venerdì 6 maggio 2016

I consigli di Asso-consum su come difendersi dalle società di recupero crediti

Gentile redazione, 

prego di dare spazio al seguente articolo.

Asso-consum,

Ufficio stampa

Marianna Cifarelli



I consigli di Asso-consum: su come difendersi dalle società di recupero crediti


Tempeste di sms e telefonate, solleciti all'estinzione del debito di invadente e varia natura: noto è il comportamento delle società di riscossione credito. Nella maggior parte dei casi il loro agire è illegittimo poiché viola i diritti dei cittadini.

Alla luce delle numerose sollecitazioni e denunce pervenute alla nostra associazione da parte dei consumatori, abbiamo pubblicato una sorta di vademecum (di cui sotto) indicando il grado di legittimità dell'attività e delle prassi di recupero crediti.

I consumatori, dunque, come possono tutelarsi dalla miriade di messaggi, telefonate, lettere e sollecitazioni rasentanti lo stalking?

Innanzitutto conoscendo i propri diritti.

 

  • Qualora il credito sia ceduto il consumatore deve essere avvisato della cessione tramite raccomandata.
  • Quando il consumatore riceve una richiesta di recupero crediti deve richiedere l'atto con cui la società creditrice ha incaricato la società di recupero.

Le società di recupero, inoltre, sono tenute ad inviare copia delle fatture e dei contratti insolventi al cittadino in modo che esso abbia la possibilità di fare i dovuti controlli.

 

Le società non possono comunicare le informazioni relative ai mancati pagamenti a soggetti che non siano l'interessato stesso, come accade nel caso di chiamate, e-mail e sms inviati a terze persone, plichi recanti all'esterno scritte "recupero crediti" o solleciti di pagamento affissi sulla porta delle abitazioni.

Le società non possono esercitare indebite pressioni né chiamare in orari irragionevoli ( non oltre le ore 21:00) e con frequenza martellante (non oltre sei chiamate a settimana). Gli operatori sono tenuti a usare un tono e un linguaggio cortese e rispettoso.

Consigliamo al cittadino, inoltre, di evitare di rispondere a numeri anonimi (spesso le società di recupero crediti si nascondono dietro numeri anonimi) o, in ogni caso, di chiedere di essere richiamati da un numero telefonico rintracciabile.

Nel caso si ricevano oltre le 6 chiamate a settimana da un numero anonimo è necessario prenderne nota  e comunicarlo all'associazione in modo da predisporre un esposto.

 

Per quanto concerne i dati personali gli operatori dovrebbe essere in possesso dei soli dati anagrafici forniti di norma da banche o società di fornitura dei servizi al momento della sottoscrizione del contratto. Nel loro utilizzo le società sono tenute ad evitare prassi invasive o lesive alla dignità personale.

A tal riguardo i cittadini debitori hanno diritto alla richiesta  dell'origine dei dati personali e opporsi a qualsiasi utilizzo che non sia quello da loro autorizzato.

In conclusione l'Asso-consum,  associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, suggerisce ai cittadini di registrare le telefonate moleste e conservare gli sms, email e fax ricevuti. I comportamenti illeciti, di cui alcuni sopra elencati, devono essere segnalati all'Asso-consum, al garante della Privacy e all'Antitrust. In questo modo si potrà agire in giudizio e chiedere il danno non patrimoniale per la violazione della propria riservatezza.


Marianna Cifarelli 


In allegato anche il modello per esercizio diritti in materia di protezione dei dati personali.


Ufficio stampa

Asso-consum



ASSO-CONSUM

Associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini

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