giovedì 12 gennaio 2017

NOTA STAMPA: Scoperta da ESET una variante del malware KillDisk che codifica i sistemi Linux chiedendo 250 mila dollari in Bitcoin di riscatto







Scoperta da ESET una variante del malware KillDisk che codifica i sistemi Linux chiedendo 250 mila dollari in Bitcoin di riscatto
La nuova variante del malware, collegata al famigerato gruppo BlackEnergy, codifica il contenuto dei sistemi Linux ma non è in grado di decodificarlo
 
Roma, 11 gennaio 2017 – I ricercatori di ESET, il più grande produttore di software per la sicurezza digitale dell'Unione Europea, hanno individuato una variante Linux di KillDisk, il malware che è già stato utilizzato dal gruppo BlackEnergy per attacchi ai sistemi Windows di infrastrutture critiche in Ucraina alla fine del 2015 e contro una serie di obiettivi finanziari nel dicembre 2016. Questa nuova variante attacca i sistemi Linux, dalle workstation ai server, impedendone l'avvio e chiedendo un riscatto molto alto pari a 222 Bitcoin, circa 250 mila dollari, prima di crittografare i dati. Sembra però che pagare per il recupero dei file criptati sia uno spreco di tempo e denaro, dato che le chiavi crittografiche non vengono registrate dai criminali informatici né localmente né sono inviate ad un server in remoto, rendendo di fatto impossibile la decodifica dei dati. I ricercatori di ESET hanno comunque individuato un errore nel processo crittografico utilizzato che rende possibile, se pur difficile, il ripristino dei dati.
Per gli esperti di ESET KillDisk è l'esempio concreto del fatto che il pagamento del riscatto non deve mai essere considerata una soluzione in caso di infezione da ransomware. Non c'è infatti alcuna garanzia di recuperare effettivamente i dati e nel caso di KillDisk i criminali chiaramente non intendevano mantenere le loro promesse. L'unico modo per proteggersi dalla minaccia ransomware è mantenere i sistemi sempre aggiornati scaricando le ultime patch, utilizzare una soluzione di sicurezza affidabile, effettuare periodicamente i backup e verificare le capacità di ripristino.
Per ulteriori informazioni sulla nuova variante di KillDisk è possibile consultare il blog Welivesecurity di ESET al seguente link: http://www.welivesecurity.com/2017/01/05/killdisk-now-targeting-linux-demands-250k-ransom-cant-decrypt/
 
 
Elisabetta Giuliano
Communication Consultant
Mobile: + 39 3289092482






































Nessun commento:

Posta un commento