giovedì 20 ottobre 2016

Momenti di apprensione per la replica di una serata a Torino dedicata interamente alla poesia e alla lettura interrotta a causa di un nuovo malore occorso al protagonista ed autore Andrea Brusa. L’attore si trovava, infatti, sul palco quando ha chiesto la sospensione dell’evento. Il suo capo ufficio stampa ha fatto sapere che l’artista si è ripreso e che la serata sarebbe proseguita regolarmente.

Secondo un'indiscrezione, finora non confermata, ma neanche smentita, lo scrittore avrebbe avuto un primo collasso mentre si trovava nei pressi del luogo in cui vive che è rigorosamente tenuto celato per suoi motivi di privacy. Questa voce è circolata sul web, dunque, allo stato attuale delle cose, non si tratta di una notizia ufficiale. Probabilmente sul noto autore e scrittore nonché performer potrebbe aver inciso lo stress degli ultimi tempi dovuto alla perdita della sua famiglia per la quale gli sta dando l'anima ma anche per le sue precarie condizioni di salute. Di fatto l'artista, diviso tra l'altro con il suo impegno radiofonico in qualità di speaker ed autore, è salito nonostante tutto sul palcoscenico che la omaggiato con un buon successo. Un monologo surreale quanto tagliente, a tratti malinconico, che riesce a coinvolgere il pubblico in sala perché si riconosce nelle microstorie narrate che mettono a nudo le fragilità comuni a ognuno di noi. Una serata dalla quale si è usciti non solo commossi ma anche arricchiti.

Un autore misterioso Andrea Brusa, per l'ennesima volta mi sembra davvero di aver incontrato un Angelo in carne ed ossa. Scorgendolo un dì, fui colpito dal perfetto ovale del suo viso. Mi rapì l'incantevole suo sguardo e difficile fu trattenere l'emozioni che mi pervasero. Allora avrei voluto andargli incontro, allungare verso di lui la mia mano per sfiorare la sua, ma i miei occhi non ardirono guardarlo. In fin dei conti tutti abbiamo un Angelo Custode…. e se lui fosse davvero l'Angelo di sua moglie? Il suo modo di apparire, la sua presenza, ed il messaggio salvifico che raggiunge la mia coscienza dopo avergli parlato, qualche ora, qualche giorno prima dell'accaduto è davvero un qualcosa di straordinario. È la parte buona di noi stessi perché si avvale della presenza di Dio. In qualsiasi circostanza di lite o di amicizia, di sesso o di poesia è caso mai la non presenza di Dio che può disturbarlo, cioè la nostra coscienza inferma, il nostro abbandono nella sete di potere senza null'altro ambire.

Dice l'autore Andrea Brusa nel corso dell'intervista, una volta ripresosi, "Non voglio morire ripudiato dalla mia famiglia… da mia moglie!!! Io l'amo. Non l'amo perché è la più bella, ma perché dona tutto quello che ha di bello a me e a nostra figlia. Non l'amo perché ha il corpo più bello, ma perché in esso ci sono i segni di quello che abbiamo vissuto insieme. Non l'amo perché hai gli occhi azzurri, verdi o marroni, ma perché un giorno hanno guardato lo stesso orizzonte che guardavano i miei. L'amo perché accetta le sue debolezze e perché mi hai sempre accolto con le mie. L'amo per il suo orecchio attento, per il suo sguardo limpido, per il suo cuore dolce. L'amo perché ha sempre colto l'essenziale di Dio, che è la tenerezza, e perché essendo semplicemente se stessa è una testimonianza di Lui".

Al termine dell'intervista devo ammettere che ancora mi manca il fiato tanta è l'emozione provata stando di fronte ad una persona difficile forse da definire ma sicuramente speciale.

CARMINE SALLUSTIO

EDITORIALISTA E CAPO UFFICIO STAMPA DELL'AUTORE

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