domenica 20 marzo 2016

Il Profeta-Araldo della Fede Bahá’í,
il Báb volle riprendere l’antica
festa del Naw-Rúz
introducendola nel suo nuovo Calendario in omaggio al Luogo Più Santo sia della Sua Rivelazione profetica e sia – come Lui stesso affermava - di Colui Che Dio avrebbe reso manifesto, in altre parole di Bahá’u’lláh, che al Báb seguì - immediatamente dopo la venuta di Questi - quale Manifestazione di Dio per l’epoca dell’adempimento di tutte le Profezie del passato e del superamento del ciclo adamico dell’umanità.
La prima citazione del Calendario Badí si ha dunque nel Bayán, nel Libro Madre della Rivelazione profetica del Báb.
Secondo il Calendario da Lui introdotto un giorno è il periodo compreso fra un tramonto ed il successivo calare del sole.
Il Naw-Rúz corrisponde invece con il primo giorno dell’anno.
Il Calendario Badí è basato sull'anno solare, in altre parole sul periodo che intercede fra due successivi ritorni del sole ad un medesimo punto equinoziale. Per questa ragione il Calendario Bahá’í è composto di 365 giorni, 5 ore e poco più di 50 minuti.
La ripartizione dell’anno Bahá’í non è su dodici mesi come nel Calendario Gregoriano, Islamico ed Ebraico, ma su 19 mesi di 19 giorni: per un computo complessivo di 361 giorni, con l'aggiunta di 4 giorni - che diventano 5 ogni 4 anni, negli anni bisestili - che sono chiamati in arabo Ayyám-i-Há, in altre parole Giorni Intercalari.