mercoledì 3 febbraio 2016

Rassegna 'All'Esquilino: un incontro con l'artista...Massimo Livadiotti'



La rassegna: All'Esquilino un incontro con l'artista 
presenta 
Massimo Livadiotti
Martedì 16 febbraio 2016 alle ore 18.00 Piazza Vittorio n. 31

Per prenotarsi scrivere a: noidiesquilino@gmail.com è importante perché lo studio può 
accogliere un numero limitato di partecipanti

COLLEZIONI MERAVIGLIOSE

Connettere, collegare, collezionare. Il nesso fra lettere, parole, figure e cose in Livadiotti si presenta come collezione di forme accostate una all'altra. Sono forme da raccogliere e leggere (che in latino si dicono con lo stesso verbo, lego,-is) mentre le si guarda visualizzate in pittura di grande qualità.
            Chi segue il lavoro di Livadiotti ritrova, in molte sue opere, delle vecchie conoscenze: elementi dell'antichità classica, reperti di mondi primitivi, architetture e cieli prettamente romani, memorie di viaggi nei paesi della fascia medio-orientale e una certa aria di mistero nelle immagini. Chi segue le vicende della storia dell'arte, riconosce in quel mistero il richiamo alla pittura e alla prosa di Giorgio De Chirico, che è stato rivisitato a più riprese dagli artisti e da ultimo proprio negli anni Ottanta, periodo nel quale Livadiotti inizia la sua attività espositiva e si confronta con il panorama artistico, segnato dal cosiddetto ritorno alla pittura, all'illusione e allo straniamento metafisico.
            Da questa riflessione, Livadiotti coglie alcuni aspetti e li declina in modo originale. L'accostamento per contiguità di oggetti diversi produce, nelle sue opere, immagini che sembrano Wunderkammern (stanze delle meraviglie) all'aperto. Le "meraviglie" dipinte nei quadri di Livadiotti sono declinazioni della meraviglia, che per lui è la chiave per accostarsi alla natura, alle civiltà, al pensiero. Ma è anche una chiave di alcuni meccanismi del linguaggio e del gioco, che avvicinano elementi lontani e rivelano nessi imprevisti, provocando in chi guarda lo scarto dal quotidiano e lo scatto del senso. 
Antonella Sbrilli, 2007. 
  
Si è diplomato nel 1981 presso l'Accademia di Belle Arti di Roma dove attualmente vive e lavora. A partire dalla seconda metà degli anni 80 fino al 2011 oltre a diverse mostre personali tra Roma, Milano, Taormina, Bologna, Parma, Alessandria e Latina in spazi privati partecipa ad importanti mostre collettive in Musei e spazi pubblici in Europa, Stati Uniti, Australia, Pakistan…. Nel 1997 la sua prima antologica presso il Museo Petofi di Budapest e successivamente presso La Societad Nationales de Belas Artes di Lisbona nel 2000. Nel 1996 è invitato alla XII Quadriennale di Roma presso il Palazzo delle Esposizioni e nel 1999 partecipa alla mostra "Giganti" presso il Foro di Nerva sempre a Roma. Nel 2010 partecipa alla LXI ediz. del Premio Michetti a Francavilla a Mare (Ch) e nel 2012 al Premio Termoli nella mostra "La retina lucente". E' invitato al XLVIII Premio Vasto di Arte Contemporanea nel 2015 e nel 2016 partecipa alla mostra 'Conflictus' Arte visiva tra sentimento, pace e guerre al Maac di Cisternino. La sua opera è stata oggetto di studio per tesi di laurea presso l'Università La Sapienza di Roma nell'anno accad.2004/2005 e presso l'Accademia di Belle Arti di Catania nell'anno acc. 2007/2008. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private come la Collezione della Farnesina, Macro, Collezione Bulgari, Istituto Pontificio di Archeologia Sacra…..