martedì 14 novembre 2017

Inaugurata la mostra "Accordi" di Edoardo Miola


a cura di Sebastiano e Philippe Daverio 
Biblioteca del Daverio - Piazza Bertarelli, 4 - Milano 
la mostra si è svolta nel periodo 9-13 novembre 2017
orari 10.00/12.00 e 15.00/19.00 venerdì, sabato e domenica
  

Giovedì 9 novembre alle ore 18.00 il Prof. Philippe Daverio ha presentato presso la Biblioteca del Daverio, in Piazza Bertarelli 4 a Milano, una mostra personale di Edoardo Miola, artista fotografo della galleria milanese AMY D Arte Spazio. "Accordi", a cura di Sebastiano e Philippe Daverio.

Scrive Philippe Daverio: 

"La relazione fra l'artista e chi lo presenta al pubblico è una questione assai particolare. Dovrebbe assomigliare al rapporto che si genera fra il poeta e chi pubblica il suo testo. Ogni mostra è un evento. Ogni libro stampato è un avvenimento. Il poeta scrive le poesie in momenti diversi, secondo l'ispirazione. L'editore le mette in ordine e le presenta, stampate e rilegate. L'edizione genera i collegamenti e le assonanze.  

Il medesimo curioso rapporto di produzione  è nato fra Edoardo Miola e Philippe Daverio. Miola fotografa girando nel mondo intero, in situazioni diverse, in atmosfere di volta in volta variate, ma sempre con il medesimo suo occhio, la medesima sua sensibilità. L'editore si è permesso di suggerire un ordine e assieme è nata questa esposizione, dove fotografie scattate in luoghi distanti sono state poste a confronto nella medesima cornice. Questa cornice è lo spazio che riassume e comunica la creatività di Miola.

Le fotografie messe in relazione fisica hanno accorciato tempo e distanza; i suoni lontani che ne determinano ogni singola esistenza si sono posti in assonanze suggestive e queste hanno generato una curiosa e inaspettata armonia. La somma dei fattori si è resa diversa dagli elementi iniziali. L'esperimento è ora pronto a presentarsi dinnanzi all'esame del pubblico. Ogni galleria espositiva spera d'essere un laboratorio. Ogni mostra si augura di essere un evento.

Edoardo Miola è infatti un globetrotter, una sorta di antropologo culturale che indaga le più svariate famiglie di esseri umani andando a ritrarre siti, uomini e donne nei quattro angoli del globo terrestre. Da ogni luogo riporta una sensazione visiva, che si fa vero documento d'indagine. E come tutti i ricercatori si impegna in fatiche che la vita svolta solitamente negli studi fotografici non prevede e sono invece lo stimolo che spinge il reporter fra le fauci del leone. Viaggia leggero con la macchina fotografica, sine impedimenta. Ricerca come ogni fotografo la magia della luce. Rincorre come ogni reporter l'immagine evocativa. Guarda, osserva e interpreta.

La fotografia è infatti una tecnica espressiva che cambia in modo estremamente incisivo in base a chi la scatta, a chi sceglie dove e cosa, a chi seleziona fra le mille circostanze quella utile alla narrazione. Questa tecnica per quanto recente va riportata alla sua genesi etimologica, alla τέχνη greca che è invero la sapienza del sapere come si fa a fare. Quando la téchne s'accompagna alla poesia produce quella rivelazionemoderna che noi oggi chiamiamo arte. La questione della ποίησις è la più difficile da afferrare: sfugge la poiesis e va presa al volo. Infatti è pulsione dell'animo, è quella curiosa forza che produce in ognuno un effetto diverso, una energia singolare. Esattamente come la macchina fotografica".

Edoardo Miola

www.edoardomiola.com | miolaedo@tin.it | +39.335.6452844

Comunicazione a cura di Vittorio Schieroni

vittoschiero@tin.it | +39.339.2202749

 

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