giovani pazienti, una terapia che può pesare sulle finanze delle famiglie, la retta arriva a costare 50000 dollari , ma alcune assicurazioni la riconoscono come spesa sanitaria.

Per il nostro cervello sono le notifiche le più pericolose , sono diventate come l'oppio, i nostri neuroni attivano gli stessi meccanismi come di fronte a un pericolo imminente.

La dipendenza dall'uso del telefono forma connessioni neurologiche, nel nostro cervello, simile a quelle che si acquisiscono con l'uso di farmaci oppioidi per alleviare i dolore.

Lo schermo che si illumina o vibra crea gli stessi percorsi neuronali che prima ci avvisavano del pericolo imminente come l'attacco di un predatore.

Come possiamo metterci a dieta possiamo allenarci ad essere meno dipendenti dai dispositivi.

La prima cosa da fare è togliere le notifiche che creano il pericolo imminente. Lo afferma in una nota Gianluca Santoni Investigatore.

Addetta Stampa
Francesca Proietti

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