martedì 12 settembre 2017

Smart Fitness: nuovi sofisticati progetti per l’activity tracking

Qualcosa di sorprendente si muove attorno al concetto di Smart Fitness che suggerisce, al primo impatto, l’idea di indossabili e cardiofrequenzimetro da polso in grado di tracciare l’attività fisica.

Chi ama il fitness e lo sport in genere difficilmente, oggi, rinuncia al cardiofrequenzimetro, l’orologio sportivo che monitora il battito cardiaco in tempo reale allo scopo di migliorare l’efficacia dell’allenamento raggiungendo più facilmente gli obiettivi. Il cardiofrequenzimetro è, a tutti gli effetti, il personal trainer dei nostri tempi sportivi ma anche l’activity tracker in grado di monitorare qualsiasi attività durante il giorno per spingerci a svolgerla in modo più sano e sicuro.

Questo gioiello tecnologicamente avanzato consente di capire in che modo è più giusto allenarsi (in quale fascia di battito cardiaco) per sviluppare una certa resistenza e ci fa conoscere meglio il nostro corpo.

Passi effettuati, distanza percorsa, calorie bruciate, livello di ossigeno nel sangue, notifiche di chiamate e messaggi in entrata. Fa tutto questo ed anche di più.

Smart Fitness tra design e tecnologia sofisticata

Lo Smart Fitness, secondo quanto si sta progettando nel mondo, vuole andare oltre l’activity tracker e, pur non volendo scavalcare uno strumento prezioso durante l’allenamento come il cardiofrequenzimetro, i progetti tecnologici e di scienze motorie si sprecano.

Visto che si tratta di fitness ‘intelligente’, puntano tutti a sviluppare strumenti sempre più precisi e potenti per monitorare e migliorare le performance di allenamento.

Di progetti ne sono stati sviluppati tanti. C’è la pagaia creata dallo studente dello Iuav di Venezia Luca Ferrari che coordina il movimento dell’atleta. Abbiamo il surf di sughero (materiale isolante) del designer portoghese João Teixeira applicato alla navigazione. C’è anche un piccolo trampolino elastico collegato ad un tablet per l’allenamento indoor o domestico. Strumenti nuovi, originali, sempre più sofisticati.

Bacchetta da passeggio con sensore per il monitoraggio

Iniziamo ad entrare nei dettagli di alcune delle ultime ‘fatiche’ dedicate allo Smart Fitness che rappresentano un bel mix tra design e tecnologia.

Proviene dal laboratorio dello Iuav di Venezia coordinato dal prof. Medardo Chiapponi il progetto di design legato alle discipline sportive firmato da Lorella Pigatti. Si tratta di una serie di bacchette da passeggio in alluminio che integrano un sensore nell’impugnatura in grado di rilevare i parametri glicemici, di idratazione e cardiaci. Durante l’attività fisica, il sensore monitora tutto e segnala eventuali anomalie e sbalzi dei parametri ipoglicemici con LED ad infrarossi.

Sörf, l’indossabile per la pagaia

Abbiamo accennato alla pagaia creata dallo studente dello Iuav di Venezia Luca Ferrari. Si chiama Sörf ed è, un dispositivo indossabile in grado di coordinare ed ottimizzare il movimento dell’atleta in fase di pagaiata in kayak. Si compone di due elementi essenziali. Il primo, fissato al centro della pagaia, coordina il movimento tramite una capsula contenente un accelerometro ed un inclinometro a 3 assi. Il secondo è una stazione esterna installata sulla coperta della pagaia che integra una bussola ed un microchip per elaborare le informazioni del movimento.

MyEquilibria: lo Smart Fitness di Samsung

Il progetto MyEquilibria di Samsung (lanciato a Milano) unisce attrezzature sportive d’avanguardia alla tecnologia mobile. Vanta un sistema che collega una piattaforma sportiva fisica (MyEquilibria) con l’applicazione MySamsung. Questa app, grazie a cui si possono prenotare le lezioni sportive, funziona da guida indossabile e servizio di tracking dell’allenamento. La piattaforma fisica è un albero concettuale da installare in un parco per rendere possibili pratiche sportive outdoor senza dover rinunciare al comfort della palestra.

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