venerdì 5 febbraio 2016

Primarie 6 e 7 febbraio: perché votare Beppe Sala


 

Perché votare Beppe Sala

Sabato e Domenica finalmente si vota per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra Milano.
Sono sicuro che saranno due belle giornate di partecipazione e di democrazia.
Sarà una occasione per chi si riconosce nel centrosinistra per esprimere la propria preferenza e il proprio orientamento.
Votare sabato e domenica alle primarie è importante, serve a dare più forza e legittimazione a chi dovrà poi sfidare centrodestra e Cinque Stelle alle elezioni.
Abbiamo voluto primarie libere e aperte e credo lo siano e lo saranno.
Io ho da tempo scelto di sostenere Beppe Sala, e ti invito a fare lo stesso, per diverse ragioni.
Credo, innanzitutto, sia l'uomo giusto per governare Milano continuando il lavoro fatto dalla Giunta Pisapia: ha le doti, la capacità di guardare al futuro, le relazioni per proseguire a cambiare la città in meglio, affrontando i problemi che vivono i milanesi.
In questi anni la Giunta di centrosinistra ha cambiato il modo di muoversi a Milano con Area C e le nuove metropolitane, ha cambiato il volto di molti quartieri, dalla Darsena a Gae Aulenti, ha moltiplicato le opportunità culturali ed è intervenuta sulla gestione delle case comunali.
Il compito che avrà il nuovo sindaco non sarà solo quello di conservare queste innovazioni e di garantire lo stesso prestigio internazionale che Milano si è conquistata, ma di affrontare con lo stesso coraggio, la stessa forza e la stessa onestà le sfide che Milano ha davanti e i problemi che, soprattutto nelle periferie, sono ancora irrisolti.
Beppe Sala ha dimostrato col successo di Expo, al di là delle polemiche strumentali, di avere le capacità amministrative e il profilo internazionale che servono alla città.
In queste settimane si è cercato di presentare Beppe come una persona estranea alla sinistra e ai suoi valori. Lo conosco e so che non è così ma le priorità che ha indicato per Milano: lavoro, casa e rigenerazione urbana, il modo in cui le ha declinate, sono la dimostrazione più evidente del suo essere un riformista e un uomo che pensa alla politica e alla amministrazione, con spirito di servizio, come ad una attività che cerca di dare opportunità e diritti a chi non ne ha.
Credo che questa debba essere la sinistra non ideologica ma concreta e pragmatica che serve a Milano come al Paese.
Serve una persona che sappia ascoltare e decidere, che valorizzi le competenze e lui lo è.
Beppe Sala è stato l'unico candidato, in questa campagna elettorale, a indicare la costruzione della città metropolitana come una priorità. Non è un argomento che porta voti ma è una straordinaria opportunità per lo sviluppo dell'economia e dei servizi, per affrontare i problemi della mobilità e dell'inquinamento.
Credo che anche per questo sia il candidato da sostenere.
Infine, in questa campagna elettorale ho molto apprezzato come Beppe Sala ha saputo rispondere ai diversi tentativi di delegittimarlo alimentando sospetti evidentemente infondati. Ha risposto sul merito quando la destra, che sa che contro di lui non ci sarebbe partita, l'ha attaccato e non ha mai detto una parola contro gli altri candidati del centrosinistra anche quando si è cercato di far crescere le polemiche.
Ecco, per questo invito tutti, innanzitutto, ad andare a votare alle primarie il 6 e il 7 febbraio, a dare preferenza a Beppe Sala e a convincere altri e altre a fare lo stesso.

Informazioni su dove votare alle primarie sul sito: primariemilano.it

Franco Mirabelli

 

 

 



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