martedì 24 maggio 2016

La rassegna "All'Esquilino, un incontro con l'artista....."


La rassegna "All'Esquilino, un incontro con l'artista....." è lieta di presentarvi
AMIR YEKE
Martedì 31 maggio 2016 alle ore 18.30 a via di San Quintino 1 
Per prenotarsi scrivere a: noidiesquilino@gmail.com 


 
TITOLO: Sostegno, Olio su tela , 2012. 95x114 cm

Il concetto di sintesi è il fondamento della sua arte, una caratteristica peculiare dell'arte e della storia della sua terra natia, l'Iran: assorbire dal mondo circostante diversi elementi e sintetizzarli per poi arrivare ad un elemento del tutto personale, nuovo e originale. «Le mie composizioni sono assolutamente iraniane e sono narrative.»

Amir si ispira a tutto ciò che lo ha circondato e lo circonda; a figure umane, spesso ritratti di amici, a nature morte, a paesaggi naturali, a spazi urbani, a memorie e sogni, ma anche alla forma delle lettere e le parole nelle diverse lingue. Osserva la struttura delle varie forme e dei vari colori, per arrivare ad un disegno minimalista, per fondere i segni estrapolati e sintetizzarli, creando delle forme nuove, che costruiranno le sue composizioni pittoriche nella direzione dei concetti che vuole presentare.

Parlando di influenze pittoriche possiamo citare Honor Daumier, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Arshile Gorky, Francis Bacon e Gerhard Richter. A fornire il materiale e la "direzione" alle sue opere, invece, sono i testi sacri del Corano e della Bibbia e la poesia teosofica persiana.

Ciò che distingue la tecnica di Amir è l'espressività del segno, l'uso particolare del colore e l'improvvisazione priva di automazione.

I suoi quadri sono racconti vivi, ma non immediati; trovarvi dei significati richiede tempo. Ed è proprio il tempo ciò che egli spera possa essere "preso" dalla sua arte. Fermarsi di fronte all'opera e costruirsi, nel tempo impiegato per osservare gli strati pittorici, una propria narrazione, una propria storia, un proprio tempo. «Quel tempo che è sempre stato l'unico a permettere all'uomo di evolvere. Il tempo di cui l'uomo ha bisogno per recuperare sensi e scoprirne nuovi. L'uomo non ha più questo genere di tempo; gli è stato rubato. È diventato schiavo di un tempo non suo.»

Oltre che a mostre collettive, partecipa a diversi workshop e performance.

Nel 2010 debutta con la sua prima personale: "Gli spazi indipendenti dal tempo" presso la Galleria degli Archi a Comiso, Sicilia.